domenica 30 dicembre 2007

Finalmente solo

Eccomi qua, come sempre, come in fondo avrei desiderato.

Potete portarvi via tutti interi, anzi meglio. Quando c'è da chiedere, sempre pronti, siete tutti bravissimi.

Io no. Meglio non dover dire "grazie" a nessuno. Ad essere ingrato, non ci penso nemmeno.

Castelli di sabbia, ormai li faccio a memoria, senza neanche guardare. Appena finiti, un bel salto e giù, tutto da rifare.

Un tempo passavo il mio tempo a fare progetti, per nuovi castelli di sabbia. A giudicare dal piacere con cui venivo seguito, erano anche bei progetti. E discreti castelli.

Ora no. Mi piace costruire alla giornata. Alla fine, resterà qualcosa incompiuto. Meglio così. Volendo, ci sarà qualcuno che perderà tempo a cercar di capire, forse vorrà continuare. O forse no.

Dopotutto, l'effimero è il senso. E il senso sparisce.

sabato 29 dicembre 2007

Poco alla volta

Che fai ?
Niente.
Muoio
come tutti
poco alla volta.

venerdì 28 dicembre 2007

Piccoli e Grandi

Molto meglio
il chiasso caotico
dei bambini che urlano e giocano,
delle chiacchiere assurde e allucinate
dei grandi
che si credono
sapienti depositari della verità.

domenica 23 dicembre 2007

Non quest'anno

Non fatemi gli Auguri, quest'anno. Non me li merito, e comunque non li gradirei.

Andrà meglio, forse, l'anno prossimo. E speriamo che queste Feste passino per me inosservate e innocue.

Auguri a chi festeggia.

martedì 18 dicembre 2007

Ricorrenze

Tempi che passano. Ricorrenze che non fanno ricorrere altro che la nostalgia per quello che c'è stato e non c'è più.

Senso di effimero. Freddo, vento, a volte pioggia.

Ho imparato che il dolore alle ossa può essere un compagno di viaggio non più scomodo di uno che russa nella cuccetta di sotto.

E la prostata è troppo fragile per essere abbandonata nell'addome di maschi avventati, che non si curano si invecchiare in pace.

Tutto in salita.

Sarò scorbutico fino a gennaio. E forse anche oltre.

domenica 16 dicembre 2007

Cinque Euro

Tu che suoni al citofono di una casa che non è mia, nemmeno più. Domenica mattina, ora di pranzo per i bravi vicini.

"C'è un biglietto" mi dici, per convincermi-costringermi a venire a vedere che c'è.

Quattro fogli, custoditi in una plastica trasparente, parlano di miseria e disoccupazione, di una raccolta di firme o di soldi.

Chiedi soldi per tua madre, in ospedale. Non ho voglia di ribattere, né di chiederti ulteriori spiegazioni. Scambio uno sguardo, assonnato, distratto forse. Oppure attratto. Sicuramente astratto. In tasca ho 5 €: ti porgo il foglietto azzurrino, ho solo questi.

Mi chiedi se ci sono bambini piccoli, se ho vestiti da dare. Non ce ne sono di bambini piccoli. A parte quello che resta vivo dentro di me.

Te ne vai e chiudo il cancello fra la mia ignavia e la tua vita nomade e incerta. Forse.

venerdì 14 dicembre 2007

O tempora, o mores

“Quando Giuseppe si svegliò, fece come gli aveva ordinato l’angelo di Dio e prese Maria in casa sua.
E senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamo Gesù”


Avete fatto il Presepe ? quest'anno va di moda senza Bue e Asinello, mangiatoia ecc.

Povere bestie: licenziate in tronco ! senza nemmeno un minimo di preavviso !

Pare che Giuseppe, intervistato dai giornalisti su quella faccenda di Maria, abbia risposto, in dialetto toscano: "So una sega !"

martedì 11 dicembre 2007

Io e gli altri

"Excusatio non petita ..." recita il vecchio detto latino.

Credere, interpretare, capire: un circolo non sempre virtuoso, che parte dall'esterno e si lega sempre più strettamente all'interno.

Peter Handke(*) saprebbe trattarne con ampiezza di mezzi.

Io mi limito ad usare la statistica, lanciando un'ideale monetina: testa - croce.

Oppure, come ricordo ogni tanto a me stesso: "Quello che mi dicono, so. Quello che non mi dicono, non so".

Con qualche integrazione, Tenente Colombo !


(*) P.Handke, "Prima del calcio di rigore", "La donna mancina", ma soprattutto "Il mondo interno del mondo esterno del mondo interno" (et.al.)

giovedì 6 dicembre 2007

Imperfetto Indicativo

Il sogno più bello di un genitore è quello di essere ricordato da un figlio così com'è stato, senza mito e senza rancore: un uomo conosciuto abbastanza da vicino.

Mi piacerebbe se un giorno uno dei miei figli scrivesse una mia biografia, ovviamente dal suo punto di vista, e la intitolasse "Imperfetto Indicativo".

Imperfetto, come mi sento, sintesi incompiuta e instabile fra razionale e irrazionale, dialettico con me stesso, sempre.

Indicativo, come persona che ha rischiato le sue scelte, e ha pagato i suoi errori in contanti, trascinando o coinvolgendo nelle sue avventure altre persone, indicando la strada che per primo ha percorso.

mercoledì 28 novembre 2007

Rumori di fondo

Com'è difficile
restare calmi e indifferenti
quando tutti intorno
fanno rumore...


Quando salgono i rumori di fondo, fino al livello in cui impediscono di mettere in fila i pensieri ... meglio staccare, rifuguarsi nella poesia, o meglio ancora nell'adorata prosa. Onirica, surreale, comunque sognatrice.

Chissà quali sono le strane dinamiche interpersonali, gli inconfessati e inconfessabili (pare che ce ne siano, in giro) tira-e-molla, nascosti dietro il dico-e-non-dico, le scaramucce apparentemente verbali, realmente virtuali, raramente virtuose, di chi aspetta l'occasione giusta.

Non è il mio campo, non mi interessa, e spero che niente e nessuno mi ci tiri dentro per il bavero.

Attore, istrione, lo sono da sempre, e mi piace: ma per gioco e "senza scopo di lucro".

Sono per la non-violenza, ma non consiglio a nessuno di mettermi con le spalle al muro. E, come è noto, la vendetta è un piatto che si consuma freddo.

Life on Mars

Recentemente ho sentito questo ragionamento:

all'inizio, "non si sa di non sapere": siamo "ignoranti" e non ce ne rendiamo conto, basta pensare a come vivono i bambini

seconda fase, "non si sa, ma almeno si sa di non sapere": la chiamerei "socratica", è il tempo del desiderio di apprendere, di studiare

terzo stadio, "si sa e si sa anche di sapere", almeno limitatamente a quel poco o tanto che si è imparato: direi che si tratta del "sapere consapevole"

ultima fase, "si sa, ma non si sa più di sapere": quello che si è imparato diventa talmente consueto che sembra "automatico"

Ecco, vorrei sottolineare che nella mia esperienza l'ultima fase non esiste. Anche quando cammino, cosa che non sapevo fare e che ho imparato ormai molti anni fa', non mi riesce di "staccare" l'attenzione, la coscienza da ciò che sto facendo. C'è chi riesce a guidare l'automobile e contemporaneamente parlare, magari al telefonino. C'è chi cucina e insieme studia le lingue, c'è chi va in bicicletta e pensa alla spesa da fare, c'è chi fa la spesa e si concentra sui figli, sul kamasutra, o più semplicemente sui programmi che vorrebbe vedere stasera in TV.

A me invece non capita. Mentre faccio qualcosa, la "vivo", ne partecipo con tutta la coscienza, o quasi.

Sarà che sono marziano ?

lunedì 26 novembre 2007

Consonanze

La disattenzione
Le parole dette
Senza umiltà
Senza cuore così
Solo per far rumore

domenica 25 novembre 2007

Cirano

Tenetevi le ghiande,
lasciatemi le ali ...

http://www.youtube.com/watch?v=aznmbLLacfY


Dedicata a tutti quelli che si sono sentiti, almeno un po', almeno una volta nella vita, "Cirano". Alcuni per tutta la vita.

Dedicata oggi a una persona con cui ho molta assonanza (e brevissima, quasi nulla vicinanza).

giovedì 22 novembre 2007

Vuolsi così colà

Amor che muove il cielo
e nella mente mi ragiona
e a nullo amato amar perdona,
fa sì che là mi do, Re, sol
alla Regina mia, dolce Eu che sia.

E naufragar m'è dolce,
e il mar
fu sopra noi richiuso
a riveder le stelle
a brutto muso.

Ahi, Visa vituperio delle genti
e d'altri grossi pagamenti urgenti !
Fatti non fu(m)mo,
e per seguir Virtute e Conoscenza
scriviamo versi d'insana scemenza.

Per me si va nella Città bollente,
e il sesso allor m'è duro.

mercoledì 21 novembre 2007

Preghierina postmoderna 2

E non ci indurre in tentazione
ma liberaci dalla televisione.

martedì 20 novembre 2007

Preghiera postmoderna

Rimetti a noi il nostro pane quotidiano
come noi lo rimettiamo
ogni volta che lo mangiamo ...

giovedì 15 novembre 2007

Domandine

Perché esistono gli altri ?

E perché vogliono aver a che fare con me ?

mercoledì 14 novembre 2007

Dualismo e sopravvivenza

Pensieri di un appartenente ad un'esigua minoranza


C'è chi vive come se la Mente avesse un solo compito principale: fare in modo che il Corpo possa vivere al meglio possibile, sfruttando tutte le sue potenzialità. Certo, poi la Mente potrebbe passare un po' di tempo a divertirsi, ma senza mai perdere di vista il suo scopo principale.


Pe me, al contrario, è il Corpo che deve fare in modo che la Mente riesca a vivere la sua vita al massimo livello, piena-Mente. Il Corpo ha diritto di aver fame, sete, sonno, sì, ma solo quel tanto che basti a ricordare alla Mente di nutrirlo, dissetarlo, trovargli un tetto caldo e sicuro per dormire.


D'altra parte, quelli con un Corpo come il mio, se non fosse per la Mente, sarebbero già morti da un pezzo. Magari ammazzati da quegli altri.

Altre cose

Che cosa pretendi, amica mia, di convincermi a chiamare le cose per quelle che non sono, con nomi strampalati o di pura fantasia ? Certo, è un bel gioco, e divertente pure, finché ci si diverte.

Si può lasciare briglie sciolte all'immaginazione: e chissà quante volte l'ho fatto, magari senza rendermene conto. Ma coinvolgere qualcun altro nella propria immaginazione si fa in ogni caso coscientemente, volontariamente. E ci si aspetta che la persona accetti, altrettanto volontariamente. Se così non fosse sarebbe un trucco, o peggio una truffa emotiva.

C'è chi usa parole piuttosto disinvoltamente, ora qua, ora là, con colorazioni e significati magari un po' diversi, creativamente inventati all'occasione. Io no. Sono noioso, monotono, peggio: sono prevedibile.

Quando dico "tu sei la prima nei miei pensieri e l'unica nel mio cuore, e io voglio essere il primo nei tuoi pensieri e l'unico nel tuo cuore" gli ho dato un nome: amore.

Altre cose hanno per me altri nomi.

domenica 11 novembre 2007

Cantastorie

Ci sono mille modi di essere "postmoderni", di avere ispirazioni e soprattutto di metterle giù in parole scritte.

Ognuno che abbia, con diverso successo, pubblicato qualcosa in Internet lo sa.

Il "successo di pubblico" dipende quasi esclusivamente dalla "platea" a cui ci si rivolge: ci sono ambienti della rete maggiormente frequentati da giovani (diciamo, sotto ai 30), altri "colonizzati" da quella "generazione di mezzo" che arriva fino ai 40-45, altri ancora con un "audience" piuttosto variegato. In ogni caso si tratta o di persone che hanno accesso ad Internet per motivi di lavoro, o di persone con un certo grado di istruzione e un minimo di disponibilità economica (ancora piuttosto lontano si trova in Italia il miraggio di "Internet free" o quasi).

A questo punto si ferma il "successo immediato", quello tanto sbandierato in TV o negli stadi di calcio.

Qualcuno invece, potrebbe essere motivato a scrivere da una più solida passione, ed aspirare ad un riconoscimento magari più diluito nel tempo e nello spazio, così come succedeva agli autori dei secoli passati, quando la fortuna di veder pubblicata e venduta una propria opera "in vita" era piuttosto rara. Molto spesso, invece, le grandi opere venivano "scoperte" dopo la morte dell'autore, o peggio lo stesso autore, mentre era in vita, veniva conosciuto ed apprezzato per tutt'altro motivo. Magari era una specie di cronista dell'epoca, oppure un nobile, o un guerriero, o un cantastorie.

Ma questo succedeva ai tempi in cui chi raccontava storie lo faceva alla luce del sole, per intrattenere e divertire, e non di nascosto per vendere prodotti (incluso sé stesso).

sabato 10 novembre 2007

Armonia ed equilibrio

Cerco di declinare ogni momento, mettendo in fila passi, errori, situazioni più o meno comprensibili.

Non c'è tregua. Potrei contare sulle dita di una mano le occasioni in cui ho pensato "magari si fermasse qui, dentro questa magia, la mia vita, perché se perde questo equilibrio ...": e infatti puntualmente l'ha perso.

Non posso farci niente, perché non c'è niente da fare. Aspettare, forse. Resistere e lottare, meglio. Sperare, comunque.

Domani, forse, è un altro giorno. Sì, ma di che tipo ?

mercoledì 7 novembre 2007

Teorema

Ognuno è un po' stupido. Non si può essere intelligenti in tutto.

Io ho poca intelligenza affettiva. Non capisco bene i sentimenti, penso che tutti li abbiano uguali ai miei.

E invece no. Ogni volta che si tratta di riconoscere i sentimenti altrui, ogni volta che vorrei comprendere, sentire se e come gli altri provano qualcosa per me, ogni volta sbaglio. Sbando. Non riesco ad entrare in contatto.

Non credo che ci siano corsi o tecniche per sviluppare questo tipo d'intelligenza. E non credo nemmeno che con l'esperienza o il tempo si possa migliorare.

Resterò sentimentalmente cretino.

lunedì 5 novembre 2007

Ricordi

Ricordarsi di mandare il fax.
Ricordarsi di usare l'abbonamento metro.
Ricordarsi di andare a mangiare.
Ricordarsi di respirare il cielo azzurro.
Ricordarsi di non sentirsi troppo in colpa.
Ricordarsi di tornare a casa (una qualunque).
Ricordarsi di non lasciar fuggire questo sottile "senso del nulla" che mi sommerge.
Ricordarsi di non lavorare "troppo".
Ricordarsi ...

giovedì 1 novembre 2007

Perderli di vista

Si aspetta, tutta la vita si aspetta. Solo qualche volta si ha l'impressione che il presente ci prenda per mano e ci faccia davvero "vivere".

Il più delle volte arrivano "problemi". Quando non arrivano da soli, ce li andiamo a cercare.

Io, questo inverno, aspetto. Come al solito. Sperando che i "problemi" mi perdano di vista.

lunedì 29 ottobre 2007

Diritto di ambiguità ?

Quando parlo di "ipocrisia", di solito si fa finta di non capire. Eppure mi sembra abbastanza condivisibile il concetto di "non fare quello che si dice, e non dire quello che si fa".

Il comportamento "ambiguo" in questo senso mi provoca allergia. Allo stato fisico.

Quello che non capisco, e che mi fa arrabbiare, è perché non se ne stanno alla larga da me.

domenica 28 ottobre 2007

Aforisma in blu

La vita è fatta di abitudini ...
che cambiano continuamente.

mercoledì 24 ottobre 2007

Parto

Parto per destinazione lontana.

Perché ? Perché mi sono rotto il cazzo di mezze-cose. Mezze-disponibilità, mezze-parole, mezzi-sentimenti. Può darsi che anch'io sia carente in qualcosa. Ma nessuno mi ha mai chiesto "di più": vuol dire che non interessava, il "di più" che avrei potuto dare. E allora vaffanculo al mondo. Non mi piace né essere denigrato né sopportato. Non mi piacciono quelli che mi dicono "sì" tanto per dire. Il "sì" è una parola importante, la più importante. Il "sì" è sacro, e va difeso con le unghie e coi denti. Io ne dico e ne ho detti pochissimi, ma tutti allo stesso modo: con amore. Con il mio amore. Se non va bene o non piace, non è un mio problema.

martedì 23 ottobre 2007

Acustica

"Com'è difficile restare calmi e indifferenti
quando tutti intorno fanno rumore !"
(F.Battiato)

La vita va, senza chiedere il permesso, e ognuno crede di averla vinta solo perché a sera si ritrova ancora vivo.

Molti, troppi strillano sperando che valga la Legge del "Chi Grida più Forte". Nell'immediato, forse. Poi si vedrà. Ne passa di acqua sotto i ponti, e "ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne immagini la vostra filosofia", o peggio.

Durante la stagione fredda di solito non faccio "investimenti". Cerco di sopravvivere, ed è già difficile cercar di non sentire i doloretti alle ossa, alla schiena. C'è sempre qualche strano virus in agguato, pronto a togliermi il gusto delle caldarroste o il piacere dei dolci di Natale.

Potessi andare in letargo, lo farei. Fino a metà marzo.

Eviterei così anche di stressarmi il nervo acustico, sottoposto alle grida dei mille beoti che purtroppo mi capita di incontrare quotidianamente.

Dopo oltre cinquant'anni, spero ancora che si scannino fra loro. Invano.

lunedì 22 ottobre 2007

Gioca con me

Già, tu credevi di poterlo fare. Gioca con me, non saresti la prima, né l'unica. A quanto pare ispiro proprio quel sentimento lì. Così strano, per me, riconoscerlo. Sarà perché mi specchio raramente, sarà che non mi piace specchiarmi perché mi rimanda di me un'immagine che non mi appartiene, come qualcosa che riguarda gli altri.

Presuntuoso, lo sono sempre stato. Sarà il carattere, sarà lo snobismo che mi ha insegnato mio padre, insieme ai biberon di latte in polvere che non mi ha mai dato, lui. Sarà che mia madre amava farmi partecipe dei dettagli riguardanti la mia crescita, quasi fossi una malattia cronica da cui non sarebbe più guarita.

Respiravo povertà, non solo e non tanto quella materiale, che si tocca e che vuota la pancia, ma quella che inchioda, paralizza, rende impotenti di fronte al mondo grande e cattivo, intorno.

Una vita in apnea. Volevo farne il titolo di un racconto autobiografico. Magari ci riuscissi. A scriverlo, intendo. Parlo e parlo di me, ma riuscire a mettere in fila un bel discorso, con tutti i "prima" e i "dopo" e gli "invece" e i "nonostante" non è affatto facile. Forse impossibile, per me.

Respiro. Di nascosto: ho respirato di nascosto da quando mi sono reso conto che mia madre ascoltava il mio respiro di notte, per sapere se ero ancora vivo. Così le facevo prendere spesso uno spavento. Apnea, respiro muto, senza far rumore.

Però quel sogno di attraversare la vita passando inosservato posso dire di averlo fallito, nel peggiore dei modi.

Sarà forse un destino, ma non so accettarlo, quello di non restare indifferente a nessuno che mi conosca. Misteri dell'essere.

Gioca, gioca con me. Mi rassegno, so farlo benissimo. Anzi, non so fare altro nella vita.

E non cambia la musica.

Aforisma

Che strani gli esseri umani: quando hanno ciò che non vogliono, cominciano a volere ciò che non hanno.

giovedì 18 ottobre 2007

Il segno

Che cosa farò da grande ?

Ma tu che ne sai dei pensieri, dei sentimenti che sbattono dentro il mio cuore, la testa ! Suvvia, mi credi così come sembro, così razionale. E ti sbagli. Perché cerco di farli per sbaglio, io, i miei errori. Non è da tutti, sai ? Molti non si rendono conto. E ne fanno. E feriscono.

Coscienza: per me, è l'unica "cosa" che conta. Il resto è vuota finzione. Mi lavo, mi vesto, a volte mi faccio la barba. Quisquilie. Eppure mi prendono, mi danno per buono, per questo. In-di-stin-ta-men-te. Non c'è scampo. Addio antipasti di mare. E poi lo diceva pure Gilberto Govi: l'antipasto è il contrario del pasto.

So domare un leone ? Sodoma, Re Leone: due film, mi sembra. Perdo la memoria: perciò riesco a perdonare. Gli inglesi lo sanno: Forget, Forgive. Ferite che non guariscono. Piaghe dell'anima.

Oh, sì: puoi metterti a ridere, parlo dell'anima. Sempre meno ridicola di questo stupido corpo: un sacco informe che non sa mai cosa fare, che non ha coscienza nemmeno di sé stesso, che ... lasciamo perdere, tanto non mi segui.

Non sanguina più: ho le piastrine alte. Farà la crosta, forse la staccherò. La rifarà. Se la stacco troppo in fretta o troppe volte, resterà il segno.

Oppure, il segno è già rimasto.

martedì 16 ottobre 2007

3MSC

Tre Metri Sotto il Culo. Là vivono i topi della Metropolitana. Forse loro ne conoscono i segreti. Raccolgono i pensieri di tutti i passeggeri che transitano durante il giorno: allegri, tristi, indifferenti, annoiati, stressati. Si entra e si esce, si corre. E loro, i topi, corrono là sotto, sempre pronti a cogliere i pensieri, a trasportarli al sicuro, là dove non possano più rivedere la luce del sole, là dove ogni segreto resti segreto, al di fuori del cuore dove è stato generato. Un bel viaggio: da 3 decimetri sopra il cuore a 3 metri sotto il culo.

e-hamlet

To go or not to go:
this is the Google !

martedì 9 ottobre 2007

Neanche

e quello che era scritto a penna
è già da cancellare
è come l'amore
va di tasca in tasca come l'accendino vuole
ti ritorna quando non hai niente da appicciare
se escludiamo il poco che rimane

Tutto cambia e tutto cambierà. La speranza di far da spettatore ormai puoi buttarla dentro al cesso.

Non c'è pace fra gli ulivi, ma nemmeno nella savana. Non c'è pace nel deserto, non c'è pace in mezzo al mare. Quel mare di merda di cui non senti più neanche la puzza.

N-V-day

Odio i telefoni cellulari. Odio ancor di più tutti gli "automatismi" di aggiornamento dei vari aggeggi infernali da cui siamo ogni giorno di più circondati.

Ieri sera il mio telefono cellulare mi mandava continui messaggi "memoria insufficiente". Ovviamente la memoria del suddetto telefono cellulare era come sempre mezza vuota.

Stamattina è partito "automaticamente" l'aggiornamento software, che ha provveduto a cancellare ogni e qualsiasi preesistente "personalizzazione", inclusa la mia preziosissima rubrica telefonica.

Lo dico con piacere, anche se ovviamente senza speranze: Nokia, vaffanculo !

domenica 7 ottobre 2007

A me stesso

Sempre qui a discutere se sono "razionale" o "passionale", se mi piace essere opportunista oppure fraterno, se ...

In fondo, fin da piccolo il mio scopo nella vita è stato passare inosservato il più possibile, e posso dire per esperienza di non esserci riuscito nemmeno un po'. Non so se questo mi fa piacere o dispiacere.

Tutto sommato, la realtà ha sempre ragione, anche quando la ragione non vede la realtà. Tutto sommato, può darsi che siamo semplicemente scimmie un po' strane, gelose, presuntuose. bizzarre. Mi piace l'espressione "tutto sommato": dà l'impressione che si sia arrivati al capolinea, che ci si possa voltare indietro e tirare le somme.

Ho scoperto tardivamente che si possono avere "sogni", nella vita, e che "inseguire un sogno" è considerato cosa ammirevole. Detto così, mi lascia indifferente. Penso che la volontà sia più importante di qualsiasi "sogno".

Ho sbagliato ? Forse. Sono pentito ? Micatanto. Sto bene con me, e questo mi sembra un gran traguardo, in un mondo pieno di gente che soffre principalmente perché non è contenta di come è. Io soffro quando non posso fare ciò che voglio, e non discuto se ciò che voglio è buono o cattivo. Tanto, quasi sempre è buono, e in ogni caso non fa male a nessuno.

Sempre qui a parlare di me stesso, con me stesso: l'unico che mi sta pazientemente a sentire.

venerdì 5 ottobre 2007

Epitteto

Epitteto (Ἐπίκτητος) è stato un importante filosofo stoico dell'antichità.

Tra l'altro scrisse:

"Tra le cose che esistono, le une dipendono da noi, le altre non dipendono da noi. Dipendono da noi: giudizio di valore, impulso ad agire, desiderio, avversione, e in una parola, tutti quelli che sono propriamente fatti nostri. Non dipendono da noi: il corpo, i nostri possedimenti, le opinioni che gli altri hanno di noi, le cariche pubbliche e, in una parola, tutti quelli che non sono propriamente fatti nostri".

"Ricordati dunque che, se credi che le cose che sono per natura in uno stato di schiavitù siano libere e che le cose che ti sono estranee siano tue, sarai ostacolato nell'agire, ti troverai in uno stato di tristezza e di inquietudine, e rimprovererai dio e gli uomini. Se al contratio pensi che sia tuo solo ciò che è tuo, e che ciò che ti è estraneo - come in effetti è - ti sia estraneo, nessuno potrà più esercitare alcuna costrizione su di te, nessuno potrà più ostacolarti, non muoverai più rimproveri a nessuno, non accuserai più nessuno, non farai più nulla contro la tua volontà, nessuno ti danneggerà, non avrai più nemici, perché non subirai più alcun danno".

(massime 1 e 3 del "Manuale" di Epitteto).

Dal suo nome deriva, per antonomasia, il termine "epiteto" (sostantivo o locuzione che accompagna e qualifica un nome; per estensione, anche: ingiuria, insulto). Esempio: "bamboccioni", riferito a persone maggiorenni che vivono in casa con i genitori. Altro esempio: "coglioni", riferito ad elettori di una certa parte politica.

Cambia il soggetto, ma non il (mancato) rispetto verso i propri concittadini.

giovedì 4 ottobre 2007

o tempora o mores

sul menu della pizzeria c'era scritto: pizza duestagioni

non esistono più le mezze stagioni !

domenica 30 settembre 2007

Sole

Un giorno di sole ... non è mai buttato via.

sabato 29 settembre 2007

Ventinove Settembre

Forse sarà ormai convenzionale, forse sarà nostalgico. Forse sarà che mi piace ricordare "quegli anni là", anche se quando li vivevo non è poi che mi divertissi un mondo.

Questa data mi ricorda un eskimo (ommioddio, ho scritto "eskimo" ! quella specie di giaccone buffo col cappuccio, mica bau-bau-micio-micio ...) regalatomi usato dalla mia ragazza. E mi ricorda giorni di pioggia, scarpe Clarks (quando non erano ancora di moda, né già passate di moda), sampietrini delle strade di Roma o di Milano.

Una canzone triste, nel ritmo senza ascoltare le parole. Allora non sapevo quasi nulla dell'amore. O forse sapevo già tutto, di quello che c'è da sapere.

E cantavo:

Seduto sul bidè, io non pensavo a te ...

martedì 25 settembre 2007

Buona compagnia

Nella vita, galleggiano soprattutto gli stronzi,
spesso accompagnati dalle teste di cazzo.

lunedì 24 settembre 2007

Senza corpo

Senza corpo, senza corpi. Sarà mai possibile un giorno vivere una vita perfetta, così ? Immaginarla si può. Senza l'inutile dolore con cui il corpo appesantisce il magico arcobaleno della mente, senza la stupida vita da cominciare a vivere, senza lo spavento della morte. Un eterno presente. Oh, se vuoi, pieno di gente. O solitario, quando vuoi meditare.

E l'amore ? Ah, sì, l'amore: accendersi insieme, insieme vibrare, parlarsi senza bisogno di parlare. Non è questo l'amore ?

giovedì 20 settembre 2007

A volte

Le conto in mano, sempre le stesse carte: diciotto cuori e trenta picche, buone solo per andare a casa. Se solo ce l'avessi, una casa, la mia casa.

Non avrà rumori che non attraversino muri, dall'esterno verso l'interno. Nasconderò il respiro e gli altri piccoli scricchiolii del cuore, come solo un esperto di vita delusa sa fare. Nessuno mi vedrà uscire o entrare, nessuno in quell'ascensore.

La tromba delle scale è troppo stretta per servire a. Finestre, sono ormai molti anni che non ne frequento da vicino, dopo quella volta.

Sei cuori e quindici picche, buone solo per saltare giù dal letto. Ad avercelo, un letto, una doccia, un gabinetto. Se mi vedi così, ti prego, non ti spaventare: a volte dormo in macchina.

sabato 15 settembre 2007

Trattative commerciali

Viviamo in un'epoca in cui il "lavoro" è considerato più importante dell' "uomo", e il denaro più importante del lavoro stesso che lo produce.

Passo il maggior tempo della mia vita immerso in "trattative commerciali" di ogni tipo e genere.

E non mi fa per niente piacere, specialmente perché non posso evitarlo.

venerdì 14 settembre 2007

Bacchettamagica

E tutto d'un tratto: si cambia !

sabato 8 settembre 2007

Ti dipingo

Ti penso
e ti dipingo
ad acquarello nella mente
a fuoco nel cuore.

venerdì 7 settembre 2007

Lavoro del cazzo

Quando mi chiamano, giorno e notte, in ferie, e pure nelle feste comandate, la maggior parte delle volte per chiedermi "che devo fare", altrimenti per dirmi che cosa io devo fare, penso: che lavoro del cazzo !

lunedì 3 settembre 2007

Crazy-oroscopo-diamond

Giornata burocraticamente favorevole.

Lavoro: attendi fiducioso, le fregature sono appena dietro l'angolo.

Amore: come sopra.

Salute: hai starnutito ? sarà l'aria condizionata. Salute !

domenica 2 settembre 2007

Come un bicchiere di rum

Questa musica va giù come un buon bicchiere di rum. Come ai bei tempi. Terribili tempi.

Io e lei da soli. Pensieri e note. Sensazioni-emozioni.

E tutto il resto, fuori !

sabato 1 settembre 2007

Tornare

Il mio percorso è sempre quello: da me, a te, a me. Sono prevedibile, mi piace stupire, odio la banalità.

E finisce che mi caccio nei guai. Ma non ne piango.

giovedì 23 agosto 2007

Grigio

Grigi come il cielo oggi i miei occhi, e metallica l'anima. Dentro ribolle l'acido e consuma alta la vita.

Di ruggine e di altro.

Ma di nuvole troppo scure non voglio sentir passare l'aria.

mercoledì 22 agosto 2007

Prosverbio

Fra il predire

e lo strafare

c'è di mezzo

il tremare !

venerdì 17 agosto 2007

Vizi e virtù

Mai dire a una persona permalosa che è permalosa !

Se la prenderebbe a male !

venerdì 10 agosto 2007

Stelle cadenti

Il pessimista,

vedendo in cielo le stelle cadenti,

esprimerà il desiderio ...

di non essere colpito da stelle cadenti !

lunedì 6 agosto 2007

Hotel Pianoterra

Può capitare, nel mezzo del cammin di nostra vita, di ritrovarci in un appartamento oscuro, senza che la via fosse smarrita.


Fa buio per un po'. Dopo riprende a splendere il fuoco che arde dentro, quello che alimenta e poi consuma.


Nulla è perduto, fuorché l'odore, disse il Poeta.


All'Hotel Pianoterra ogni ascensore è inutile alla vita.

venerdì 3 agosto 2007

Temporali estivi

Buio.
Tristezza.
Rabbia.

Un lampo.
Ed è già temporale.

lunedì 30 luglio 2007

Disaffinità ereditarie

Non piango mai
la morte di un gatto:
sarà perché son matto
e non gattolico ?

domenica 29 luglio 2007

Approfonditamente

Rampolli ubriachi
della buona borghesia
affogano in piscina
la noia e il caldo

rompendoci i coglioni
approfonditamente.

sabato 28 luglio 2007

Un-due-tre: stella !

Si giocava, da piccoli, a quel gioco stupido in cui uno dei giocatori si volta e conta: "un-due-tre", mentre gli altri alle sue spalle si possono avvicinare a piccoli passi, ma quando quello voltato si gira e dice "stella !", gli altri si devono fermare nella posizione e nel gesto in cui si trovano. Chi si muove viene eliminato. Chi arriva a toccare l'uomo-stella vince.

Un-due-tre. Ho fatto una settimana di super-vacanza, con tutto quello che avevo immaginato e anche di più.

Lunedì ritorno al lavoro.

Stella.

mercoledì 25 luglio 2007

Durante

Durante il viaggio, Calypso mi ha donato questi bei versi, che riporto con grande rispetto e riconoscenza:

un attimo quanto basta per sentirmi
insenatura delle tue stelle e bella,
così bella affacciata al mondo nuovo

sabato 21 luglio 2007

Si va

Alziamo le vele ...

martedì 17 luglio 2007

Complimenti oggetto

E allora ...

vaffanculo !!!

domenica 15 luglio 2007

La compagnia

Ognuno ha la compagnia che si merita.

Ed io sono contento di aver abbandonato certa compagnia.

Non è mai troppo tardi !

mercoledì 11 luglio 2007

Dimostrazione

In amore non c'è niente da dimostrare: basta viverlo.

martedì 10 luglio 2007

Pavoni

Di solito non scrivo striscioni pubblicitari e non vado in giro "facendo la ruota": mi interessa di più suscitare o condividere emozioni che "di-mostrare" me stesso agli altri.

In certi ambienti non piace ma ... chissenefrega !

Relatività

Si può parlare con Einstein ? Vorrei chiedergli come si fa ad annullare lo spazio-tempo fra due punti "lontani".

lunedì 9 luglio 2007

Irrevocabile

Le mie decisioni sono tutte "definitive", perché preferisco meditare bene piuttosto che tornare indietro.

La gente spesso si spaventa di questo. Ma perché ?

giovedì 5 luglio 2007

Relatività

Niente è peggio della morte

quindi

la morte è meglio di niente.

Vicoli ciechi

Giornata demmerda, conclusa ancora peggio.

Se fossi cieco, non ti leggerei.

Se fossi deficiente, poi, non capirei.

Ma poiché son Carlo come sempre fui,
so rimanere solo, nei miei vicoli bui.

lunedì 2 luglio 2007

Quel che conta è l'inizio

Esse mi guardano intensamente,
ti appartengono ma le sento mie:
e sono le pupille dei tuoi occhi.
Effe: si fanno beffe,
a rimpiattino giocano
enne mila volte
i miei sorrisi invocano
a tuffarmici dentro.

domenica 1 luglio 2007

Vento d'estate

Mi porta altri profumi e colori e voci, d'azzurro veste e non si ferma per parlare.

Passa e sembra uguale, ma cambia e lascia, prende e regala impressioni, indimenticabili attimi.

Mi fa sudare e asciuga ogni pensiero. Ogni mio cattivo pensiero.

Vento d'estate.

sabato 23 giugno 2007

Non ho parole

Non ho parole. Non ho più parole.

Non mi va di spiegare, non ho niente da spiegare. L'orgoglio taglia i ponti col passato, ma succede che il passato perda significato.

Sentimenti, esperienze soltanto presenti. La realtà ha ragione, sempre. Inutile opporsi. Bisogna pensarci prima, semmai.

Viviamo in modalità "troppo tardi".

mercoledì 20 giugno 2007

Misteri

Sono in dolce attesa.

Per la serie: non c'è due senza tre.

domenica 17 giugno 2007

Quando volete

Quando volete, io sono qui.
Non prego, non imploro,
no, non muoio senza amore,
sono nato e vivo solo.

Volete saper se piango
o se dentro il cuore
qualche cosa muore ?
Non domandatemi impossibili.

Resto muto, impassibile
e canto a me stesso
quello stesso canto che
non avete tempo per sentire.

Domani sarò bello,
domani sarò buono
domani vi darò il solito
prevedibile perdono.

Stanotte accendo la musica
e volo.

sabato 16 giugno 2007

Animalia

Ho letto in rete questa frase:

"L'Uomo è un animale e dovrebbe accettarsi come tale"

Non sono affatto d'accordo: quando l'uomo (o L'Uomo, se esite) si ricorda di essere un animale, commette le peggiori nefandezze di cui è capace. Si sente piccolo e mortale, quindi cerca di accrescere il suo "potere", qui ed ora, quasi sempre a discapito di altri uomini, donne e bambini. Si sente autorizzato a soddisfare quelli che chiama "i suoi bisogni", cioè in misura arbitraria la libido, la fame, il divertimento fine a sé stesso. Non è forse per sfuggire all'angoscia di questa consapevolezza che i drogati si drogano ? Vogliono "essere altro", essere "di più". E quanta vanagloria spinge tante persone ogni giorno a voler essere più belli, più ricchi, più alla moda degli altri, e soprattutto "ad ogni costo", senza limiti morali né sociali !

A livello personale, poi, questo fatto innegabile di essere animale non mi porta nessun vantaggio: la mia naturale golosità "animale" potrebbe rendermi cieco un giorno (glaucoma diabetico), così come l'eccesso di testosterone "animale" ha ucciso molti dei miei bellissimi capelli, e la mia prostata "animale" comincia a darmi fastidio e magari mi costringerà ad una banale operazione che potrebbe rendermi impotente, con buona pace del mio desiderio "animale" di avere ancora rapporti sessuali.

I miei occhi "animali" sono belli da guardare (ma l'occhio è lo specchio dell'anima, quindi qui rischiamo di andare fuori tema), ma non sono altrettanto bravi per svolgere la funzione per cui esistono: ho cominciato ad essere miope ed astigmatico all'età di 7 anni, e la mia vista "animale" è andata sempre peggiorando.

Il mio stomaco "animale" e il mio intestino "animale", poi, da un po' di tempo hanno deciso di adeguarsi allo standard, e si fanno vivi con dolori e malfunzionamenti vari.

Conclusione: essere e sentirsi "animali" conviene solo agli esemplari giovani e in buona salute. Fisica e mentale.

Per gli altri, come me, rimane pur sempre Internet.

giovedì 14 giugno 2007

Tantalo (e il suo supplì)

Vedo una mela e penso:

adesso me la mangio.

Ma quella s'allontana,

allora ci rinuncio.

Poi torna a farsi mela

dorata e profumata,

allora la desidero

e quasi un po' l'addento.

Di nuovo lei svanisce,

ritorna virtuale:

però il ricordo è forte

e grande il sentimento.

Ormai di quella mela

non so più fare a meno

e tesso questa tela

col cuore arcobaleno.

Io qua, lei là, la sento

la prendo e non la prendo,

resisto e mi abbandono

pregusto gioia e dono.

E intanto che sta lì

si sbrodola il supplì.

lunedì 11 giugno 2007

Mi sorge un dubbio

Cogito, ergo sum.

Dubito, ergo subito.

domenica 10 giugno 2007

Vendo Versi Diversi

Vendo Versi Diversi
anzi, regalo
a chi non vuole attenersi
alla poesia scandalo
per forza
né vuole riconoscersi
in quelle strane associazioni
di sedicenti poeti intrallazzoni.

Uso la rima
e se mi va la metrica,
parlo d'amore
oppur di matematica.

Voglio così colà
dove mi pare
ciò che mi pare:
e più non dimandare.

venerdì 8 giugno 2007

L'imperfetto del verbo conchicchiare

Si coniuga solo

in forma interrogativa.


Meglio se al singolare

altrimenti perde di significato.


Diffuso fra i poeti

o presunti tali

almeno quanto

fra i comuni mortali.


Sembra di leggerlo

a volte fra le righe


di versi o prosa

pubblicati in internet.

giovedì 7 giugno 2007

Io sto bene

Che dire: io sto bene ! non conto la difficoltà di alzarmi al mattino per affrontare una giornata per me sempre più faticosa e priva di soddisfazioni, non conto lo sforzo di correre sempre per non venir meno ai miei doveri, non conto la frustrazione di non essere nella situazione in cui (col senno di poi) vorrei trovarmi.


Mi basta sapere che "avrei potuto" e che ... quaggiù qualcuno mi ama, mi pensa e ha desiderio

di stare con me !


Tutto sommato sono sempre più convinto che l'amore non si divide come una torta, ma si moltiplica.

mercoledì 6 giugno 2007

Passioni

La vita non finisce mai di stupirmi. Ero ormai rassegnato, credevo di aver raggiunto il nirvana e di avviarmi verso una vecchiaia senza passioni, e invece.

Non so neanche bene come sia potuto accadere. Né quando, né cosa. So soltanto che adesso "vedo" una sola persona. Come se gli altri fossero inutili ombre. Sei miliardi di ombre. Non esageriamo. Solo quelli con cui vengo a contatto quotidianamente mi semrano ombre. Gli altri circa-seimiliardi proprio non esistono.

Passerà ? Finirà tutto questo ? Come ? Quando ? Non so pensarci. Vorrei che tutto continuasse ad andare liscio come ora. Vorrei che certi dettagli materiali si materializzassero, dandoci la possibilità di vivere questa "cosa" come si deve.

I miei sogni sono in fondo al bicchiere: non posso lasciarli lì, devo bere tutto d'un fiato.

martedì 5 giugno 2007

Asperger non telefona

Sono qui dentro di me e mi basto. Tutti quei visi là fuori ! come denti aguzzi che cercano di bucare la mia fragile pelle.

Gioco al gameboy. Là dentro almeno non ci sono mostri. Solo innocue creature che combattono al posto mio. Nessuno mi chiede di lavarmi i denti prima di andare a letto.

Mangiare, è un piacere. Arriva da fuori. Qualcuno là fuori mi prepara da mangiare. Mamma, almeno in questo, ancora funziona. Anche se spesso strilla. Quando non vedo, piange.

A scuola, altri mostri. Quella prof. mi tortura. Non sono molto bravo in Matematica. Non sono il più bravo di tutti. Con la Storia vado meglio. Nessuno riesce a starmi alla pari quando parlo del Medioevo o degli Antichi Romani.

Anche i computer mi interessano. Mio padre lavora con i computer. Con lui parlo di questo, ed altro. Non mi sgrida quasi mai. Qualche volta giochiamo insieme.

Dicono che sono timido e impacciato con i miei coetanei. Non mi interessano i miei coetanei, non li capisco. Per questo porto gli occhiali.

Comunque, adesso chiamo quel compagno ... dove ho messo il numero ... ah, eccolo qua: Asperger. Tanto lo so che lui non mi telefona.

giovedì 31 maggio 2007

Un paio di giorni

Quando non c'è più parola a leccare ferite, resta un briciolo di coscienza, una luce ancora, a cui aggrapparsi e non perdersi.


Danzano tutti i "me", si tengono in punta di mano, ora vicini, ora lontani, ballano insieme.


Non ho niente da nascondere alle ombre, niente per cui condannarmi. Vado nel mare coi miei piccoli remi, seguendo la rotta e le onde.


Tempesta o bonaccia. Domani il sole vedrà. Saprà di che vivere. Un paio di giorni ancora.

Precario giorno

Precario il giorno
che mi attende,
precario il luogo
della mia fatica,
precario il tempo
che si scioglie in pioggia
dopo un mattino
illuso di sole

e mi regala
pezzi di pane
a vendere ombrelli
a frettolosi uomini
partoriti dal budello nero
di una metro nera.

Per un destino. Negro.

venerdì 25 maggio 2007

Che cosa cambia ?

"Anch'io, ogni volta che a Roma passo dalla via Salaria, mi sento ribollire il sangue. Ma e' un problema che non si risolve mandando qualche pattuglia. Le prostitute si spostano un po' piu' in la' e poi ritornano. Mancano gli strumenti legislativi per impedire lo sconcio. E non c'e' nemmeno una percezione diffusa dell'attivita' criminale che sta dietro a questo mercato umano intollerabile". Cosi' in un'intervista a "L'Espresso" il ministro degli Interni Giuliano Amato a proposito del fenomeno della prostituzione in Italia.


Certo che se verrà approvata una Legge che vieta la prostituzione in strada, gli unici luoghi in cui resterà possibile farlo saranno certi ambienti cosiddetti sportivi e televisivi, e molti "insospettabili" ambienti lavorativi.

giovedì 24 maggio 2007

Giochiamo ?

Quando ero giovane, l'esibizione del sesso era un atto rivoluzionario, qualcosa di nuovo e inaudito che poteva scuotere le coscienze addormentate dall'ipocrisia di massa.


Oggi, mi sembra invece che il ridimensionamento del valore del sesso sia un atto rivoluzionario, qualcosa di nuovo e inaudito (e inaccettabile) che forse può scuotere le coscienze addormentate dall'ipocrisia dell'esibizione massiva del sesso.


Basta col sesso-merce (a volte di scambio), col sesso-pubblicitario, col sesso televisivo-senzionalistico (ipocrita) !


Rivoglio indietro il sesso come giocattolo del grande gioco dell'amore.


Se ci stai, giochiamo. E spegni quella TV.

mercoledì 23 maggio 2007

Cazzoni

A chi impiega troppo sangue per le esigenze del pisello

non ne rimane abbastanza per far funzionare il cervello.

martedì 22 maggio 2007

Il miracolo

Si sa che l'incertezza è onnipresente, in questa vita.


Non possiamo leggere quello che passa nella testa degli altri.


Al massimo possiamo essere convinti di abitarne il cuore.


Ed è già un miracolo.

venerdì 18 maggio 2007

Basta

Oggi ho pensato: basta, lo mollo. È troppo tempo che me lo trascino appresso senza necessità, senza bisogno, addirittura senza senso.


Sta diventando un peso. Non lo sopporto più. Davvero, lo mollo qua.


E così ho fatto. Senza mezzi termini. E senza ripensamenti.


Sono uscito senza lui. Che sollievo ! Ma sono rimasto allegro per poco.


Infatti sta per piovere, maledetto ombrello !

giovedì 17 maggio 2007

Circenses

Che poi uno si sveglia alle 6 di mattina, accompagna la figlia piccola a scuola, si tuffa nel traffico di quellichedevonoarrivarealleotto, arriva stressato al solito mini-parcheggio alle 8:35 dove "nei giorni normali" si trova posto fino alle 8:50 e ... tutto pieno !

Allora uno si butta in una traversa e prende l'ultimo bucodisguincio rimasto. Che sarà successo stamattina ? si chiede allungando il passo. Svolta l'angolo e: rivelazione !

Camion e camper di cineasti intenti a registrare l'ennesmo "spot" pubblicitario hanno invaso allegramente le aree circostanti e si accingono a dispiegare le loro meraviglie tecnologiche al servizio del marketing-emergente.

Che allora uno s'incazza per davvero, e vorrebbe trasformarsi in Sansone per ridurre tutto in briciole, compresi i moderni Filistei, o in Nerone per purificare tutta quella fabbrica di immondizia col fuoco.

Non c'è niente da fare: siamo ancora nutriti a "panem et circenses".

lunedì 14 maggio 2007

I miei alibi e le tue ragioni

e confondo i miei alibi e le tue ragioni,
i miei alibi e le tue ragioni
(F.De Gregori - Rimmel)

Chissà che altro vuoi quando mi chiedi se ho un'amante, se tu conti ancora qualcosa per me. Chissà di che cosa parli quando mi chiedi che cosa sto pensando, e ti rispondo "scrivere, il nuovo sito ...".

Chissà se riusciremo, un giorno, ad odiarci soltanto un po' di meno: sarebbe una conquista, un risparmio di energie sprecate ora.

Inutilmente.

domenica 13 maggio 2007

Buoni e Cattivi

Sarò buono, anzi buonissimo. Perché so esserlo. Forse perché lo sono. Solo perché lo meriti.

Niente è facile nella vita: almeno concentrarsi su ciò che piace, che interessa davvero. Normale non esiste, allora meglio essere eroici, o almeno provarci.

Non conosco il futuro, nemmeno il mio, non so come questa storia andrà a finire: se alla fine vorrai, mi chiamerai cattivo.

Con il senno di poi.

giovedì 10 maggio 2007

Certe notti

Certe notti sembrano giorni e non ho paura del buio.

Certe notti dimentico me stesso o forse trovo il vero mestesso.

Certe notti non ho domande e nemmeno mi preoccupo delle risposte da dare o ricevere.

Certe notti mi nutro di musica, la mia musica, quella che mi piace, messa su a caso, senza ipod.

Certe notti scrivo, e non so che cosa sto scrivendo.

Certe notti parlo con me, come se fossi me.

Certe notti fa freddo, altre notti no.

Passata una certa ora ho fame. Mangiucchio.

Certe notti il buio ha paura di me. E sembra giorno.

martedì 8 maggio 2007

Precisazione sull'acido nitrico

Visto che a scuola avevo 9 in Chimica, so benissimo che la formula chimica ("bruta") dell'acido nitrico è HNO3, ma il nome di questo blog discende da una distrazione (oh, my !) e indica (in maniera "non-chimica") una maggiore "acidità".


Come si può facilmente dedurre da questa precisazione.

domenica 6 maggio 2007

Titolo e sottotitolo

Idea per un libro: Aspettative e Immaginazione, nemici di ogni sentimento.

giovedì 3 maggio 2007

Piove sul bagnato




Ieri per fare 500 metri a piedi mi sono inzuppato di pioggia fin sotto le ascelle.

Oggi vado al mercato e trovo il prezzo della frutta triplicato "a causa della siccità".

Piove sempre sul bagnato !

mercoledì 2 maggio 2007

Primo Maggio a Viale Asia

Capita a volte di voler passare una giornata in maniera alternativa.

Ci si sveglia con una telefonata. Di lavoro.

Si passa quasi tutta la mattina al telefono o al computer. Per lavoro.

Si mangia in fretta, si esce vestiti "alla comeviene", si attraversa la città in festa e si arriva a destinazione.

Non è poi così male Viale Asia alle 14:30 del Primo Maggio: vuoto come uno scheletro di uffici senza volto e senz'anima. Silenzioso testimone dell'assenza di quella folla allucinata di impiegati, bancarellisti extracomunitari, baristi, negozianti, commessi non-viaggiatori, pendolari del posto fisso, consulenti e precari, che di solito l'affoga nei giorni feriali.

C'è posto per parcheggiare davanti al portone, senza strisce blu: sembra un miracolo. Scendo dalla macchina e mi gira la testa. Sarà l'aria afosa. Prendo il computer portatile, chiudo la macchina e mi lascio inghiottire dal portone arrugginito, scuro, bocca di quel ventre informe che ogni giorno, da un po' di tempo, mi mastica via le giornate. Chissà ancora per quanto.

Quando esco si sta facendo buio. Un tramonto così arancione che sembra finto si riflette sulle finestre dei palazzoni in fondo alla strada. Riprendo la macchina e mi avvio verso casa.

Il Primo Maggio è andato. Ma io dove sono ? dove sono stato ? Certamente, non a Viale Asia.

domenica 29 aprile 2007

Molti soli



Non sento solitudine in mezzo a una moltitudine,
ma piuttosto moltitudine in mezzo a una solitudine.

sabato 28 aprile 2007

Ineffabile

Quando non ho tempo mi dedico alla poesia, ma il mio campo espressivo sarebbe la narrativa. Il racconto, per la precisione. Senza pretese di scrivere un romanzo, una sceneggiatura, qualcosa che vada al di là di un paio di paginette da leggere tutte d'un fiato.

Credo di saper scrivere discretamente. Certo, so benissimo di non essere un genio della scrittura, né uno che verrà ricordato dalle generazioni future.

Ogni tanto mi prende l'ispirazione, e allora via: è come lanciarsi sulle ali di un deltaplano o sentirsi un falco silenzioso nel cielo immenso delle parole, a scrutare giù, in cerca di una preda. Ma la caccia migliore si risolve proprio in quello stare lassù, sospeso fra terra ed infinito, aspettando un effimero niente finché non arriva.

Dopo, resta solo il ricordo. Ineffabile.

mercoledì 25 aprile 2007

Buoni propositi

Visto che non riesco più a trovare una cazzo di taglia di costume che mi vada bene, quest'anno andrò al mare in una spiaggia naturista: tanto so' miope e a distanza maggiore di 15 cm nonvedouncazzo !

sabato 21 aprile 2007

Essenza del Nulla

Si allontana l'essenza dell'esterno, come un Nulla che colpisce all'improvviso.

Niente e nessuno vuole me. Al Nulla do fastidio in quanto esisto.

sabato 14 aprile 2007

Sabato mattina dalle 9 alle 11

Libertà, creatività, ispirazione. Richiedono un ambiente tranquillo, capacità di concentrazione e pochi sensi di colpa.

Nel mio caso, si concentrano il sabato mattina dalle 9 alle 11.

Tutto il resto è caos.

giovedì 5 aprile 2007

Religioni Postmoderne

Capita a volte, partendo da un discorso sull'ateismo, di parlar di eretici, e della differenza fra chi vive le proprie convinzioni religiose per sé stesso e chi invece tende a far proseliti.

Capita anche di trovarsi in un mondo che presta molta attenzione alle parole dette in televisione, ma non conosce il significato di termini come "eretici" e "proseliti". Che poi si cerchi di spiegarli in termini di "non ortodossi" e rispettivamente "seguaci". E alla fine ci si arrenda di fronte alle espressioni sbalordite di chi non sa bene come interpretare parole come "ortodosso" (una collinetta su cui si coltiva l'insalata ?) e "seguace" (un cane da caccia gay ?).

Lo stesso mondo infarcito di "Gigabyte" e "banda larga" (sarà quella con gli orchestrali ciccioni ?).

Eretici ! Io di questa "religione" resto Ateo. Orgogliosamente.

martedì 3 aprile 2007

Improponibile

Che poi uno si sveglia alle 6, si lava, si veste, prepara le colazioni, porta una figlia a scuola, affronta un'oretta di traffico cittadino, approda al sospirato parcheggio ... ma non è finita.


Sopravvive allegramente alle solite 9-10 orette di lavoro in uno stanzone senza finestre e discretamente rumoroso (compresi gli schiamazzi isterici di qualche collega), infine raduna le sue cosette, si mette il giubbotto e finalmente esce a riveder le stelle.


E nel tragitto fra il portone dell'ufficio e il parcheggio che vede, che incontra ? Una coppia di mezz'età (decisamente più età che mezza): lui con giacchino di pelle, camicia e cravatta, lei con un seno spropositato e un vestitino nero scollato fino alle ginocchia, tacchi vertiginosi, trucco visibile a 500 metri di distanza.


C'è un solo aggettivo che aiuta a definire simili visioni: improponibile.

lunedì 2 aprile 2007

Risurrezione

Credo nella Risurrezione delle Lampade.


Ho assistito coi miei stessi occhi alla Risurrezione della Lampada dell'Anabbagliante Destro della mia Automobile, dopo diverse settimane che si era spenta.

domenica 1 aprile 2007

Senza candeline

Un regalo a sopresa ...



...



...



...



...



...



!!!

Peccato d'amore

Di tutte le donne che mi hanno scopato, neanche una è riuscita a leggermi dentro. Piaceva il mio modo di fare sicuro, piaceva la disponibilità, quel senso di protezione, figlio della tenerezza, piaceva la forza nascosta, la voglia di agire.

Di tutte le donne che hanno passato con me qualche ora o un pezzo di vita, sincere ne conto ben poche. Se è vero che si accusa il prossimo dei propri difetti più grandi, erano quasi tutte egoiste.

Per quanto ne so, le migliori sono state quelle raccolte per strada: chiarissimo quel dare-avere, ipocrisia nulla.

Le altre cercavano un padre, qualcuno che desse loro sicurezze di una vita: io che sicurezze non ne ho avute né cercate nella mia vita.

Di tutte le donne che credo di aver amato e che almeno una volta hanno detto di amarmi, nessuna mi ha chiesto dove inizia la mia poesia, né dove finisce.

Peccato.

giovedì 29 marzo 2007

La bellezza dei sogni

La bellezza dei sogni sta nel fatto che nessuno ce li può strappare: se vogliamo, sono la cosa più segreta che teniamo dentro.

Fingere, dissimulare: quello sappiamo farlo da una vita. Sappiamo perfino simulare. Resistere, fuggire da ciò che non ci piace, che ci dà fastidio.

Ma sognare invece è un'arte. Che si perfeziona praticandola. I primi sogni sono semplici, diretti, nella loro ingenuità. Poi si fanno man mano più complessi, più profondi, più desiderabili. Sognare è come dipingere un quadro e guardarlo al tempo stesso. Contemplarlo senza farlo uscire da noi stessi, dalla nostra anima. Gustarne i colori, i suoni, i profumi, i sapori. Lasciarlo svolgere e saperlo riavvolgere a nostro piacimento. Tutte abilità che si raggiungono con un tenace allenamento.

Specie quando la realtà delude.

giovedì 22 marzo 2007

I conti già fatti

Spesso le nostre giornate si complicano

mentre le perplessita' rimangono qui

E ci si sposta lontano

in un orizzonte piu' strano

E i conti gia' fatti non tornano mai


La vita a volte è come il mare: riporta con le sue onde fantasmi e relitti che credevamo perduti, anche se non dimenticati, costringendoci a rifare ancora e ancora quei conti che già tanto ci erano costati allora.


Bisogna ancora una volta mettere mano al portafoglio delle emozioni e pagare il prezzo: un fastidio che si sarebbe voluto evitare. In un mondo in cui tutto sembra in vendita, affermare di non essere un "customer" è senz'altro rivoluzionario. E le rivoluzioni si svolgono nel sangue.


Finché ne rimane, di sangue, quando è necessario non posso e non voglio tirarmi indietro. Costi quel che costi.


Sono un "compratore per necessità", non un "customer".

mercoledì 21 marzo 2007

Common Relationship M....

Hai mai provato il CRM(*) nelle relazioni interpersonali ???

Prrrroooooova !!!

Ma mi "facci" il piacere ...







(*) CRM = Customer Relationship Management - v. Wikipedia

lunedì 19 marzo 2007

Desperate HouseHusbands

Ieri il mio vicino ha tagliato l'erba con la falciatrice elettrica prestata dalla cognata e ha tentato di far partire l'auto coi cavetti per la batteria prestati da me .. entrambe le cose senza grande successo !

venerdì 16 marzo 2007

Gruppo sanguigno

Il padrone di casa qui appartiene al Gruppo Sanguigno



B Rh+





e i lettori ???

Prendetelo come una specie di sondaggio ...

giovedì 15 marzo 2007

Liguria (plagio)

Questa lirica è "plagiata" sopra quella di un'amica: uno scherzo, un gioco (spero) divertente.


Dormono a primavera a mezza costa

mosaici d'erbe

rocce spioventi

storie inscritte.


E la via dell'amore ai fianchi

della ferrovia

siede la montagna

bagna piedi rugosi

e rotola pensieri di piccole altre mani.


Oltre la galleria

case guizzano e barche.


Sguardi ristretti

passanti stinti.

Stelle e sogni

Una coperta calda e due lenzuola pulite.

Una notte di stelle e sogni tutta per me.

È già oggi.

martedì 13 marzo 2007

Un brivido che vola via

e si potevano mangiare anche le fragole


Ne ho davvero abbastanza di questi guanti gialli sempre pronti a fregarti, di queste fogne maleodoranti piene di uominifinti e donnetinte che passano il giorno e la notte a ricostruire la propria maschera, di questa ariadichiuso che si crede vento ...

E poi dove sono finite le belle storie della mia gioventù, i cieli azzurri dove tutto era possibile, tutto da fare, e le mani erano ancora forti, e senza ferite ? Finite, appunto.

E allora meglio affogare tutto.

Esco. C'è il cielo limpido di Primavera, col suo vento fresco, che ancora mi accarezza.

sabato 10 marzo 2007

Sempre meglio di te

È così bello stare in silenzio quando il mondo vomita parole ... sarebbe così bello avere tanto silenzio intorno.

Per ascoltare bene le voci che ho dentro. Che parlano piano. Che lasciano segni, che cantano, che vengono a prendermi per mano.

Sempre meglio di te, che mi dici: "posso disturbarti per un saluto", io non ti rispondo e tu "ti saluto lo stesso.. anche se non mi vuoi più parlare".

giovedì 8 marzo 2007

La cura di sé

Ho prenotato in una "Health Farm".


Una settimana di "Trattamento Onanistico".




Sono stato cosi tanto tempo solo che

Non ti so dire cos'è l'amore


(Sergio Cammariere - Malgrado Poi)

lunedì 5 marzo 2007

Soluzione indecente

Restare qui sperando di sentirsi ancora, ancora per un po'.

Serate senza serenate, ad imbastire stupide canzoni e altre cavolate.

Non so dove andare. Quindi sto.

Soluzione indecente.

sabato 3 marzo 2007

Caccia all'Autore

Sono aperte le iscrizioni ad Alfabeto:

Il posto dove scrivere,
per chi ama scrivere.
Dalla A alla Z.



venerdì 2 marzo 2007

Mi sto occupando

Mi sto occupando di riparare certe ferite, specialmente nel campo ludico-ricreativo. Questo occupa buona parte del mio tempo "libero". E mi fa dormire meno.


Ma con quella sottile soddisfazione che prova soltanto chi coltiva un hobby in cui crede veramente. Vedremo come va a finire.


Intanto, l'inizio è online QUI.

martedì 27 febbraio 2007

Cucciolo


lunedì 26 febbraio 2007

Mal di stomaco

Ci sono parecchie cose che non mi vanno giù, in questo periodo.

Gabbie, obblighi, negazioni.

E un gran mal di stomaco.

sabato 24 febbraio 2007

Il Broadcast Primordiale

Qualche anno addietro andava di moda, fra biologi ed antropologi, la teoria del Brodo Primordiale: un misto di molecole di vario tipo, con carbonio, azoto e ossigeno in primo piano, da cui, attraverso l'energia fornita da scariche elettriche (fulmini), si sarebbe formata la vita, come noi oggi la conosciamo (cellule, organismi). Ecco, io non sono biologo e l'ho raccontata così, alla buona.

Oggi mi pare che siamo alla Fase Due di questo processo creativo: siamo immersi in un nuovo tipo di sostanza, fatta di messaggi in massima parte pubblicitari: televisione, radio, giornali e riviste, cartelloni per la strada, cinema e negozi. Tutto porta e riporta alla dimensione compra-vendo. Persino la scuola ha adottato forme e procedure "di mercato".

Sembra che tutto e tutti siano follemente dediti ad una sola attività: spargere il più possibile i propri messaggi, invitare, invogliare, stuzzicare, convincere: in una parola fare Broadcast. Nella maniera più elementare possibile, come se fossimo scimmie o eterni bambini, dimenticando cuore e mente, e cancellando valori che fanno di una esitenza la propria Vita.

Il Broadcast Primordiale.

mercoledì 21 febbraio 2007

Oxfordiana

salute demmerda +

lavoro demmerda +

affetti demmerda +

tempo demmerda =

==================

vita demmerda

domenica 18 febbraio 2007

Blogadgets

Ciommesso Snap...

Ecchéssivede ???

(provare sulla colonna "link")

sabato 17 febbraio 2007

Usque tandem

Splinder me ne ha date due (di medaglie ? di post quasi identici?). Tutto preoccupato di mostrarmi gli "ads.dada"umpa.rompi, non mi ha lasciato molta libertà di azione.

Per ora, mi tengo la libertà di parola.

Fino a quando ?

mercoledì 14 febbraio 2007

Medaglie

Me la daranno la medaglia ?

Dopo stress, notti, domeniche ... tutto per fare in modo che tutto vada avanti, che non ci siano problemi ...

"Sei un problem-solver": si va bene, ma poi ? Chiuso un problema, ce n'è subito un altro pronto in arrivo.

Non mi interessano medaglie d'oro, né d'argento o di bronzo.

Se rinasco, faccio il bagnino a Rimini.

Medaglia d'oro

Me la daranno la medaglia ?

Dopo stress, notti, domeniche ... tutto per fare in modo che tutto vada avanti, che non ci siano problemi ...

"Sei un problem-solver": si va bene, ma poi ? Chiuso un problema, ce n'è subito un altro pronto in arrivo.

Non mi interessano medaglie d'oro, né d'argento o di bronzo.

Se rinasco, faccio il bagnino a Rimini.

martedì 13 febbraio 2007

Dimenticherò

Dimenticherò il tuo passaggio: strappi e ferite non durano a lungo sulla mia pelle, abituata al disprezzo, all'insensibile trotto di mille scarponi.

Un altro piccolo pezzo della mia memoria sarà cancellato, riscritto, chissà. Un'altra notte e giorni e altri giorni levigheranno l'ennesima mia cicatrice. Mi laverò le mani, e i polsi, e il corpo, quasi non fosse mio, quasi ignorando quel colore rosso, scuro, quasi girando intorno a quel piccolo grande dolore, simile a tanti già visti e sentiti.

Non grido, io no: ho imparato a non farlo, a non dare soddisfazione. Io solo mi sento, io solo so e-sat-ta-men-te quello che provo. Ti do ragione, visto che di ragione hai scarsità e quindi bisogno.

Dimenticherò, col tempo oppure domani. Stanotte dimenticherò. Ancora una volta mi alzo dal fango. Ancora una volta cammino. Mi fermo osservando un tramonto, specchiandomi dentro al tramonto. Tra poco o tra molto sarò cancellato, riscritto. Non so. Non mi importa.

Di certo dimenticherò, lasciandoti credere che ti ho perdonato.

domenica 11 febbraio 2007

Due strade

La Verità ci pone davanti a due strade:

l'Accettazione o

la Follia.

sabato 10 febbraio 2007

Voglia di pizza



Ho voglia di pizza, va bene ? Posso ?

E poi che significa "con l'affetto di sempre" in un SMS ?

Pizza alla diavola. E una birra media. Tutto si affoga laggiù, oltre lo stomaco.

giovedì 8 febbraio 2007

Riflessione mancata

Sono felice per te. Davvero. Lo sai che non mentirei.

Poi mi chiedo: e per me ? quand'è che potrò essere felice per me ?

Non c'è risposta.

mercoledì 7 febbraio 2007

Il Grande Imbroglio

Troppo tardi ho capito per chi è fatto il mondo:

uomini imbroglioni e donne bugiarde.

Peccato che non mi piacciono le donne bugiarde, e nemmeno mi piace fare l'imbroglione.

Figuriamoci poi esserne circondato, doverli in qualche modo frequentare.

giovedì 1 febbraio 2007

Parole arcane

Ne uccide più la lingua che la spada. Aggiungerei che ferisce di più qualche parola detta o intesa male, di tutte le bombe intelligenti che ben conosciamo.

Siamo isole incomunicabili, universi separati da buchi neri che inghiottono ogni senso, siamo scimmie illuse che borbottano davanti allo specchio ed ogni tanto si affacciano a guardar dietro, come se cercassimo qualcuno che ci ascolti e davvero ci comprenda.

Che strano inutile esercizio studiare, a scuola, ciascuno il suo linguaggio. Letteratura. Giornali. Radio, TV. Parlare quotidiano, magari per vendere o comprare. Spesso per affermare la propria posizione, sopra, sotto o dentro agli altri.

Parlare per sopravvivere, e poi magari scrivere, e leggere, e rispondere. Echi di solitudine. Sprechi di un'attitudine che non considera quello che siamo veramente, né quello che vorremmo essere. Scimmie con una mente troppo invadente.

lunedì 29 gennaio 2007

Ancora ...

Quasi quasi sparisco e me ne vado ...

Come lo Stregatto nel Paese delle Meraviglie !

Chissà quante "meraviglie" ho già visto, e quante me ne restano a vedere... Galleggio dentro un malditesta e volo dietro il solito fischionelleorecchie: non saprei dire per quanto né da quando. Sono. Come uno strano suono nella testa, come avendo la testa in tutto il corpo. Se poi esistesse, questo corpo, e non fosse soltanto stupida scusa per disturbi vari. Di comunicazione. Di coscienza o comprensione. Della realtà mezzano, non mediatore. Senso a quanto succede: vana rincorsa. Colpe, accuse, rabbia. Bersaglio. Sto fermo. Ancora, per quanto.

venerdì 26 gennaio 2007

Un mondo a colori

Sogno un mondo a colori:

che ti giri, ti muovi

e lui cambia colori

tutto intorno e là fuori


come un caleidoscopio,

una gioia per l'occhio,

la continua sorpresa

che ti mette in ginocchio.


Sogno un mondo diverso,

innocente, perverso,

che ti scrive poesia

per non farti andar via ...

mercoledì 24 gennaio 2007

Invernale

Sì, va bene, è inverno. Ci sono giorni piovosi. Ci sono giornate fredde. E c'è il vento, forte, impetuoso.

Però dove sta scritto che d'inverno ci deve essere la pioggia e il vento e il freddo ... tutto insieme ?

martedì 23 gennaio 2007

Infatti

Infatti non capisco questa mania che hanno alcuni, di scrivere alcune lettere minuscole e altre maiuscole, nel corso delle parole.

Se c'è un significato, nell'alternanza maiuscolo-minuscolo, allora spiega, o almeno cerca di farti comprendere.

Se non ti piace il maiuscolo, scrivi tutto in minuscolo, viceversa, scrivi in maiuscolo.

Se non ti piace scrivere, non scrivere. Infatti.

lunedì 22 gennaio 2007

Cannibale vegetariano

Fritti mistici e verdure crudeli.

Un pasto quasi cannibale, vegetariano.

Col cavolo !

Gatti

I gatti si baciano. Oggi la gattafemmina, che bazzica da un po' di tempo nel mio giardino, era là e mi guardava, aspettando forse qualcosa da mangiare.

Alle sue spalle è arrivato il gattomaschio, guardingo. Si è fermato lontano. Lei si è voltata e gli è andata incontro. Guardandolo dritto negli occhi si è avvicinata e ... lo ha baciato: proprio sul muso.

Come per dire: vieni, si mangia.

mercoledì 17 gennaio 2007

Usque tandem ...

1. Il Cliente ha sempre ragione.

"Credi che se non avessi tre bambini piccoli di cui occuparmi, se potessi permettermi di fare a meno di quel lurido stipendio mensile, starei qui a sentire e sopportare le cazzate invelenite che stai sparando a raffica ? Ti avrei mandato affanculo almeno un centinaio di volte !" non le pronunciò, quelle parole, ma silenziosamente le sentì con tutta la forza di cui era capace. E non era affatto scarsa.

2. I Capi hanno sempre ragione.

"Ma davvero siete convinti che basti dire a una persona di farsi fare i biglietti dalla sua segreteria, per ottenere che parta per il Sudamerica fra tre giorni ?" anche queste parole non furono pronunciate, ma restarono nettamente scolpite nella sua coscienza, mentre annuiva e sorrideva un poco sotto i baffi. Sembrava un sorriso di comprensione, ma non lo era affatto.

sabato 13 gennaio 2007

E non lo sai




Non ti ho mai detto della mia felicità, quel giorno, mentre correvo incontro ai monti, non potrai saperlo.

E di quell'inquietudine sottile quando il mare scintillò di fronte e le montagne ormai sembravano ombre cattive del passato, non ti ho mai detto, non mi hai dato il tempo.

Sognavo il tuo sorriso, e sulla piazza ti fotografavo senza che tu ci fossi ancora, davanti a quella chiesa. Arrivasti di corsa, sorridendomi di corsa, come il punto estremo di un arcobaleno.

La pentola con le tue monete d'oro mi mostravi incredula e forse timorosa di me, che non conoscevi ancora. E ti sbagliavi. Non per rubartele ero lì, le tue monete: soltanto meraviglia ed emozione presi e forse donai. Chissà.

Non era lì, non era in quel momento la magia che ci illuse promettendoci un giorno: era lontana, ormai troppo lontana. Errori se ne fanno all'infinito, salvo poi non saperci mettere rimedio.

Parlando e poi parlando passò il tempo sdrucito che il Fato ci concesse. Non dissi addio, nemmeno tu me lo dicesti. Restammo come lampi d'un momento, ricordi di fiamma che non lascia tracce di sé, ma nel profondo scava.

Non ci fu un bacio che separando unisse il comune sentire: nemmeno quello mi riuscì di prenderti. E non lo sai.

venerdì 12 gennaio 2007

Non sono Beckham (al massimo resto Bugs Bunny)



Oggi ho avuto la conferma definitiva: non sono David Beckham. Non voglio dire che aspiro al guadagno facile, né che vorrei essere il marito di Victoria Adams (figuriamoci). Però la consapevolezza mi è arrivata così, come un "nirvana" non richiesto e inaspettato.

E adesso che faccio ? Potrei sempre consolarmi, pensando che tutto sommato sono il solito Bugs Bunny di sempre: che succede amico ?

mercoledì 10 gennaio 2007

Un gioco

La vita è un gioco
in cui le regole cambiano
mentre si sta giocando.

Ma non sono i giocatori
a cambiare le regole,
almeno: non soltanto loro.

(segue...)

Cometa McNaught C/2006 P1


Immagine: Unione Astrofili Italiani - Alessandro Dimai.

venerdì 5 gennaio 2007

Epifania

Quest'anno la Befana m'ha fatto un bel regalo. In anticipo, per giunta.

Un racconto in cui ci sono dentro fino al collo: e che racconto !

Scritto in prima persona dalla più bella Befana che io abbia mai avuto la fortuna di conoscere.

Grazie !

giovedì 4 gennaio 2007

Uno per uno

Diciannovemiladuecentosettantuno.

Se li avessi contati uno per uno
avrei certo perso la pazienza
e il conto.

E invece sono qui che non mi stanco
di questo male che mi vive a fianco
e muto vive.

Un altro sole sorgerà domani e vedrà
forse un altro mestesso sempre uguale,
a cercar di capire:

diciannovemiladuecentosettantadue.

martedì 2 gennaio 2007

Troppa Tombola fa male agli occhi

"Basta ! Mi fanno male gli occhi" disse mio figlio, stanco di perdere a Tombola.

Non ci sto

Ma come si fa a sentirsi davvero bene, quando si è costretti a ricominciare sempre tutto da capo ?

Forse sarà che non sono capace: non c'era nessun libretto delle istruzioni, e imparare dall'esperienza non è il mio forte.

Ho sempre diffidato delle sensazioni: la ragione è più forte, mi dicevo. E invece, a quanto pare, sto in un mondo in cui la ragione è spesso una palla al piede, un impiccio inutile e dannoso. Quello che conta è l'apparenza, ciò che si può vedere, oppure immaginare di poter toccare. Fanno a chi imbroglia di più. Inutile presentare contabilità e bilanci, quando conta solo la parola del miglior venditore. Oggi questo, domani va di moda quello.

C'è solo un piccolissimo problema, un imprevisto: io non ci sto.