venerdì 27 aprile 2018

Riflessioni

Si riflette, a volte, sulla propria vita passata. E più passa il tempo e più c'è vita passata su cui riflettere.

Non sono mai stato uno che piaceva alle ragazze. Oppure non me ne sono accorto. Ci sono state ragazze che mi piacevano, e a una parte di esse sono piaciuto, non lo nego. Ci devono essere anche state altre ragazze a cui sono piaciuto, ma non me ne sono accorto: ne ho avuto qualche indizio. Ma non ho mai capito perché: non ho capito perché mi piacevano proprio quelle, e non altre. Non ho capito perché sono piaciuto proprio a quelle e non ad altre.

Niente accade per caso, o forse tutto. C'è chi si lascia guidare dall'intuito, dalle emozioni: io no. L'intuito trovo che sia una delle più fallaci capacità umane. Le emozioni le ho sempre viste come entità dannose per la mia salute fisica e mentale.

Tentando di scoprire una regola generale valida per me, ho trovato che mi piacciono le ragazze alte, col seno piccolo, le gambe lunghe e lo sguardo intenso. Meglio se portano i capelli corti. Meglio se non sono bionde. Però ho avuto due storie importanti con due ragazze alte e bionde, coi capelli lunghi: mistero.

Oltre a ciò, mi concentro sulle mani e ritengo molto importante il senso del tatto. Dicono che io sia abbastanza bravo coi massaggi. Qualcuna apprezza la mia voce, o gli occhi azzurri. Che in realtà sono celesti, ma diventano grigi quando è brutto tempo.

Archiviamo tutto questo nella cartella: pensieri inutili.