venerdì 29 dicembre 2006

Tutto tace

Ognuno immerso nell'atmosfera postnatalizia (o comunque nell'atmosfera, visto che nessuno di noi fa l'astronauta né il passeggero a bordo dello shuttle): si corre oppure si ozia oppure si lavora ... immancabilmente si usa il cervello: anche per spaccare la legna si usa il cervello ...

e tutto tace !

giovedì 28 dicembre 2006

Errare disumano

Si fa presto a dare la colpa agli altri: il vero coraggio sta nel riconoscere i propri errori e non soccombere ai sensi di colpa.

Eroico chi riesce a chiedere perdono, ancor più grande chi riesce veramente a concederlo.

Errare è disumano, quello che lo rende davvero (statisticamente) umano è perseverare sempre nello stesso errore.

martedì 26 dicembre 2006

Serenità

La serenità è fatta di una materia estremamente volatile: se non si assapora subito, evapora.

Essendo piuttosto difficile da trovare e ritrovare, è un bene prezioso e raro, specialmente in mezzo a tanta gente.

Tutti affannati ad avere, ad inghiottire attraverso i sensi: pochi assaporano il dolce delicato profumo della serenità, che sussurra nell'orecchio "sto in pace con te ! stai in pace con tutto ".

sabato 23 dicembre 2006

Nonostante

Non aspettatevi di trovare qui i tradizionali auguri di buone feste.

Non ho tempo né cuore per le ipocrisie. Gli amici veri sanno che continuo a volergli bene, sia nei giorni festivi che in quelli feriali.

Casomai, c'è meno occasione di sentirci, di scriverci, durante le feste.

Ma nel cuore c'è sempre un grande affetto e nel pensiero ci sono tanti piccoli grandi pensieri per ognuno di loro.

Grazie di esserci, anche durante le feste.

sabato 16 dicembre 2006

Quand'è che il piccolo diventa grande ?

Quanti granelli di sabbia servono per fare una duna ?

Un singolo granello di sabbia non è certo una duna. Neanche 2 granelli, né 10, né 20. Forse 100 ? Mille ? Un milione ?

Il deserto è pieno di dune. Togli un granello di sabbia ed è ancora una duna. Quanti ne devi togliere perché una duna non si possa più chiamare "duna" ?

Ho provato a domandarlo al deserto, ma non risponde. Forse dovevo chiederlo al granello.

venerdì 15 dicembre 2006

Monologo sull'amore

Si parla tanto dell'amore, senza arrivare a capire davvero che cosa sia.

Lasciamo perdere la (mia) definizione di amore: "dare senza aspettarsi niente in cambio". Questa si applica senza grossi problemi a quei rapporti d'amore che non hanno a che fare col sesso: figli, genitori, perfino amici a volte.

Tornando invece a parlare del rapporto fra uomo e donna (o fra partner, senza discriminare l'omosessualità), per me, l'amore è incontrare una persona, innamorarsi, fare sesso condito di tante sciocche ma divertenti romanticherie, e poi magari col tempo scoprire che quella persona non ci piace: non che sia incompatibile né odiosa, semplicemente non ci piace (e spesso la sensazione è reciproca). A quel punto, ciò che distingue un rapporto d'amore da qualcos'altro è la capacità di accettare quella persona così diversa da quella che ci sembrava di conoscere, la capacità di riuscire a tenere vicina una persona quasi completamente sconosciuta, superando la delusione che deriva dalle tante aspettative iniziali.

E già: la maggior parte delle delusioni, delle "tragedie", discendono più o meno direttamente dalle aspettative, dalle illusioni che (guarda caso) quando si è innamorati sbocciano come fiori a primavera. Ma poi arriva l'estate, con i suoi frutti maturi, e inevitabilmente l'autunno, con le sue foglie che cadono. Basterebbe riuscire a vedere la bellezza delle foglie gialle e rosse cadute da un albero che erroneamente abbiamo creduto sempreverde.

Rimpiangere un passato o peggio un "futuro atteso" che si è verificato soltanto nei nostri desideri e nella nostra fantasia è un grave errore, fonte di molte "tragedie" in amore. Ancora una volta bisognerebbe avere la forza e la saggezza di accettare la realtà così com'è, senza pretendere nulla in cambio.

giovedì 14 dicembre 2006

Vincenzino Scatarro


Certo la gente, in Italia, è sempre pronta ad accogliere con grandi applausi tutto ciò che sa di straniero. Provate a immaginare se un giorno un bravo disegnatore italiano avesse creato un carattere come quello qui sopra, lo avesse mandato in giro vestito solo con una maglietta (corta) e col culodifuori, lo avesse chiamato "Vincenzino Scatarro" e poi avesse preteso di farne un "cartone" per bambini. Tutti gli sarebbero saltati addosso, accusandolo di cattivo gusto, di volgarità, o peggio. Il cartone e il relativo carattere sarebbero stati banditi e ricacciati nel più profondo oblio mediatico.

Invece, un giorno arriva una "major" di oltreoceano, dove un disegnatore un po' "fumato" ha creato il carattere di un orsacchiotto tonto che va in giro col culodifuori, e che succede ? Diventa una specie di eroe per bambini di tutte le età, comprese le mamme, che non sanno insegnare ai loro figli quel minimo di ironia e senso dell'umorismo che avrebbe ricacciato quel personaggio nel limbo che umanamente merita.

E poi ci lamentiamo che i giovani si comportano male.
Il peggio deve ancora arrivare: quando i ragazzini cresciuti a disneychannel e vincenzino-culodifuori saranno diventati adulti, ne vedremo delle belle.

martedì 12 dicembre 2006

Intangibile impercettibile

Che cosa si nasconde nel tichettio irregolare che sempre mi avvolge, in quel sibilo silenzioso che avverto nelle orecchie quando c'è silenzio, e che mai mi abbandona, dall'alba al tramonto, e poi nella notte, giù fino all'alba ?

Il debole suono di "me" mi ricorda che c'è una specie di universo dentro me, con le sue stelle e pianeti, e galassie, e buchi neri.

Ma che ne sapete, là fuori ? Neanche un astronauta, né una navetta spaziale finora avete mandato.

Rimango silenzio nel mio tichettio irregolare, intangibile: resto ancora invisibile, come un sibilo lungo nel vento, impercettibile.

domenica 10 dicembre 2006

Pensierino di Natale

NATALE

banchettiamo
arrampicati
su una collina
di cadaveri

sabato 9 dicembre 2006

Miope di cuore

Chissà che c'entra star bene da soli. Come guardare il mondo con occhiali diversi. L'astigmatico vede spesso doppio, ma ciascuna metà del doppio mezza sfocata.

Sono miope di cuore, io: vedo bene solo chi mi sta vicino per davvero.

giovedì 7 dicembre 2006

Assonanze

Ci sono persone che mi ispirano assonanze. Ne ho già parlato, qua e là.

Forse una notte di lunapiena. Forse assonnanze. Divertenti però.

domenica 3 dicembre 2006

Sensi

Stare, e non sentirsi. Illusione del sé stesso ?

giovedì 30 novembre 2006

Io sto bene

Io sto bene. Certo: respiro. Certo: niente infarto, finora. Niente guerra, niente fame, casa calda (insomma ...), musica, computer. Io sto bene.

Dal nulla son venuto, qui per dimostrare nulla. Un fastidioso scherzo, pesce d'aprile mai del tutto entrato al mondo: non c'era la garanzia, né il libretto d'istruzioni, per quello.

Non sono ricattabile, perché non ho nulla da perdere. Né da vincere. Ho già vinto: me stesso, la mia vita, questo nulla effimero, il disturbo che vi reco, e tutto il resto. Mio, mio, mio. Io sto bene con me stesso. Quanti di voi possono dire, sinceramente, lo stesso ?

Io sto bene.

mercoledì 29 novembre 2006

Fincipit

(A.Manzoni)
Quel ramo del Lago di Como ...
si era staccato dall'albero
ed era caduto in acqua.

(C.Collodi)
C'era una volta un pezzo di legno ...
l'ho messo nel camino
e ora non c'è più.

venerdì 24 novembre 2006

Homo homini lupus

La natura è crudele, a volte,
ma gli esseri umani sanno esserlo di più,
molto di più.

Gli uni contro gli altri.

martedì 21 novembre 2006

In mia assenza

In mia assenza,
nella tua sempre presente
assenza

viviamo, o forse
sopravviviamo

noi che sappiamo
esattamente
ciò che siamo

anche quando
non comunichiamo

soprattutto quando
non comunichiamo.

Chissà se mi capisci,
chissà se forse mi leggi,
tu che mi leggi dentro
e dentro mi scrivi, tu.

venerdì 17 novembre 2006

Lo sciacquone

La vita è un cesso sporco, in cui galleggiano gli stronzi.

Poi arriva lo sciacquone a cancellarci tutti, e tutti ugualmente ci fa scomparire nella fogna del nulla.

mercoledì 15 novembre 2006

Ma che succede ?

Sono qui, sono qui ! Eccheddiamine ! uno non può più neanche assentarsi per un po', che subito lo danno per morto - non fa il gesto di toccarsi, ma lo immagina. Poi china lo sguardo e riprende a borbottare fra sé e sé.

Certo, ma chi voglio imbrogliare ? Non riesco più a scrivere come una volta, come mi piaceva e ancora mi piacerebbe fare. L'ispirazione ? No, quella non manca. La concentrazione, forse sì. Ma soprattutto la "privacy". Tutto quel sentirsi continuamente gli sguardi addosso, occhiate indiscrete di chi magari pensa che sto "chattando" ... insomma, anche per scrivere un post da quattro righe ci vuole un angolino, nella mente, senza interferenze, disturbi, rumori fuori scena che portano fuori tema. Figuriamoci poi se uno vuole scrivere qualcosa di più articolato, se ti arriva l'urgenza di sputare fuori proprio quelle parole, rileggerle, là, nero su bianco, magari rimasticarle, limarle, oppure semplicemente provare a recitarle per "sentire" come sono riuscite, che sapore hanno sulla punta della lingua: fanno tremare il cuore, alzano il velo di polvere che si era posata intorno all'anima, possono forse essere condivise e sentite anche da altri ...

No, tutto questo, in quest'inferno in cui da un po' di tempo passo gran parte della mia giornata, è praticamente impossibile.

Forse scoppio. Magari m'intristisco dentro, semplicemente - chiude la finestra del browser, subito dopo aver salvato il post. Sguardo assente.

giovedì 9 novembre 2006

Silenzio-Assenza

Mi mancano i miei post.

Ora mi scrivo un messaggio privato per chiedermi come mai non scrivo più sul Blog come una volta.

Forse è meglio se mi mando un'email: casomai avessi perso il vizio di aprire Splinder.

martedì 7 novembre 2006

Un giorno qualsiasi

Era un giorno qualsiasi. Avevamo organizzato tutto per rimanere nell'ombra. Non ricordo come ero vestito. Lei elegante, ma niente che ricordasse l'occasione. La villa comunale era piena di gente: alcuni erano là per motivi analoghi al nostro, altri avevano portato i bambini a giocare, qualcuno era stato spinto da curiosità.

Salimmo il grande scalone, fino al primo piano. Il Segretario ci mise in fila con gli altri. Finalmente arrivò il nostro turno: poche parole di rito, poi qualche battuta per stemperare la tensione. Il funzionario comunale era un tipo simpatico, capelli bianchi, leggermente calvo.

Uscimmo nel parco e ci sembrò di respirare aria nuova. Perfino un po' fresca. Alcuni bambini corsero verso di noi, ci parve che fossero stati "spinti" dalle mamme e nonne che li accompagnavano.

Andammo a mangiare in un ristorante in centro, appositamente prenotato per sei: noi due, i suoi, i miei. Nessuno dei camerieri comprese il motivo per cui eravamo lì a pranzo: poteva sembrare un normale pranzo fra parenti, se non fosse stato per il giorno feriale (credo fosse un lunedì), che rendeva l'atmosfera un po' surreale.

Non ricordo neanche bene come ci lasciammo, coi genitori che avrebbero forse voluto una giornata più emozionante. Tornammo nella nostra casetta, poco convinti di essere diventati marito e moglie.

Era il mio primo matrimonio, che sarebbe finito quattro anni più tardi, col più classico dei divorzi.

sabato 4 novembre 2006

Voci dall'Oltretomba

Però. Non si sta poi tanto male in questo "Regno dei Morti". Credevo peggio. Invece guarda: ho il mio Blog, scrivo quello che mi pare e quando mi pare, senza che nessuno venga a dirmi "non va bene", solo perché magari si è svegliato storto o deve "vendere numeri" ad un editore di passaggio.

Amici, oh quanti ne ho conosciuti qui ! Più e meglio di quanti ne avessi conosciuti quando ero "vivo". Almeno questi non ti chiamano dopocena per chiederti inutili ammutinamenti. Nessuno, o quasi, qui si conosce per immagini o di persona. Siamo altrettanti fantasmi. Invisibili, ubiqui, strani, lunatici, a volte ambigui. Ma sinceri. Nessuno di noi rinuncerebbe neanche a un pezzettino di sé stesso, del personaggio che siamo, ciascuno nel bene e nel male. Non ci sono guerre. Qualche sprazzo d'invidia sì, dichiarata. Ci si frequenta liberamente, ci si abbandona senza drammi. Ci si ritrova magari dopo anni con una risata, intorno a contenuti che interessano entrambi.

Per essere un Oltretomba, un Regno dei Morti, direi che somiglia molto al Paradiso. Il paradiso della vanità di scrivere. E di farsi leggere da chi vuole. Senza aspettarsi nulla e senza imporre nulla a nessuno.

E soprattutto con la possibilità di cancellare (che soddisfazione !) quei maleducati che saltano fuori un giorno dichiarandoti "morto". Mica ci sono Lagnelle e Skissi qui. Pace all'anima loro là dove si trovano.

venerdì 3 novembre 2006

A ricordarci

Il freddo è arrivato a ricordarci che siamo in autunno, che bisogna fare il "cambio di stagione", noi che di "stagioni" ne abbiamo viste diverse ...

Ognuno chiuso dentro il suo giubbotto, dentro casa, sotto le coperte ... aspettando un'altra primavera, specie dentro al cuore, che non arriverà.

giovedì 2 novembre 2006

Sfocato

Guardo davanti, e vedo un po' sfocato: avrò messo gli occhiali "da vicino".

Distratto, sì, lo sono sempre stato. Ora di più.

sabato 28 ottobre 2006

Nel frattempo

Non ci si abitua ad un'assenza, non a quella assenza.

Dal Niente fummo generati, e il Niente ci attende per riassorbirci nell'Inumana Materia: nel frattempo, abbiamo tempo

per sbagliare,

soffrire,

forse gioire,

a volte persino amare ...

venerdì 27 ottobre 2006

P-F-S

Paura, freddo, sonno.

Ho paura che la vita possa farmi ancora del male, più della morte. Troppe volte mi ha giocato brutti scherzi: non mi fido più.

Ho freddo: l'inverno si avvicina e l'avvento dell'ora solare ci ributterà in un mondo di buio, di freddo improvviso.

Ho sonno: sono oltre 12 anni che non risco a dormire decentemente, e non per causa mia o perché sto male. Non si recupera il sonno perduto.

Che cosa potrei volere di più ? Quindi, lasciatemi in pace.

sabato 21 ottobre 2006

Samarcanda

Se sapessi cosa è meglio fare, potrei scegliere se farlo o non farlo.

Non ci è dato conoscere in anticipo il futuro: dobbiamo sbagliare alla cieca. Si può amare una persona più della propria vita, e per caso si possono fare cose che non vorremmo aver fatto, dopo.

Non ci è dato neanche capire il significato di questa esistenza: dobbiamo inventare un verso e una direzione, dobbiamo indovinare il sentiero che si nasconde sotto la spessa coltre di terra e foglie su cui camminiamo. Inciampare. Cadere. Rialzarsi. Continuare ad andare.

Se esiste un destino, esso è perfettamente inutile agli uomini. Se non esiste, gli uomini sono perfettamente inutili. Uno scherzo del caso.

Narra una leggenda di quel soldato che, volendo sfuggire alla propria sorte, prese un cavallo più veloce del vento per arrivare a Samarcanda prima dell'alba. All'alba, proprio a Samarcanda, lo stava aspettando la sua sorte.

Oh oh, cavallo
Oh oh ...

domenica 15 ottobre 2006

Sabatomattina

In mezzo ai rumori di una solitudine voluta, tengo lontani sentimenti e battiti: non più, mio cuore, permetterò che possa illuderti la vita, farti volare in alto lasciandoti cadere all'improvviso. Giocattolo degli altri non sarai, non sarò più, lo giuro. Sordo egoista m'improvviserò, nulla è dovuto, nulla pagherò in contanti, dopo tanti conti saldati troppo in fretta. Chi viene, chi torna, chi per nuove strade condurrà il destino avanti a questi occhi: tutti e tutto saprò tener lontano da te, unico tesoro, motore immobile del mio tempo strano, folletto saltellante che mi porto dentro: cuore.

Altri sapran parlar d'amore, altri di altrui faran le mosse che nascondono inconfessabili destini e voglie: non coinvolgetemi in queste ipocrisie, non me, non più. Ho creduto in quello che vedevo e non ho visto quello che nascondevate. Non me ne pento, ma non pretendete da me allegria, gioia e sollazzo, dopo che avete riempito d'inganni e furti questo mio vivere, e avete rotto il cazzo.

Come vedete resto, seduto come un mendicante, su questo marciapiede sporco e maleodorante. Non chiedo carità, non voglio pasti caldi né ricovero la notte: ormai so sopravvivere a insulti, sputi e botte. Lamento i miei malanni, e i miei lamenti saran per voi maledizioni che dureranno anni. E i secoli a seguire non sapranno di che morte fui capace di morire, senza perder coscienza, ad occhi aperti.

Lascio tutto me stesso al mondo, che non saprà che farsene, di questo folle non-banale attore passato in questa vita soltanto col suo cuore.

venerdì 13 ottobre 2006

Elogio dell'improbabilità

L'Universo è pieno di realtà improbabili.

Io stesso sono il risultato improbabile di una catena di eventi altamente improbabili. Big Bang o simili. Espansione e aggregazione di Galassie. Formazione di elementi chimici. Combinazione dei sudddetti elementi, in particolare, Carbonio, Azoto, Ossigeno, Idrogeno. Costituzione di molecole "organiche". Nascita di organismi "viventi". Evoluzione delle Specie. Nascita del Pensiero Auto-Cosciente. Evoluzione delle Civiltà umane. Scoperte e invenzioni dell'età moderna: elettricità, magnetismo, semiconduttori, elettronica, telecomunicazioni, informatica. Fino a Internet e Blog.

E proprio questo ci mancava ! La "vita virtuale". Da un "reboot" all'altro.

martedì 10 ottobre 2006

Problem solving

La maggior parte delle persone con cui parlo dice di avere problemi economici.

I miei problemi, invece, sono tutt'altro che economici, sono costosi.

lunedì 9 ottobre 2006

O tempora, o mores !



Leggo sui giornali: "A causa dell'effetto serra alcune specie di anfibi stanno scomparendo".

Penso allo sconcerto di chi si occupa di calzature militari ...

venerdì 6 ottobre 2006

S-i-L




Comincerò a praticare un'Arte antica, forse derelitta, forse dimenticata, ma importante nell'economia delle cose. Lo sapevano fare i miei nonni. È tornato utilissimo in tempo di guerra (non sia mai !). Insomma, è una bella risorsa.

Si tratta di: Sbarcare il Lunario.

sabato 30 settembre 2006

Un caso

Mi dico: tanto puoi sfogarti a scrivere ... Sfogarsi, ecco: perché e di che dovrei sfogarmi ? Non si può avere una vita che segua una qualche armonia, un'esistenza in cui l'orchestra non stona, la musica non stride, e non ti viene voglia di aprire la finestra e metterti a urlare: "basta con questo fracasso ! andate via !" ...

Evidentemente non si può, non nel mio caso.

giovedì 28 settembre 2006

Rumori fuori scena

Si passa, si sta: a volte in silenzio, a volte si fa fracasso.

Ognuno ha i fracassi suoi ...

mercoledì 27 settembre 2006

WIWY

When I was young and they packed me off to school ...

Quando ero giovane volevo far di testa mia. Lasciai a mio padre l'illusione di avermi allevato, a mia madre la delusione di non esser diventato medico senza neanche averci provato, a me stesso la voglia di viaggiare.

Più tardi compresi che mi sarebbe piaciuto fare il veterinario, ma la quotidiana lotta per portare a casa il pane mi aveva già fregato.

Quando ero giovane avevo sogni, nel cassetto e fuori, che strabordavano da ogni giorno acceso a colorare il cielo.

Quando ero giovane avevo forza e volontà come nessun altro intorno.

Quando ero giovane ho fatto molta strada ... a vuoto.

Ora mi siedo, e guardo, e non vedo molto in questo nebbioso tramonto senza odori, in questo autunno sbiadito di colori. Cerco di alzarmi, e le ginocchia stentano. Quando ero ... ma quando ?

martedì 26 settembre 2006

Una gioia negli occhi

C'è una gioia degli occhi che non sa andare via: quello stupore che nutre la speranza che non sia tutto vano, che il buconero del Nulla non l'abbia vinta, alla fine, questa buffa partita.

Vincerò una scommessa, ma non potrò essere presente alla vittoria: che importa ? Resterà una gioia negli occhi, come un sorriso che non sa andare via.

sabato 23 settembre 2006

Eravamo quattro Arieti al bar ...


Certo, sto parafrasando ... ma vorrei averla scritta, una canzone così, che parla di quattro amici (un amico e tre sue amiche, per la precisione), quattro persone che tutte insieme non si sono mai (ancora) incontrate, ma che condividono un certo modo di essere, di pensare, di porsi nei confronti della vita e degli "altri".

Quattro esistenze per molti versi "parallele", anche se apparentemente molto diverse. Quattro destini che s'incontrano, facendo leva su uno di essi, il meno giovane, più esperto esploratore dell'animo umano.

Oggi sento come se ci fossimo davvero incontrati, al tavolino di un bar fantastico, astrologico: quattro Arieti al bar.

A volte basta un sentimento per dare luce a una vita intera.


(Non metto riferimenti o nomi: chi deve sapere, sa ...)

venerdì 22 settembre 2006

A tempo debito

Penso che le cose, almeno quelle importanti, vadano fatte "a tempo debito", cioè quando è il momento di farle e non quando è troppo tardi.

Per esempio l'amore. È inutile cercare adesso l'amore quando tutta una vita l'amore mi ha voltato le spalle.

E se il capotreno dell'ultimo treno ha chiuso le porte prima che riuscissi a salirci sopra ... peggio per me.

martedì 19 settembre 2006

Rigurgiti

Vomito, ergo sum.

Tranquilli ! Si tratta solo di parole ...

giovedì 14 settembre 2006

Prima e dopo

A tutti quelli che mi sono passati avanti e a quelli che continuano a passare avanti. A tutti quelli che mi sono passati sopra senza battere ciglio. A tutti i vincitori della saga delle vanità.

Non mi sembra che ve la stiate godendo ...

(questo post è "gemellato" con questo su Paroleincorso)

domenica 10 settembre 2006

Vita in campagna

Vivendo ora in campagna, riscopro le piccole tracce di vita: insetti, piccoli fiori spontanei, funghi ...

I funghi velenosi mi piacciono da morire ! Molto di più di certi esseri "umani".

venerdì 8 settembre 2006

Quelle sere

Che ne sai tu di quelle sere in cui mi sento di morire, e vorrei essere già morto.

Che ne sai di quello che mi passa dentro, delle mie battaglie, delle sconfitte (altro che "sempre vincitore"), dei dubbi, delle mie speranze, e soprattutto delle mie parole, discorsi sempre aperti con me stesso e con la Vita ...

Parli col muro, ma ti sei mai chiesta di che mattoni, di che sabbia e pietre è fatto questo muro ...

Delusioni rinunce, scelte fatte per responsabilità e contro l'egoismo proprio: sei davvero sicura che siano solamente tue ?

Sogni infranti, illusioni: quante ne ho vissute, ma tu le ignori, sempre.

Condividere, non si può soltanto a senso unico.

Così resta senza senso la mia vita, da tempo. Specialmente durante quelle sere.

giovedì 7 settembre 2006

Problem solver

Hanno detto che sono un "problem solver": ma non sarà che un "problem solver" attira su di sé i problemi e soprattutto le persone problematiche ?

Comincio ad averne abbastanza !

giovedì 31 agosto 2006

Nell'attesa



Quante emozioni si vivono "nell'attesa" che avvenga o non avvenga qualcosa che riguarda il nostro futuro !

Se poi, a cose fatte, ci fermiamo un attimo e guardiamo indietro, quel tempo dell'attesa ci sembra così ridicolo e privo di senso ...

Solo il presente è davvero importante: passato e futuro sono illusioni o fantasmi.

(dedicato ad un'Amica)

mercoledì 30 agosto 2006

Momenti irripetibili




Se potessi incontrarti ancora
Avrei poche cose da dirti
Altre da darti
Ma non so in quale posto venire a cercarti
Mi basta pensarti lontana da qui
Per sentire il silenzio degli anni che ho scelto di vivere

Credevi davvero che un giorno qualcosa ci avrebbe cambiato..
E non dici più niente che non scivoli via
mi basta pensarti lontana da qui
Per riuscire ad averti con me più vicina di sempre

Se potessi incontrarti ancora
E poi ancora una volta
E un’altra volta ancora

(R.Sinigallia - Se potessi incontrarti ancora)

Ci sono nella vita momenti irripetibili, ore che mentre le vivi sembrano minuti, e minuti che dopo averli vissuti sembrano secoli e riempiono tutta la vita ...

martedì 29 agosto 2006

Pseudo-Amleto



Non voglio parlar di me stesso più di quanto non abbia voglia di tacerne, Polonio.

La Vita, la mia vita, è stata tutta un continuo correre e rincorrere, un mettersi alla prova anche dopo aver vinto mille e mille battaglie, anche dopo quelle sconfitte che mai ricorderò.

Ora basta. È tempo di meditazione. Nessuna furia potrà scuotermi da questo stato di beato ascolto di me stesso, della parte più misteriosa e intima di me.

Voi che ancora volete, continuate pure a spremere passioni, agitazioni e affanni dalle vostre misere vite. Ma non cercate di coivolgermi. Non vi capisco, non vi ho mai capito, in ogni caso non vi comprendo più.

Porterò le mie pene in silenzio. E non saprete di che materia sono composte. Perché a nessuno le confesserò, se non a me stesso.

lunedì 28 agosto 2006


il cobra non è un serpente,
ma un pensiero indecente ...

Quando vedo te ...

giovedì 24 agosto 2006

Auto-appagamento

Questa l'ho letta in Internet, e mi ha fatto morire dal ridere:

Il colmo dell'egocentrismo: gridare il proprio nome durante l'orgasmo.

Però, quasi quasi ...

mercoledì 23 agosto 2006

Vespe e Bugie



Le bugie sono come i pungiglioni delle vespe: la vespa conficca il pungiglione nella carne, e fa male. Poi cerca di liberarsi e così facendo si strappa il pungiglione, quindi muore.

La persona colpita invece di solito sopravvive.

martedì 22 agosto 2006

Passaggi




Siamo di passaggio ...

a livello !

domenica 20 agosto 2006

Proverbi

Moje e bujo

dellu paese tujo.



Ho paura del buio, forse l'unica paura che mi resta ...

venerdì 18 agosto 2006

Riflessione

L'Ozio

è il padre ...

dei Cùgini !!!

mercoledì 16 agosto 2006

Schiavitù




mercoledì 9 agosto 2006

A prestissimo ...




Al momento sto un po' impicciato ...

venerdì 4 agosto 2006

Mumble ...




Ciò che tanta sventura non spremeva,

può la bellezza, e mi acceca di lacrime.

Io non mi ingrazio amici né nemici

e la mia lingua ignora la dolcezza;

ma ora la tua grazia mi ripaga

e il mio cuore si umilia. Dunque parlo.


Alla tua bocca insegna altro, donna,

perché è stata creata per i baci,

non per sdegnare.

(W.Shakespeare - Riccardo III)

mercoledì 2 agosto 2006

Effetti collaterali




Per la mia ipertensione sistemica assumo da tempo e quotidianamente due farmaci. Spinto da follia estiva, sono andato a leggere gli "effetti collaterali" segnalati. Ne riporto alcuni, evidenziando quelli presenti in entrambi i farmaci.

amlodipina: nausea, sonnolenza, vomito, insonnia, impotenza, cambiamenti dell'umore

lisinopril: mal di testa, diarrea, vomito, modificazioni dell'umore, sonnolenza, difficoltà a prendere sonno, sogni strani (sic !), prurito, impotenza.

Ora siete avvisati: se notate in me strani "cambiamenti dell'umore", è colpa delle pasticche ! Come dite ? L'impotenza ? Naaaa, quella ha ben altre origini !

Ringrazio Epiploon, che mi ha fornito lo spunto di questo post.



martedì 1 agosto 2006

Zoom-post




Da quando l'ho ascoltata per la prima volta, ed erano parecchi anni orsono, questa canzone (1) mi piace un sacco ...

I can read your mind, I can read your mind ...

(1) Eye in the sky
Alan Parson's Project

venerdì 28 luglio 2006

Fine Luglio




È quasi Agosto: tutto si ferma, tutti vanno in ferie, ad ognuno la sua vacanza.

Io no. Io resto qui a sbattermi per niente.

giovedì 27 luglio 2006

Il Corsaro Nero

Fra i libri letti nella mia adolescenza, ricordo ancora con piacere "Il Corsaro Nero" di Emilio Salgari, soprattutto per i personaggi che vi sono magistralmente delineati. Ogni Corsaro ha il proprio carattere, i propri difetti (enormi) e le proprie qualità (altrettanto enormi). Non si discute mai sui motivi per cui queste persone hanno scelto la vita da corsari, ma vi si allude spesso, con profondità di analisi psicologica.

Si può discutere, forse, sulla retoricità dei personaggi, sulla ricerca degli "effetti speciali", dell'ambientazione esoterica (finta, perché ormai si sa per certo che Salgari non ha mai visto i luoghi che racconta), ma non credo che possano esserci dubbi sul contenuto "morale" dell'opera, sull'intenzione, neanche tanto nascosta, dell'Autore di affermare la propria visione dei rapporti umani, delle umane passioni e delle relative interdipendenze.

Tutte cose che difficilmente ritrovo nella letteratura contemporanea, e che, in quei rarissimi casi in cui le ritrovo, apprezzo con invariabile entusiasmo.

Chissà che cosa ne pensano i ragazzi cresciuti a colpi di Manga e Playstation.

mercoledì 26 luglio 2006

Potere

Sapere perché: le chiavi della conoscenza offrono un potere enorme, smisurato, tanto che non potrebbe esser sopportato da un solo essere umano.


All'estremità opposta c'è il potere materiale, quello di soldi, forza bruta e aggressione, quello della Guerra e delle guerre.


Ahi, quanto spesso si confonde "potere" con "potenza": sarebbe come confondere "essere" e "avere", armonia e caotico nulla, fiore e terremoto.


Personalmente, preferisco il fiore.

E qualcuno se vorrai

vestito di poesia

ti coprirà d'amore

senza chiederti di più,

e t'accarezzerà ...

martedì 25 luglio 2006

Cimelio divertente

Rovistando fra vecchie cartacce è saltato fuori un cimelio del lontano 1979: una (finta) lettera di protesta di un (finto) turista italiano a Londra, che lamenta il cattivo trattamento patito in occasione di un soggiorno presso un albergo.

Tutta la lettera gioca su equivoci verbali e assonanze, per cui se non masticate bene l'inglese lasciate perdere.

Spero che per qualcuno risulti divertente: io mi sono pisciato nelle mutande (tanto per restare ... in tema). Ecco la lettera.

The Manager

Y.M.C.A. Hotel

London, England


Roma, 24 Aug 1979



Dear Signore Direttore,


Now I am a-tella you story how I was a-treated at Your hottella.


I am a-comma from Roma as tourist to London and stay as a younga christian man at your hottella.


When I comma in my room I see there is no shit in my bed – how can I sleep with no shit in my bed ? So I calla down to receptione and tella: “I wanna shit !” They tella me: “Go to toilet.” I say: “No, no, I wanta shit in my bed.” They say: “You better not shit in your bed, you sonnawabitch !” What is a sonnawabitch ?


I go down for breakfast into ristorante. I order bacon and eggs and two pissis of toast. I getta only one piss of toast. I tella waitress, and pointa of toast: “I wanna piss !” She tella me: “Go to toilet.” I say: “No, no. I wanna piss on the plate !” She then say to me: “You bloody hella not piss on the plate, you sonnawabitch !” Second person who do not even know me calla me sonnawabitch ! What is a sonnawabitch ?


Later I go for dinner in your ristorante. Spoon and knife is laid out, but no fock. I tella waitress: “I wanna fock” and she tella me: “Sure, everyone wanna fock !” I tella her: “No, no. You don’t understand me. I wanna fock on the table !” She tella me: “So you sonnawabitch wanna fock on the table ? Get your ass out of here !”


So I go to receptione and ask for bill. I no wanna stay in this hotella no more. When I have paid the billa, the portier say me: “Thank you, and peace on you.”


I say: “Piss on you too, you sonnawabitch ! I go back to Italy ! I never more comma stay your hotel no more, you sonnawabitch !”


Sincerely


E.M.



No comment !

lunedì 24 luglio 2006

Talento sprecato




Quanto talento, quante possibilità vanno a vuoto nella vita d'un uomo, nelle vite d'ogni uomo e d'ogni donna.

Avrei potuto fare molto di più, e molto meglio.

venerdì 21 luglio 2006

C'è qualcuno

C'è qualcuno nella mia testa, ma non sono io. (Pink Floyd - Brain Damage)


Passo giorni, o mi fermo a guardare giorni che passano. Visi, persone, a volte parole. Vedo bene solo da vicino, e neanche tanto bene. Ho bisogno di sentire ogni tanto che mi vuoi bene, piuttosto spesso. Ho bisogno di sapere che sono il primo e l'unico: il primo nei tuoi pensieri e l'unico nel tuo cuore. Perché vorrei trovarne qualcuno, che avesse piacere di essere la prima nei miei pensieri e l'unica nel mio cuore.

C'è qualcuno ?

mercoledì 19 luglio 2006

Moto Browniano




Semplice quanto sorprendente che il calore (e la temperatura) dipendano dall'agitazione di particelle piccolissime e per lo più invisibili. In Fisica si chiama "moto browniano", in ricordo di Robert Brown, che osservò nel 1828 lo strano agitarsi del polline in sospensione acquosa.

Quello che noi percepiamo attraverso la pelle come "caldo", altro non è in definitiva che una misura (approssimativa e statistica) dello stato di agitazione delle molecole con cui veniamo in contatto.

Qualcosa di simile avviene con i "contatti" fra persone: tanto più agitata è la persona con cui veniamo in contatto, tanto più ci sembra di sentire "caldo" ...

martedì 18 luglio 2006

Immobile


(Paul Cezanne - M.te St. Victoire visto da Les Lauves - 1904/06)


Immobile. Che cosa c'è di più immobile di una montagna ? Eppure la montagna non è morta. Sta lì, immobile appunto, a ricordarci che molte cose vivono con altri ritmi, altre velocità. Sta lì, fra una stagione e l'altra, fra un'estate e un'inverno, nel corso di mille autunni, primavere, sta lì e forse ci guarda. Sono convinto che la montagna, dentro di sé, rida del nostro continuo affannarci per cambiare le cose.

Perché certe cose non cambiano.

lunedì 17 luglio 2006

La via

Convincere, non costringere.

Quella è la via.

sabato 15 luglio 2006

Libertà

Richiede grande sforzo, la libertà: soprattutto la libertà di essere sé stessi, di non farsi condizionare, di sostenere a testa alta le proprie convinzioni, di non vergognarsi delle proprie emozioni.

E anche la libertà di poter sbagliare e correggersi, senza essere condannati a priori, senza perdere la dignità di peccatore, senza sentirsi inferiore a chi si proclama giudice infallibile.

Questa è la mia libertà: forse l'unica cosa per cui combatto ad ogni costo.

venerdì 14 luglio 2006

Me Voy




Julieta Venegas, una grande cantante. "Me Voy" (Me ne vado), un bel disco.

giovedì 13 luglio 2006

Sansonite




Non ho fatto nulla, lo so, non ho fatto nulla.

Sono andato al cinema Vita, e per un po' ci ho creduto a quello che ho visto passare sullo schermo: personaggi, vicende, perfino sentimenti.

Ora non più, non più.

Burattini come ombre si muovono intorno, e fanno discorsi seri, convinti: "Tu sbagli" dicono "La vita è corpo, materia, cose concrete. Non perderti dietro alle filosofie della mente, vivi l'oggi, la realtà, le cose".

Ecco appunto: le cose, quelle che chiamano "concrete". Che cosa c'è di più reale e concreto del sentimento negato, del dolore derivante dalla delusione, da mille e mille delusioni, dalla mancata accettazione di me in quanto non omologato, e non omologabile alla banalità dell'ovvio, del "reale mondo concreto" ?

Non ho fatto nulla. Non sono stato nessuno. E con me sparirete anche voi e tutto il vostro bel mondo reale e concreto.

-- Sansone

mercoledì 12 luglio 2006

Addio Crazy Diamond




È morto Syd Barrett, fondatore di mitici Pink Floyd.

Al suo mito, fin dalla mia adolescenza, è stata ispirata la parte più significativa della mia vita da "Crazy Diamond".

Il pensiero più bello che io possa dedicargli è: "Shine on !".

martedì 11 luglio 2006

Mancanze

In mezzo a tutto il bla-bla generato dai Mondiali di Calcio e dalla vincita del relativo Campionato, è venuta a mancare una pietra secondo me fondamentale.

Nessun esponente dello Sport, nessun Ministro, nemmeno il tanto europeista Presidente del Consiglio si è ricordato che lo Sport, così come lo conosciamo, quello con lo spirito Olimpico, nasce storicamente ed idealmente in Grecia oltre 2000 anni fa' con lo scopo (dichiarato) di sostituirsi ai conflitti armati fra i popoli.

In parole povere, lo Sport, quello praticato ma anche quello "tifato", dovrebbe avere come finalità primaria quella di unire i popoli, convincendoli che è molto meglio "combattersi" (su un campo di calcio, rispettando le regole e gli avversari) piuttosto che scannarsi a colpi di spada o di "missili intelligenti".

Anche questa volta si è persa un'ottima occasione per trasformare una festa in momento di civiltà e progresso.

E poi non dovrei dire: Mala tempora currunt




aggiornamento:

Chi ha voglia di perdere un po' di tempo in attività ludico-ricreative, può leggere la divertente polemica alzata qui sotto nei commenti da contevico: se devo essere sincero, non ho ben capito perché se la prende tanto; forse è uno degli autori del testo (scialbo, ovvio e banale, se posso esprimere un'opinione) del discorso tenuto dal Presidente del Consiglio in occasione della festa per la vittoria dei Mondiali di Calcio.

In ogni caso, mi sembra di aver espresso qui sopra un ben preciso pensiero: si è persa un'ottima occasione per dare un segnale di civiltà, lasciando che la celebrazione della vittoria calcistica restasse nella banalità più assoluta. Senza dire neanche una parola (non dico "di sinistra" ma neanche semplicemente) "di centro-sinistra". E non mi fa piacere, indipendentemente dal gradimento di alcuni commentatori di questo modesto blog.

lunedì 10 luglio 2006

Tutto normale

Tutto è normale: niente sfarfalla fuori dei suoi binari. Nessun allarme in vista, nessuna emergenza. Senso di un tempo fermo. Rapido come il nulla.

In un baleno tutto cambia. Non c'è tempo di accorgersi del tempo. Bloccato da un torcicollo psicologico, non so voltarmi indietro. Porte chiuse, nessun rumore o suono. Tutto resta uguale.

E si respira ancora, senza far rumore.

venerdì 7 luglio 2006

L'Arca di Noè

Ma se invece di portarsi appresso tutte quelle bestiacce luride schifose si fosse messo in salvo da solo, non avrebbe fatto un gran regalo all'Umanità ?

Io questi spiriti generosi non li capisco: salvare le zanzare ! Affogare le doveva, tutte !!!

giovedì 6 luglio 2006

L'unica verità

La parola è forse l'unica verità, una volta detta crea legami, una volta detta apre le porte.


Si può vivere cent'anni oppure solo poche ore, si può vivere anche soltanto sei minuti che valgono tutta una vita.

Poche parole possono contenere l'Universo, tutti gli universi possibili.

Realtà che nessun "corpo", nessuna esperienza materiale potrà mai arrivare ad eguagliare.

mercoledì 5 luglio 2006

Vita

Lo so che tutto quello che svanisce

tornerà più chiaro

Lo so tu vai a stare con qualcuno

io non lo trovo e mi abbandono

al nonsense della vita


Ah nella vita uno fa finta di leggere il giornale

Ah ma la vita è lottare per la vita


(Riccardo Sinigallia)



C'è altro da aggiungere ?

lunedì 3 luglio 2006

Lamette




Eccomi a tagliarmi le vene del sentimento con le lamette della nostalgia, ancora una volta.

Com'è difficile vivere e non saper distinguere fra vero e falso, fra favorevole ed ostile ...

Uno spettatore non ha diritto di parola: neanche quando grida dal loggione contro i soliti attori senza volto e senza arte né parte.

venerdì 30 giugno 2006

Io non ci tengo ...




Recentemente si è celebrato il 70.mo anniversario della morte di Ettore Petrolini, un Genio romano che ho ammirato fin da piccolo, pur non avendo avuto la possibilità di vederlo da vivo.

A lui ho "rubato" la stupenda frase, che dipinge benissimo il mio atteggiamento nei confronti degli "affanni" della vita:

Io non ci tengo, né ci tesi mai.

mercoledì 28 giugno 2006

Figaro qua, Figaro là


Da qualche giorno a questa parte mi sento come il famoso Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini: tutti mi cercano, tutti mi vogliono ...

Così finisce che prima o poi scontenterò qualcuno ... e soprattutto resterò scontento io stesso.

Basta che poi non mi trovi a cantare "la calunnia è un venticello" !

Ohimè che furia,

ohimè che folla,

uno alla volta

per carità.


Figaro... Figaro...


eccomi qua.


Pronto prontissimo


son come un fulmine

sono il factotum

della città.


Ah bravo Figaro


bravo bravissimo

fortunatissimo

per verità.

martedì 27 giugno 2006

Come ? Quando ?




Come farete ad accorgervi quando "non ci sarò più" ?

No, non sto parlando di chiudere questo blog, né di perdere l'accesso a Internet: non credo che lascerò le password a nessuno.

Resteranno infinite tracce di me, dopo la dipartita ...

lunedì 26 giugno 2006

Un'altra musica

Chi ci aiuterà

La mia banda suona il rap

E si sentirà

Tutta un’altra musica


Ho voglia di cantare, ma tutta un'altra musica.

venerdì 23 giugno 2006

Il dono


Oltre mezzo secolo fa' ho ricevuto un dono: nulla che avessi chiesto o mai desiderato. È arrivato di soppiatto, portato dall'Angelo della Vita: ricordo la sbandata che prese, atterrando fra la pineta e la camera di mia nonna dove sono nato. La prima volta era estate, ma nessuno se ne accorse. Fu notato nove mesi dopo, in aprile, quando tornò per controllare che tutto andasse bene, e quella copertina celeste, ruvida e calda, mi accolse, e la luce accecante, verdastra di foglie nuove degli alberi della pineta, arrivò a colpirmi le pupille.

Troppe volte in questi anni ho immaginato cosa sarebbe stato di me se non avessi ricevuto quel dono, e molte volte sono arrivato a desiderare di non averlo mai ricevuto.

Era bello: sembrava una scatola avvolta in carta dorata, con un bel nastro rosso e il fiocco. Aperta, mi accorsi che era vuota, come è normale in questi casi. Toccava a me riempirla di tutto quello che volevo metterci. E così feci, pazientemente, diligentemente, seguendo le aspettative di chi mi stava intorno. Inevitabilmente, ci caddero dentro anche un sacco di cose che non avrei voluto: dolore, malattia, lotte e incomprensioni, con tutte le loro conseguenze. Alcune delle cose belle marcirono, forse perché non le avevo curate abbastanza. Altre fiorirono. Qualcuna diede frutti. Così decisi di diventare complice, strumento di un simile dono per altri. Così accettai un ruolo di piccolo ingranaggio in questo enorme meccanismo di cui riesco a vedere soltanto una parte.

Ora è tempo di sostare: il respiro si è fatto corto. La scatola è quasi piena e molte cose ormai giacciono sul fondo, irraggiungibili benché ancora vere.

Quando il Tempo chiuderà il coperchio, non ci sarò a guardare.

giovedì 22 giugno 2006

Io e me






Io e te, vento nel vento

Io e te, nodo nell'anima

Stesso desiderio di morire

e poi rivivere io e te


Questa vecchia canzone di Lucio Battisti stamattina mi ha riportato il vento dell'Estate, la calda e lunga Estate piena di promesse, la bella Estate, stagione che ... ho quasi sempre vissuto in solitudine affettiva !

Però è bello sognare ...

mercoledì 21 giugno 2006

Distanze


(W.Lettl)


A volte accade di leggere frasi che lasciano il segno. Esempio:



una cosa sono i sentimenti un'altra è la pratica di vita



Per me i sentimenti sono pratica di vita ! Di che cosa è fatta la vita, se non di sentimenti ? Forse di bollette da pagare, di lavoro da svolgere, di esigenze sessuali ?

A volte mi accade di sentirmi distante, molto ma molto distante.

lunedì 19 giugno 2006

Assiomi

Zermelo, Ernst


matematico tedesco (1871-1953). Diede la prima formulazione assiomatica della teoria degli insiemi. Il sesto degli assiomi su cui è basata la sua formulazione, detto delle infinite scelte arbitrarie, è essenziale in molte dimostrazioni (assioma di Zermelo).


L'assioma di Zermelo (o della scelta)


Data una classe formata da infiniti insiemi è sempre possibile scegliere da ogni insieme della classe un elemento e formare con gli elementi così scelti un nuovo insieme.


Mi sto dedicando a questo pensiero: come sarebbe un mondo in cui l'assioma di Zermelo fosse falso, ossia:


Esiste almeno una classe formata da infiniti insiemi dalla quale non è possibile scegliere da ogni insieme un elemento e formare con gli elementi così scelti un nuovo insieme.

domenica 18 giugno 2006

Con la P maiuscola

Chissà quanti, a partire dall'adolescenza, abbiamo cominciato a scrivere, spinti da una forza che sentivamo dentro, come un fiume irrefrenabile che ci traboccava fuori in forma poetica ...

Nella maggior parte dei casi, finiva lì: al massimo un quaderno "segreto" su cui scrivevamo (e scriviamo) quello che il cuore ci detta(va).

Qualcuno trova la strada per farsi leggere: io ho cominciato con una compagna di banco, e molti anni più tardi ho trovato Internet. Non è proprio la stessa cosa, ma la considero un'evoluzione, un segno dei tempi.

Qualcun altro trova invece il modo per farsi pubblicare, entra chissà come e perché nel "magico mondo della carta stampata", e a questo punto può succedere che si monti la testa: se è davvero bravo, di solito non succede. Ma se è una mezza calzetta, allora dà libero sfogo alla sua presunzione e si fa chiamar "poeta", con la "P" maiuscola, come "Pirla".

venerdì 16 giugno 2006

Elogio dell'Incoscienza

Chi mi conosce sa che ho fatto della Coscienza la mia bandiera, difendendola e combattendo per Lei in tutta la mia vita.


Esistono però realtà piuttosto diffuse che tendono a prendere troppo sul serio questo "nonsense" che chiamiamo vita, trasformandolo in piccoli o grandi drammi.


Faccio un esempio: mia figlia piccola soffre di un problema dermatologico, una patologia che le deturpa il volto e le crea difficoltà in altre parti del corpo. Abbiamo tentato tutte le strade percorribili (almeno in Italia), ma sembra che la Ricerca Scientifica e quella farmacologica preferiscano dedicarsi a filoni ben più remunerativi, come per esempio il Viagra. Allora, si danno diverse ipotesi: questo disturbo potrebbe sparire con l'età e restare soltanto un brutto sogno (non lo dico io, lo affermano seri e stimati Professori della materia); oppure potrebbe restare più o meno com'è, e quindi tanto vale abituarsi all'idea. In ogni caso, mi sembra che l'atteggiamento più assurdo sia farne un dramma, aggiungendo problemi al problema di una creatura facilmente influenzabile, data l'età ...


Ognuno ha la sua Croce: la cosa difficile, al limite dell'impossibile, è portarla con un sorriso. Vogliamo chiamarla Incoscienza ?

giovedì 15 giugno 2006

Vorrei


La vita è piena di "vorrei": pensieri, intenzioni, sogni ... che non si sono realizzati: non ancora, o non in assoluto.

Arriva spesso qualche "ma" a fermarci, a tagliare i ponti fra pensiero e azione, fra immaginazione e realizzazione.

E così le cose significative che possiamo dire veramente di aver fatto si contano sulle dita di una mano ...

mercoledì 14 giugno 2006

La macchina del tempo

La vita è breve, nel senso che non si riesce quasi mai a fare tutto ciò che si vorrebbe fare.

A volte capita di essere catapultati indietro di 20 anni da un evento imprevisto, e forse inconsciamente tenuto a distanza di sicurezza per molto tempo.

A volte ci si rende conto che fra (massimo) 50 anni tutto questo sbattersi sarà finito, chiuso, passato senza possibilità di ritorno.

Trovo difficile a stare vicino a chi non mi confessa le sue paure: non ho questo potere di intuizione verso la paura e le paure in genere. Ma non me ne sento colpevole.

martedì 13 giugno 2006

R. is back !

Sono talmente felice per aver casualmente ritrovato una persona che non vedevo da oltre 20 anni, che ... sono rimasto

senza parole !

Armoniche

.





Certo, a ben vedere, basterebbero i diapason per suonare tutta la musica ! Ogni strumento una nota purissima, un'onda sinusoidale perfetta.



Ma si perderebbero le "voci" degli strumenti che ben conosciamo: il piano, con le sue note ora morbide ora incalzanti, gli ottoni con le loro "armoniche dispari" taglienti e incisive, gli archi, i sassofoni, perfino gli organi !



Per "sentire" qualcosa di armonico abbiamo bisogno di una pluralità di essenze, di un coro, di mille sfaccettature e finestre e orecchie attraverso le quali "ascoltare", e possibilmente con qualcuna di queste entrare in risonanza.



Perfino il silenzio è composto da mille e mille più lunghi e profondi silenzi.

lunedì 12 giugno 2006

Mille volte




Mille volte potrei cambiare idea sul mondo e su chi mi circonda.

Ma poi fin dove si spinge la cerchia di "chi mi circonda" ? Come posso stabilire vicinanze, lontananze: non più su scala geografica.

Chi è dentro, chi è fuori ... c'è traffico, oppure silenzio e nessuno. Io sono nessuno. Io sono silenzio. Io sono soltanto aria qui dentro: e mura là fuori.

venerdì 9 giugno 2006

Non ho urgenza




Non ho urgenza

di tuffarmi

in un gomitolo

di folla urlante,

di corpi non coscienti,

ignari di sentimenti,

legati ai sensi,

alle illusioni evanescenti.

giovedì 8 giugno 2006

I migliori anni della tua vita




Sarà che noi due

siamo di un altro lontanissimo pianeta

ma il mondo da qui sembra soltanto una botola segreta

tutti vogliono tutto per poi accorgersi

che è niente,

noi non faremo come l'altra gente

questi sono e resteranno per sempre

i migliori anni della nostra vita


mercoledì 7 giugno 2006

Decadenze




Cade un meteorite:

soltanto poco fa

ti sembrava una stella cometa.

martedì 6 giugno 2006

Stabilità



Ci sono giorni in cui mi definirei con un solo aggettivo: tetragono.

Gli spigoli resistono ma non sono taglienti.

Le facce, quelle poche che si riescono a individuare, assumono una solidità che deriva dalla struttura minimale.

L'eleganza discende dalla semplicità lineare.

Magari qualcuno non capisce, magari c'è un po' di confusione fra dentro e fuori: bisogna guardare oltre per vedere che cosa c'è veramente.

Oggi è uno di quei giorni: potrebbe anche piovere a dirotto, nessuna ruggine può intristirmi.

Qualcuno dice che faccio lo stronzo, ma non importa.

lunedì 5 giugno 2006

Oscillazioni




Sembra che tutto, intorno, stia oscillando come un pendolo: realtà che pretende di essere reversibile.

E invece ogni giorno porta via un pezzetto di me: un po' di voce, una sfumatura di colore.

Meglio: con meno peso sulle spalle si sbuffa meno durante la scalata.

giovedì 1 giugno 2006

Molto meglio dentro




Cover me with kisses, baby

Cover me with love

Roll me in designer sheets

I'll never get enough

Emotions come I don't know why

Cover up love's alibi

Call me on the line

Call me call me any anytime

Call me oh my love

When you're ready we can share the wine


Quante stupide parole corrono sul filo ...

Quanto rumore nelle orecchie ! Meglio ascoltare il silenzio della mente, le sue voci sottili, fatte di fili d'erba, gocce di pioggia e vento. Che tempo fa là fuori ? Non voglio saperlo: sto molto meglio dentro.

mercoledì 31 maggio 2006

Là fuori




Is there anybody,
out there ?




Ogni tanto mi illudo che ci sia qualcosa, qualcuno là fuori. Poi capisco che è tutta un'invenzione della mia fantasia malata: non c'è niente e nessuno là fuori.

martedì 30 maggio 2006

Pretty H2NO3




Il 21 agosto 2005 scrivevo:

Prostituta son io, entro nei sogni altrui, cancello gli incubi, traccio arcobaleni multipli e bellissimi. Non chiedo niente in cambio, solo la mia tariffa stabilita. Non coinvolgetemi affettivamente: non mi innamoro del cliente. Non trascinatemi nella vostra follia, ché ho già da alimentar la mia. Prostituta, e non puttana: la mia dignità è solida come la roccia di un vulcano. Non provate a prendermi per mano. Nulla concedo alle vostre voglie di passar per vero quello che è solo finzione di schiavitù, perversione a tassametro. Sono un istrione, ma grande, che neanche lo sapete immaginare. E decido dove si va e quando si smette.


Oggi lo rileggo. E lo scriverei di nuovo.

Prendere le distanze




Oggi ho dimenticato a casa gli occhiali con cui riesco a leggere bene "a distanza computer" ... forse mi verrà il mal di testa.


Mettiamola così: oggi prenderò le distanze da molte opinioni altrui.


Ascoltando Raf viene anche meglio:


dimentica quello che è stato

comunque non ritornerà

dimentica le mie parole

se puoi perdonaci

non sempre c’è un lieto fine

dimentica l’amore forse

anche il dolore passerà

dimentica le cose belle

e tutto il male sai di colpo sparirà

ovunque io sarò comunque

mi resterà qualcosa di te

forse attimi ma eterni

dimentica tutti quei giorni

perché l’amore è fisico

gli addio e i ritorni

era una storia che viveva in bilico

un sentimento così forte

che spesso passa il limite


venerdì 26 maggio 2006

Qui sono libero

Qui sono libero di scrivere quello che mi pare, nei limiti di quanto consentito dalla Legge.


Altrove, perfino in Internet, patria del Libero Pensiero e della Libera Parola, si trovano sit(uazion)i dove parlare senza ipocrisia è considerato "reato".


Sarebbe ridicolo, se non fosse grottesco. Qualcuno apre un servizio gratuito, un forum. Lo trovo, anzi mi viene segnalato. Osservo per un po', poi decido di aderire. Leggo attentamente le "regole" pubblicate. Non ci trovo niente di strano. Scrivo, leggo, commento. Come in mille altri forum a cui partecipo da anni.


Improvvisamente, un mio scritto viene spostato in un'area del forum assolutamente non pertinente, senza che io ne sia in alcun modo avvertito. Me ne accorgo, chiedo spiegazioni ai responsabili, mi si risponde che io lì sono "ospite" e in quanto tale devo sottostare ad ogni operazione decisa dai responsabili. Bella "ospitalità". Contemporaneamente, scopro che altri scritti del tutto simili al mio, ma di altri autori non subiscono nessun "trattamento" particolare.


A distanza di mesi, uno dei responsabili di quel forum si dimette: poiché siamo amici, le telefono e mi spiega che non sopportava più che venissero prese "decisioni" passando sopra la propria testa, senza neanche consultarla.


Sono contento di non aver sbagliato ad immaginare quello che avevo immaginato allora. Non c'è libertà senza onestà intellettuale.

giovedì 25 maggio 2006

Pensierini




Pensieri dedicati:

a mantenere viva un'amicizia si è sempre in due

la bellezza nascosta vale sempre la pena di andarla a cercare

sorridere e far sorridere è un ottimo antidoto all'ansia

Il Grande Freddo / 2




E così sono arrivato solo, a questa età.


Carattere introverso, brutte esperienze, cattive compagnie, chissà. Passo le mie giornate al lavoro, come un pesce fuor d'acqua: certo, interagisco con i miei colleghi, ma dentro di me penso a quanto mi sembrano differenti da come sono io. Molti sono fuori della mia portata, sono "maturi", "grandi".


Il tempo scorre veloce fra attività sempre troppo banali o fastidiose, e diversi giochi solitari inventati con la tecnologia che ho a disposizione o con la fantasia. Piccole differenze fra estate e inverno: una finestra aperta o chiusa, un condizionatore o un termosifone acceso o spento, un maglione, una giacca, una maglietta leggera.


Un filo d'ansia mi prende nel weekend, perché viene a mancare quel minimo alibi e resto troppo libero di guardarmi allo specchio. Ma tutto ricomincia il lunedì.


Non ho più esperienze sentimentali che interrompano questa intima sensazione di solitudine. Al massimo, riesco a dimenticarmene per qualche ora, ma poi mi ripiomba addosso con tutto il suo peso. Ancora peggio quando scopro che la persona a cui dedico le mie energie emotive non riesce ad entrare in questo mio mondo privatissimo. O non vuole.

mercoledì 24 maggio 2006

Il Grande Freddo / 1




Sono nato solo e solo sono rimasto fino a tarda età.


Non avevo molte occasioni, e non provavo molto interesse a conoscere gli altri. Carattere introverso, famiglia di misantropi, chissà. Passavo le mie mattinate a scuola, come una specie di pesce fuor d'acqua: certo, interagivo con i miei compagni, ma dentro di me pensavo a quanto mi sembravano differenti da com'ero io. Gli insegnanti erano fuori della mia portata, erano "grandi".


Il pomeriggio trascorreva lento fra i compiti, sempre troppi e sempre troppo banali o fastidiosi, e diversi giochi solitari inventati con i pochi giocattoli che avevo a disposizione o con la fantasia. Piccole differenze fra estate e inverno: una finestra aperta o chiusa, un termosifone acceso o spento, un maglione o una maglietta leggera.


Un filo d'ansia mi prendeva alla fine della scuola, perché veniva a mancare quel minimo contatto con altri coetanei. Ma tutto ricominciava ad ottobre.


Più avanti negli anni, diventato apparentemente più socievole, a volte mi coinvolgevo o venivo coinvolto in attività collettive, con amici e amiche che mi sembravano sempre troppo preoccupati di non lasciarmi da solo.


Le rare esperienze sentimentali non interruppero questa intima sensazione di solitudine. Al massimo, riuscivo a dimenticarmene per qualche ora, ma poi mi ripiombava addosso con tutto il suo peso. Ancora peggio quando scoprivo che la persona a cui dedicavo tutte le mie energie emotive non riusciva ad entrare in questo mio mondo privatissimo. O non voleva.


(continua)

lunedì 22 maggio 2006

Basta saperlo vedere




I've been scattered I've been shattered

I've been knocked out of the race

But I'll get better

I feel your light upon my face


C'è un sole per ognuno. Basta saperlo vedere, anche nella notte più nera.

sabato 20 maggio 2006

Per non amarti

Un'altra lettera che non ti scrivo: quelle poche che ti ho scritto, sembrava ti dessero fastidio.

Non ho niente da dirti, o forse tutto. Ci siamo incontrati chissà come, esattamente come s'incontra la gente. Andava bene, fin troppo bene, fra noi.

Vorrei: non chiedermi che cosa voglio. Non so che cosa vuoi tu. Potrebbe essere esattamente quello che mi hai detto: non puoi, quindi non vuoi. Non mi convincono le spiegazioni esclusivamente razionali. Non mi hai convinto. Ti credo ? Sì, purtroppo, ti credo. Mi fido di te ? Mi offenderei se ne dubitassi. Era la nostra canzone, ricordi ? Quella di Jovanotti, "Mi Fido di Te".

Non ho niente da dirti: potrei raccontarti quello che tu hai da dirmi. Ma non lo faccio, per rispetto verso di te. Aspetto.

Mi avanzerà del tempo. Per non amarti, anche se avrei preferito amarti.

venerdì 19 maggio 2006

Naufraghi viandanti

Si naviga, si va, a volte si approda. Poi si riparte.

Siamo naufraghi travestiti da viandanti, e camminiamo scalzi sulla superficie, scrutando il fondo.

giovedì 18 maggio 2006

Altro

Altro è parlar di sesso,

altro è trombare.


Si legge troppo spesso

a parole strafare:

chi chiava a destra,

chi dettaglia a manca

oscenità, figlie di fantasia

che certo non gli manca.


Sorge perciò il sospetto

che tutto questo spargere

di semi pornografici verbali

al vento, altro non sia

che pura frustrazione

di quei repressi

istintivi sogni animali.


Nascoste da una forma

superficialmente aulica

certe pagine dicono:

"guarda, stupisci,

e per stupirti, naviga".

Parafrasando Walter Benjamin




Questo è un Blog a cui fanno schifo molte cose.

mercoledì 17 maggio 2006

Castelli di carte




I rapporti interpersonali sono come castelli di carte: si fa' tanto per metterli in piedi, e basta un colpo di vento per far crollare tutto.

martedì 16 maggio 2006

L'onda





Il dolore arriva un po' alla volta, come un'onda alta, sempre più alta, che travolge e sommerge.


Non sto parlando del dolore psicologico, dell'anima, ma del dolore fisico. Quello che distrugge le giornate, che toglie vita alla vita, che tormenta il corpo.


Ogni giorno si aggiunge altro dolore. Ogni mattina diventa più pesante alzarsi, e insieme non è meno pesante restare a letto.


Tutto intorno è fastidioso, ma il dolore, quello vero, è dentro. Toglie il fiato, e mi lascia affogare, come un'onda, alta, sempre più alta.

lunedì 15 maggio 2006

Straziando il sereno




ore

che lente

e inossidabili

attraversano il silenzio del mio cielo

e si nascondono ad un tratto

dietro nuvole

che straziano il sereno


Ascoltando impotente l'urlo del sereno straziato da quelle nuvole ...

sabato 13 maggio 2006

Ipocrisie integraliste



siete come sabbie mobili
tirate giù

Parlate di anima per nascondere il vostro attaccamento al corpo.

E per mantenere il vostro vantaggio competitivo su chi vi crede.

L'opportunismo non ha confini, e si serve dell'ipocrisia, denigrando chi non è d'accordo.