sabato 31 dicembre 2005

Ebbene sì !



... non ho mica vent'anni,
ne ho molti di meno
e questo vuol dire, capirai ...
responsabilità ...

Ebbene sì ! Posso ancora volare ... e stanotte ne ho avuto la certezza.

venerdì 30 dicembre 2005

Oltre la collina

Ho sempre immaginato che la mia vita fosse come un film. Uno di quelli belli, che fanno sognare. All'inizio sembrava un film neo-realista, tipo "Ladri di biciclette": un bambino nell'Italia del dopoguerra cerca di capire la realtà che lo circonda: una madre preoccupata di dargli un'esistenza migliore della propria, un padre preoccupato di assicurare alla famiglia un minimo di indipendenza economica. Poi, sembrava aver preso la piega di uno di quei film francesi sull'incomunicabilità: avrebbe potuto intitolarsi "Un pesce fuor d'acqua" oppure "Finestre, balconi". C'erano la scuola, lo studio come "moneta" che andava a ricompensare i sacrifici che i genitori facevano per lui, un primo tentativo di vita sociale. Presto si trasformò in un film d'azione, impegnato, diciamo tipo: "Maledetti, vi amerò", abbastanza divertente. Dopo arrivarono grandi cambiamenti, delusioni, pressioni, stress. La nebbia segnò quattro anni determinanti per ciò che sarebbe accaduto in seguito: il film era diventato introspettivo, fatalista, a tratti "noir". Un intermezzo surreale come può esserlo stato un anno di servizio militare "off-shore", e poi il tuffo nel mondo del lavoro. Qui siamo in piena filmografia americana, sempre più vicina al primo Woody Allen. Solitudine, introspezione, nonsenso della vita segnano la fine di questo "primo tempo", che lascia un sapore di fatuità nelle esperienze, multicolori e diafane, sonore e istantanee. Il "secondo tempo" si apre su una festa di compleanno (1984) che segna una svolta importante. Ritmo incalzante, sequenze spezzate, fino all'estate 1987: un miraggio, forse un sogno si presenta con luce accecante. Sembra un destino di quelli da cui è del tutto inutile fuggire. Sono scene di grande sentimento, recitate con partecipazione e convinzione. Di seguito cambia un po' il paesaggio. Sparisce la nebbia, torna il sereno, almeno per un po': siamo in un film romantico-disincantato. Ben presto però, nuove guerre, nuove minacce arrivano a turbare il clima idilliaco. Roba da perderci la testa. Dopo il terremoto, si tratta di ridisegnare le cartine del territorio, esplorare, fissare: è diventato il film "Ricostruire Sarajevo". Si ricomincia. Il sole sta per tramontare, anzi a volte sembra già rosseggiare all'orizzonte. Un uomo di una certa età sta seduto sotto un grande albero e guarda lontano davanti a sé. Ma è troppo in basso, e non riesce a vedere oltre la collina che ha di fronte. Dietro di sé ode voci di bambini che giocano, forse lo stanno chiamando. Ma lui non ricorda più il suo nome. Se mai ne ha avuto uno, di nome. Se mai qualcuno gliel'ha chiesto, come si chiamava. Ora è tardi: bisognerebbe stendere le ali e volare. (L'uomo si alza in volo e sparisce oltre la collina). THE END.

mercoledì 28 dicembre 2005

Preghierina per il Nuovo Anno

Ciao. Dovunque Tu sia, qualunque sia il Tuo nome, Allah, Dio, Javeh, Manitù o chissà quale altro, ho da farti una preghiera per l'anno che sta per arrivare.


Fa' che le persone cattive che per caso o per errore ho incontrato stiano lontane da me. Anzi, già che ci sei, toglile dalla faccia della Terra. Ma se questo è troppo difficile anche per Te, mi accontento di non vederle e non sentirle.


In cambio, mi impegno a essere un po' più diplomatico quando dico le cose come stanno: ipocrita no, solo un po' meno crudo e diretto. Ti prometto che cercherò di essere meno irascibile, che oltretutto mi fa male alla salute, meno testardo, soltanto un pochino ostinato, meno presuntuoso, anche se la mediocrità che vedo intorno a me renderà questo obiettivo piuttosto difficile da raggiungere.


Fai crescere i miei figli forti e sani, ma soprattutto onesti. Non ho altro da lasciare loro in eredità se non il mio esempio. Per questo, cercherò di migliorare. Per dimostrare che si può restare onesti anche in un mondo di ladri. Però Tu in compenso dovresti occuparti di tutte quelle persone arroganti, subdole, ciniche, dei "venditori di fumo", e soprattutto di quelli che pretendono di dividere il mondo in "furbi" e "fessi", mettendosi dalla parte dei "furbi". Perché sono nato "fesso" e me ne vanto, e vorrei restare tale per tutta la vita e anche morirci, piuttosto che sentirmi "furbo" a spese degli altri.


Insomma, io mi impegno a diventare una personcina migliore, e Tu mi dai un mondo leggermente migliore in cui vivere. E ricordati di donare tanti sorrisi ad ogni bambino, perché possano dare luce e speranza al mondo di domani. Amen.

martedì 27 dicembre 2005

Non ci sono.

Non ci sono.

E quindi non rispondo al citofono, al campanello, al telefono. Nemmeno agli SMS.

Fate quello che volete, ma fatelo senza di me. E possibilmente dimenticatemi, come io mi sono dimenticato di voi.

venerdì 23 dicembre 2005

Tentazione



Un dubbio, anzi una vera e propria tentazione mi frulla dentro da un po': scriverla o non scriverla, quella lettera ?

Rischiare di venire frainteso per l'ennesima volta, seguire la spinta del cuore e mostrarsi ancora una volta inerme, trasparente, "nudo" ? Oppure restare nella confortevole ombra del "non scritto", del possibile ma indimostrabile e quindi inesistente sentimento rinchiuso in una sola anima, non detto e non condiviso ?

Mi piacerebbe davvero, per una volta, sentire due Cuori vicini, lasciare fuori della porta la Ragione e le sue fredde ragioni, l'Orgoglio e suoi pregiudizi, la Suscettibilità col suo strabismo incredulo, e tutto il resto.

Mi piacerebbe ora, come mi sarebbe piaciuto allora, quando non era ancora "troppo tardi" ... ammesso che "ora" sia "troppo tardi" ...

Oppure non ho capito niente, ho "sentito" affanni basati sull'illusione ? Credo che resterà un mistero.

Non credo che scriverò quella lettera: potrebbe troppo banalmente essere scambiata per un misero augurio di circostanza, e c'è troppo sentimento dentro di me perché possa rischiare di essere scambiato per "uno dei tanti che mandano auguri natalizi". Sbagliato che sono, ma sono fatto così !

martedì 20 dicembre 2005

Superior stabat lupus ...




Vorrei rispolverare, in clima natalizio, quella famosa favola antica (di Fedro, anzi attribuita addirittura ad Esopo): "Il Lupo e l'Agnello".

Mi piacerebbe, così come è venuto in mente a me, che molte persone ripensassero a quelle volte in cui hanno fatto la parte dell'Agnello, ma soprattutto a quando hanno fatto la parte del Lupo ... Infatti è facile riconoscersi vittime di un'ingiustizia, molto più difficile capire che ci si sta comportando male nei confronti di qualcuno, e soprattutto ammettere di averlo fatto !

Allora, il Lupo beve l'acqua più a monte, ma accusa l'Agnello di sporcare l'acqua che sta bevendo: come si chiama tutto ciò ? Mente sapendo di mentire ? Si comporta da ipocrita ? Oltretutto, usa le sue menzogne per "magnarsi" il povero Agnello e sentirsi la coscienza a posto ... Mi ricorda qualcuno ...

lunedì 19 dicembre 2005

Potere o volere

Essere innamorati vuol dire non poter fare a meno di qualcuno.

Amare vuol dire non volerne fare a meno.

sabato 17 dicembre 2005

Non mi svegliate, ve ne prego ...




Non venite anche quest'anno a parlarmi del Natale, dei regali, delle luci brilluccicanti, dell'orgia di panettoni, torroni, pandori, capitoni, berlusconi, maroni e altre belle cose tutte decisamente rompicoglioni !

giovedì 15 dicembre 2005

Le Grandi Opere

"Bisogna salvaguardare le Grandi Opere"
(S. Berlusconi, commentando i recenti fatti della Val di Susa)




Allora sarà fatto il necessario per mandare in scena la Traviata, il Rigoletto, e molti altri capolavori della musica lirica italiana.

(dedicata ai miei due bisnonni,
che furono cantanti lirici).

lunedì 12 dicembre 2005

Il mio futuro

Nel mio futuro

c'è un infarto,

forse definitivo

o una vita

da cieco

o da impedito.


Che futuro

posso immaginare,

dopo aver perso

due anni e mezzo

dietro una cretina

che mi ha preso

soltanto per il culo ?


No grazie, non lo voglio

il mio futuro.

venerdì 9 dicembre 2005

Perdite

A volte ho paura di perdere tutto quello che ho:
  • la casa ...
  • il lavoro ...
  • i figli ...
  • la salute ...

l'amore ? quello no, l'ho già perso tempo fa ... o forse non l'ho mai avuto.

mercoledì 7 dicembre 2005

La candela





Mi sento strano, oggi, pieno di nostalgia, io che nostalgico non sono.

Forse sarà l'inverno. Forse dovrei smetterla di guardarmi troppo dentro.

Passerà, si consumerà questo tempo, come la fiamma di una candela. E si spegnerà, con una piccola spirale di fumo, nero, denso, puzzolente, effimero. Portandosi appresso il male che ho fatto mio malgrado, e cancellando la memoria di quei pochi gesti meritevoli.

martedì 6 dicembre 2005

Un treno macchiato di sangue

Polizia e carabinieri hanno compiuto, intorno alle 3,30 di questa mattina, un'azione di forza per togliere il presidio di Venaus, istituito dai manifestanti contrari alla Tav in Valle di Susa ...


Le notizie riportano diversi feriti, aggrediti a manganellate durante la notte, mentre manifestavano pacificamente.


Evidentemente, viviamo in uno Stato in cui la Costruzione di Opere definite Indispensabili è più importante della tutela dei propri cittadini inermi.


Se mai verrà costruita quella ferrovia, mi rifiuterò di salire su quel treno macchiato di sangue e di vile disprezzo.

giovedì 1 dicembre 2005

1 Dicembre - Giornata Mondiale AIDS

Oggi 1 Dicembre è la Giornata Mondiale per l'AIDS.


A mio parere, è scandaloso l'atteggiamento delle Case Farmaceutiche che di fatto impediscono l'accesso ai farmaci essenziali alle popolazioni maggiormente colpite.


Maggiori informazioni si possono trovare sul sito italiano di Medici Senza Frontiere



www.msf.it



o cliccando qui sotto.