lunedì 29 gennaio 2007

Ancora ...

Quasi quasi sparisco e me ne vado ...

Come lo Stregatto nel Paese delle Meraviglie !

Chissà quante "meraviglie" ho già visto, e quante me ne restano a vedere... Galleggio dentro un malditesta e volo dietro il solito fischionelleorecchie: non saprei dire per quanto né da quando. Sono. Come uno strano suono nella testa, come avendo la testa in tutto il corpo. Se poi esistesse, questo corpo, e non fosse soltanto stupida scusa per disturbi vari. Di comunicazione. Di coscienza o comprensione. Della realtà mezzano, non mediatore. Senso a quanto succede: vana rincorsa. Colpe, accuse, rabbia. Bersaglio. Sto fermo. Ancora, per quanto.

venerdì 26 gennaio 2007

Un mondo a colori

Sogno un mondo a colori:

che ti giri, ti muovi

e lui cambia colori

tutto intorno e là fuori


come un caleidoscopio,

una gioia per l'occhio,

la continua sorpresa

che ti mette in ginocchio.


Sogno un mondo diverso,

innocente, perverso,

che ti scrive poesia

per non farti andar via ...

mercoledì 24 gennaio 2007

Invernale

Sì, va bene, è inverno. Ci sono giorni piovosi. Ci sono giornate fredde. E c'è il vento, forte, impetuoso.

Però dove sta scritto che d'inverno ci deve essere la pioggia e il vento e il freddo ... tutto insieme ?

martedì 23 gennaio 2007

Infatti

Infatti non capisco questa mania che hanno alcuni, di scrivere alcune lettere minuscole e altre maiuscole, nel corso delle parole.

Se c'è un significato, nell'alternanza maiuscolo-minuscolo, allora spiega, o almeno cerca di farti comprendere.

Se non ti piace il maiuscolo, scrivi tutto in minuscolo, viceversa, scrivi in maiuscolo.

Se non ti piace scrivere, non scrivere. Infatti.

lunedì 22 gennaio 2007

Cannibale vegetariano

Fritti mistici e verdure crudeli.

Un pasto quasi cannibale, vegetariano.

Col cavolo !

Gatti

I gatti si baciano. Oggi la gattafemmina, che bazzica da un po' di tempo nel mio giardino, era là e mi guardava, aspettando forse qualcosa da mangiare.

Alle sue spalle è arrivato il gattomaschio, guardingo. Si è fermato lontano. Lei si è voltata e gli è andata incontro. Guardandolo dritto negli occhi si è avvicinata e ... lo ha baciato: proprio sul muso.

Come per dire: vieni, si mangia.

mercoledì 17 gennaio 2007

Usque tandem ...

1. Il Cliente ha sempre ragione.

"Credi che se non avessi tre bambini piccoli di cui occuparmi, se potessi permettermi di fare a meno di quel lurido stipendio mensile, starei qui a sentire e sopportare le cazzate invelenite che stai sparando a raffica ? Ti avrei mandato affanculo almeno un centinaio di volte !" non le pronunciò, quelle parole, ma silenziosamente le sentì con tutta la forza di cui era capace. E non era affatto scarsa.

2. I Capi hanno sempre ragione.

"Ma davvero siete convinti che basti dire a una persona di farsi fare i biglietti dalla sua segreteria, per ottenere che parta per il Sudamerica fra tre giorni ?" anche queste parole non furono pronunciate, ma restarono nettamente scolpite nella sua coscienza, mentre annuiva e sorrideva un poco sotto i baffi. Sembrava un sorriso di comprensione, ma non lo era affatto.

sabato 13 gennaio 2007

E non lo sai




Non ti ho mai detto della mia felicità, quel giorno, mentre correvo incontro ai monti, non potrai saperlo.

E di quell'inquietudine sottile quando il mare scintillò di fronte e le montagne ormai sembravano ombre cattive del passato, non ti ho mai detto, non mi hai dato il tempo.

Sognavo il tuo sorriso, e sulla piazza ti fotografavo senza che tu ci fossi ancora, davanti a quella chiesa. Arrivasti di corsa, sorridendomi di corsa, come il punto estremo di un arcobaleno.

La pentola con le tue monete d'oro mi mostravi incredula e forse timorosa di me, che non conoscevi ancora. E ti sbagliavi. Non per rubartele ero lì, le tue monete: soltanto meraviglia ed emozione presi e forse donai. Chissà.

Non era lì, non era in quel momento la magia che ci illuse promettendoci un giorno: era lontana, ormai troppo lontana. Errori se ne fanno all'infinito, salvo poi non saperci mettere rimedio.

Parlando e poi parlando passò il tempo sdrucito che il Fato ci concesse. Non dissi addio, nemmeno tu me lo dicesti. Restammo come lampi d'un momento, ricordi di fiamma che non lascia tracce di sé, ma nel profondo scava.

Non ci fu un bacio che separando unisse il comune sentire: nemmeno quello mi riuscì di prenderti. E non lo sai.

venerdì 12 gennaio 2007

Non sono Beckham (al massimo resto Bugs Bunny)



Oggi ho avuto la conferma definitiva: non sono David Beckham. Non voglio dire che aspiro al guadagno facile, né che vorrei essere il marito di Victoria Adams (figuriamoci). Però la consapevolezza mi è arrivata così, come un "nirvana" non richiesto e inaspettato.

E adesso che faccio ? Potrei sempre consolarmi, pensando che tutto sommato sono il solito Bugs Bunny di sempre: che succede amico ?

mercoledì 10 gennaio 2007

Un gioco

La vita è un gioco
in cui le regole cambiano
mentre si sta giocando.

Ma non sono i giocatori
a cambiare le regole,
almeno: non soltanto loro.

(segue...)

Cometa McNaught C/2006 P1


Immagine: Unione Astrofili Italiani - Alessandro Dimai.

venerdì 5 gennaio 2007

Epifania

Quest'anno la Befana m'ha fatto un bel regalo. In anticipo, per giunta.

Un racconto in cui ci sono dentro fino al collo: e che racconto !

Scritto in prima persona dalla più bella Befana che io abbia mai avuto la fortuna di conoscere.

Grazie !

giovedì 4 gennaio 2007

Uno per uno

Diciannovemiladuecentosettantuno.

Se li avessi contati uno per uno
avrei certo perso la pazienza
e il conto.

E invece sono qui che non mi stanco
di questo male che mi vive a fianco
e muto vive.

Un altro sole sorgerà domani e vedrà
forse un altro mestesso sempre uguale,
a cercar di capire:

diciannovemiladuecentosettantadue.

martedì 2 gennaio 2007

Troppa Tombola fa male agli occhi

"Basta ! Mi fanno male gli occhi" disse mio figlio, stanco di perdere a Tombola.

Non ci sto

Ma come si fa a sentirsi davvero bene, quando si è costretti a ricominciare sempre tutto da capo ?

Forse sarà che non sono capace: non c'era nessun libretto delle istruzioni, e imparare dall'esperienza non è il mio forte.

Ho sempre diffidato delle sensazioni: la ragione è più forte, mi dicevo. E invece, a quanto pare, sto in un mondo in cui la ragione è spesso una palla al piede, un impiccio inutile e dannoso. Quello che conta è l'apparenza, ciò che si può vedere, oppure immaginare di poter toccare. Fanno a chi imbroglia di più. Inutile presentare contabilità e bilanci, quando conta solo la parola del miglior venditore. Oggi questo, domani va di moda quello.

C'è solo un piccolissimo problema, un imprevisto: io non ci sto.