martedì 25 dicembre 2012
letterina di Natale
mi rivolgo a te perché quello scemo di Babbo Natale dice che c'ha er debbito più grande der Pil: e te credo, er Pil je se riduce ogni anno che passa! avoja a mannaje 'e mail "enlarge your Pil"! oramai manco cor Viagra...
Comunque, venimo annoi: quest'anno vorei quella cosa che ha promesso er Professore... come chi? er Prof. Sen-a-vit. Monti! vorei l' "invecchiamento attivo". Come che d'è! Uno invecchia ma rimane attivo. Sarebbe come che uno va a lavora' fino a che crepa: dice che così se risorve er probblema de'e penzioni, eppure quello de la spesa pubblica. Tutti quelli bravi magnati (magnanti) de la Pubbrica Amminstrazzione possono continua' a magna' a spese nostre (mie), ma sta bene attento "a loro insaputa".
Dici che l'INPS diventa 'a centrale d'estorzione più ggrande d'Italia? embè? se chiama concorenza a le mafie! Come se diceva a Roma durante 'a Repubbrica Francese: Matri Magna, Filia Grata! 'a madre magna, 'a fija se gratta!
Dici tutti quei discorzi su 'a Costituzzione? io sto ancora a aspetta' che va 'n vigore, a Costituzzione! inzomma, Barbapapà, vedi che pòi fa'! Qua c'avemo 3 ggiovani da fa' cresce, e semo ancora 'n tempo a nun falli cadè ne le sgrinfie d'a malavita organizzata. Magari li mannamo all'estero co' la valiggia de cartone come li avi morti nostri... artro che! l'invecchiamento cattivo! sempre a penzà alli mortacci nostri! ma penzamo pe' na vorta alli mortacci loro!
martedì 20 novembre 2012
Fra le mani
Poi ti trovi seduto al bordo di un marciapiede, con la testa fra le mani, e ci pensi. Sai che è tutto lì, nella tua testa, oppure fuori, da qualche parte, chissà. Sai che non è ancora finita, che dovrai soffrire e forse, a piccoli sorsi, gioire. Esagerazioni. Le vie di mezzo sempre rincorse non si sono mai realizzate.
Una pozzanghera distorce l'immagine di che. È ormai buio, la sfavillante luce del giorno è andata. Rimane la notte, e la notte dentro la notte, a custodire i tuoi sogni, incubi. Grida nel vuoto.
E una testa da tenere fra le mani.
giovedì 9 agosto 2012
Cose
Pare facile, sai, affrontare le cose così come si presentano. C'è sempre un lato oscuro. Bisogna cominciare dalle difficoltà: una volta risolte, le cose facili poi vengono da sé.
Quasi non si notano, le cose facili. Vengono presto sopraffatte da altre difficoltà, fino a che arriva l'Ultima, l'Insolubile. E non c'è più tempo.
domenica 5 agosto 2012
Inferno
Ci sono sensazioni interiori indescrivibili, che si possono soltanto attraversare. Si sente di aver vissuto troppo, di aver vissuto male, molto peggio di come sarebbe stato possibile. Si sente un vento di persecuzione, di sfortuna, che soffia caldissimo sopra la sabbia di un deserto bollente.
E tutto questo durerà in eterno, qualsiasi cosa accada. Non ci sono bestemmie consolatorie, non c'è salvezza in fondo al tunnel, non c'è nessun tunnel. Alcune cose cadono o sono già cadute nell'oblio, e questo alleggerisce il peso. Ma altre se ne aggiungono giorno per giorno, in misura sempre maggiore.
Bisognerebbe smettere di sentire, di avere una coscienza: ma forse questo è l'Inferno -- avere coscienza del Male. Non si esce.
martedì 31 luglio 2012
Alla lettera
Ma torniamo a quel ragazzino. Per esempio, mia cugina diceva "ho le mie cose", e io pensavo "che discorsi, anch'io ho le mie cose, vestiti, giocattoli... ognuno ha le sue, che bisogno c'è di specificarlo?". Ma quella insisteva "lasciami stare ché oggi ho le mie cose!". Solo oggi? Che giorno è oggi? Regalano cose e nessuno mi ha detto niente? Mistero. Qualche anno più tardi, con l'aiuto del vocabolario, imparai il significato della parola "mestruazioni", e tuttavia non riuscii a capire bene il motivo per cui le mestruazioni potessero rendere mia cugina così nervosa.
Altre volte, altre ragazze mi dissero "Andiamo al cinema?". A vedere che? "Non importa il film". Ma come non importa! E se poi è un film di una noia mortale? Invece volevano andare in un posto buio per strofinarsi un po'. Meglio se il film era poco interessante.
Anche oggi, che non sono più un ragazzino, non riesco a capire che quando parlano di "Economia" intendono "Finanza" o più spesso "Speculazione". Ma sono io che prendo i discorsi alla lettera.
venerdì 6 luglio 2012
Cosmogonia
Nel cuore della Sua meditazione, Dio pensò: "e se mi fumassi una bella pipa?"
Così, estrasse dalla Sua scrivania virtuale (ricordiamo che nulla esisteva e tutto era Nulla) la Sua pipa preferita (fatta di Nulla), prese la busta col Suo nullatabacco preferito, caricò la nullapipa, prese un nullafiammifero e... SFRITZ! lo accese sfregandolo sul nullafosforo.
Ecco, in quella fiamma del nullafiammifero, sprigionata dal Nulla, c'è quello che noi chiamiamo Universo: tutto il resto viene di conseguenza.
- l'Universo è nato dal Nulla
- la luce è nata insieme con l'Universo
- l'Universo è limitato e circondato dal Nulla, ma noi non possiamo raggiungere e superare i suoi confini
- l'Universo avrà una fine (quando Dio spegnerà il nullafiammifero per non bruciarsi i nullapolpastrelli)
sabato 26 maggio 2012
Il mare
Però il mare era bello. Mobile, eppure sempre uguale a sé stesso. Caldo o freddino, impossibile saperlo prima di entrarci.
Il mare più bello, però, era quello visto dal mare: una nave, un traghetto o una semplice barchetta bastavano per vedere il mare davvero.
Anche dall'alto di quella collina, alla fine del promontorio, era bello incantarsi a guardare il luccichio, i gabbiani, l'orizzonte, qualche petroliera in lontananza.
Un po' mi dispiace che non potrò più andare a vederlo. Speriamo almeno una volta, prima di.
sabato 19 maggio 2012
La strada
Ci sono due paesi, A e B, collegati da una strada. Ci sono tre auto, chiamiamole a b e c, che percorrono questa strada. Le auto a e c vanno da A a B, l'auto b va invece da B ad A. Le tre auto partono casualmente, con velocità casuale (finita e variabile) e arrivano tutte a destinazione in un tempo finito, senza mai invertire la loro direzione (verso) di marcia.
Qual è la probabilità che le tre auto si incontrino in uno stesso punto del percorso (inclusi eventualmente gli estremi A e B)?
lunedì 5 marzo 2012
No mai
e sono nato povero, e povero vorrò morire, ma no, non devi sforzarti di capire
andare via sopra un raggio di sole, e rimbalzare a terra, al vento, al mare.
mercoledì 18 gennaio 2012
2012
Guardare in alto il cielo, anche quando non si vede, ascoltare il canto degli uccelli, riconoscerli, anche dietro una finestra chiusa: l'importante è mantenere il fuoco acceso, dentro.