domenica 31 dicembre 2017

I miei Capodanni

Per me il Capodanno è quasi un giorno come un altro.

Spesso, negli ultimi 20 anni lavorativi, mi sono ritrovato il 31 dicembre o il 1° gennaio sul posto di lavoro insieme con colleghi e colleghe: si festeggiava come possibile, sperando di poter tornare presto a casa.

I Capodanni che un po' ricordo sono quelli dell'infanzia, in cui mio zio regolarmente comprava i "botti" e altrettanto regolarmente si faceva male a una mano per spararli dalla finestra della casa di nonna.

Poi ne ricordo un paio, quando avevo circa 30 anni.

Uno passato in ottima compagnia con (pochi) carissimi amici e la mia ragazza di allora, in casa di uno di loro: andammo a dormire alle 7 della mattina del 1° gennaio.

Un altro quando andai (da single) a trovare una coppia di amici che mi avevano invitato sul Lago d'Iseo. Passammo tutta la notte fra una discoteca e l'altra (facevano parte della compagnia con cui a volte andavo in discoteca), soprattutto per bere e fare casino, e un po' anche per ballare qualche lento con la ragazza dei due (lui no, grande amico ma non ci avrei ballato un lento).

Quest'anno niente: sono ancora mezzo influenzato e penso che non andrò nemmeno a vedere lo spettacolo col DJ che il Comune ha organizzato in piazza.

Farò meglio l'anno prossimo.