venerdì 17 giugno 2011

Il Modulo

Quando mi passarono il Modulo, quello con cui si sceglie la Destinazione, non ci pensai due volte e barrai la casella "Essere Umano". Mi avevano detto tutti, lassù, che era bello far parte degli Esseri Umani: si camminava su due zampe, ma non come le galline, si potevano afferrare oggetti con gli arti superiori, ma non come i granchi, e soprattutto si poteva "parlare"! Parlare, parlare di tutte le cose che passavano per la testa. E pure "scrivere": un modo buffo per trasformare quelle "idee" in qualcosa di fisico. Condivisibile. Migliorabile. E anche, perché no, accumulabile e tramandabile ai "posteri".

Quale altro essere vivente si pone il problema dei "posteri": al massimo c'è la cura della prole, per un po', poi ognuno per la sua strada.

Così mi ritrovai a far parte degli Umani. Non che potessi lamentarmi, in verità. Dove mi avevano mandato non c'era la Guerra (era finita da pochi anni), non si soffriva la Fame (solo qualche volta), non c'erano pericolose Malattie Mortali (salvo casi rarissimi).

Passarono gli anni, ma il mio rapporto con gli altri Umani non fu affatto idilliaco. Nel migliore dei casi, li sopportavo. In qualche caso "dovevo" sopportarli. Tutti gli altri li detestavo, in grado più o meno ampio, a seconda della loro vicinanza.

Passarono altri anni, e fui indotto a fidarmi di alcuni di questi Umani. Col senno di poi, non furono buone scelte. Misi tutto nel conto degli "affari dell'esistenza". Dopo tutto, se fossi nato moscerino o pecora, avrei incontrato ben altri problemi.

Alla fine sono qui, seduto sulla riva di questo fiume, lontano il più possibile dalla maggior parte degli Umani, e guardo scorrere immagini che ho già visto, per averle vissute: sogni, illusioni, tragedie, eroismi e viltà, e chissà quante altre cose. Distrattamente, già viste.

Una sola cosa credo di aver imparato: la prossima volta che mi porteranno il Modulo, nella scelta della Destinazione non segnerò la casella "Essere Umano".

lunedì 13 giugno 2011

Il Teorema (Congettura) della Coincidenza

Da molto tempo mi gira per la mente quello che secondo me dovrebbe essere un Teorema. Non avendone trovata una dimostrazione (e, per la verità, nemmeno una formulazione decente) lo chiamerò Congettura della Coincidenza.

Vediamo di spiegarla con un esempio.

Immaginiamo una strada che va da A a B. Immaginiamo 3 veicoli, a, b e c su questa strada: a parte da A e viaggia verso B, b parte da B e viaggia verso A, c parte anche lui da B e viaggia verso A. Ogni veicolo parte in un istante qualsiasi (casuale) e ha una velocità qualsiasi (casuale). La mia congettura afferma che è più probabile che i 3 veicoli si incontrino in uno stesso punto, piuttosto che il contrario. In alternativa, la probabilità che i 3 veicoli si incontrino in uno stesso punto è "molto alta" (non sono ancora arrivato a fissare questo valore che per ora resta qualitativo). Eventualmente si possono porre condizioni restrittive (non troppo banali) alle condizioni iniziali. Osservo che, nella formulazione originale, le velocità dei 3 veicoli non sono necessariamente costanti.

Mi piacerebbe sapere se la mia Congettura è riconducibile a qualche Teorema noto (o Congettura non ancora dimostrata), oppure se è confutabile in base a Teoremi noti.

venerdì 3 giugno 2011

Una modesta proposta

Propongo il "referendum selettivo":

chi vota no a quelli sull'acqua dovrebbe andare a vivere in un posto con l'acqua "privatizzata" (passatemi la semplificazione), gli altri dove l'acqua è "pubblica";

chi vota no al quesito sul nucleare dovrebbe andare a vivere vicino alle costruende centrali, mentre gli agli altri dovrebbe essere agevolato vivere in zone "denuclearizzate" (e non raggiungibili da un eventuale fallout);

per quanto riguarda il legittimo impedimento, se fossi una di quelle cariche e avessi problemi pendenti con la giustizia, potrei pensare di votare no.

Ma purtroppo in Italia il risultato dei referendum vincola anche chi è contrario all'opzione vincente, come nelle assemblee di condominio!