mercoledì 31 maggio 2006

Là fuori




Is there anybody,
out there ?




Ogni tanto mi illudo che ci sia qualcosa, qualcuno là fuori. Poi capisco che è tutta un'invenzione della mia fantasia malata: non c'è niente e nessuno là fuori.

martedì 30 maggio 2006

Pretty H2NO3




Il 21 agosto 2005 scrivevo:

Prostituta son io, entro nei sogni altrui, cancello gli incubi, traccio arcobaleni multipli e bellissimi. Non chiedo niente in cambio, solo la mia tariffa stabilita. Non coinvolgetemi affettivamente: non mi innamoro del cliente. Non trascinatemi nella vostra follia, ché ho già da alimentar la mia. Prostituta, e non puttana: la mia dignità è solida come la roccia di un vulcano. Non provate a prendermi per mano. Nulla concedo alle vostre voglie di passar per vero quello che è solo finzione di schiavitù, perversione a tassametro. Sono un istrione, ma grande, che neanche lo sapete immaginare. E decido dove si va e quando si smette.


Oggi lo rileggo. E lo scriverei di nuovo.

Prendere le distanze




Oggi ho dimenticato a casa gli occhiali con cui riesco a leggere bene "a distanza computer" ... forse mi verrà il mal di testa.


Mettiamola così: oggi prenderò le distanze da molte opinioni altrui.


Ascoltando Raf viene anche meglio:


dimentica quello che è stato

comunque non ritornerà

dimentica le mie parole

se puoi perdonaci

non sempre c’è un lieto fine

dimentica l’amore forse

anche il dolore passerà

dimentica le cose belle

e tutto il male sai di colpo sparirà

ovunque io sarò comunque

mi resterà qualcosa di te

forse attimi ma eterni

dimentica tutti quei giorni

perché l’amore è fisico

gli addio e i ritorni

era una storia che viveva in bilico

un sentimento così forte

che spesso passa il limite


venerdì 26 maggio 2006

Qui sono libero

Qui sono libero di scrivere quello che mi pare, nei limiti di quanto consentito dalla Legge.


Altrove, perfino in Internet, patria del Libero Pensiero e della Libera Parola, si trovano sit(uazion)i dove parlare senza ipocrisia è considerato "reato".


Sarebbe ridicolo, se non fosse grottesco. Qualcuno apre un servizio gratuito, un forum. Lo trovo, anzi mi viene segnalato. Osservo per un po', poi decido di aderire. Leggo attentamente le "regole" pubblicate. Non ci trovo niente di strano. Scrivo, leggo, commento. Come in mille altri forum a cui partecipo da anni.


Improvvisamente, un mio scritto viene spostato in un'area del forum assolutamente non pertinente, senza che io ne sia in alcun modo avvertito. Me ne accorgo, chiedo spiegazioni ai responsabili, mi si risponde che io lì sono "ospite" e in quanto tale devo sottostare ad ogni operazione decisa dai responsabili. Bella "ospitalità". Contemporaneamente, scopro che altri scritti del tutto simili al mio, ma di altri autori non subiscono nessun "trattamento" particolare.


A distanza di mesi, uno dei responsabili di quel forum si dimette: poiché siamo amici, le telefono e mi spiega che non sopportava più che venissero prese "decisioni" passando sopra la propria testa, senza neanche consultarla.


Sono contento di non aver sbagliato ad immaginare quello che avevo immaginato allora. Non c'è libertà senza onestà intellettuale.

giovedì 25 maggio 2006

Pensierini




Pensieri dedicati:

a mantenere viva un'amicizia si è sempre in due

la bellezza nascosta vale sempre la pena di andarla a cercare

sorridere e far sorridere è un ottimo antidoto all'ansia

Il Grande Freddo / 2




E così sono arrivato solo, a questa età.


Carattere introverso, brutte esperienze, cattive compagnie, chissà. Passo le mie giornate al lavoro, come un pesce fuor d'acqua: certo, interagisco con i miei colleghi, ma dentro di me penso a quanto mi sembrano differenti da come sono io. Molti sono fuori della mia portata, sono "maturi", "grandi".


Il tempo scorre veloce fra attività sempre troppo banali o fastidiose, e diversi giochi solitari inventati con la tecnologia che ho a disposizione o con la fantasia. Piccole differenze fra estate e inverno: una finestra aperta o chiusa, un condizionatore o un termosifone acceso o spento, un maglione, una giacca, una maglietta leggera.


Un filo d'ansia mi prende nel weekend, perché viene a mancare quel minimo alibi e resto troppo libero di guardarmi allo specchio. Ma tutto ricomincia il lunedì.


Non ho più esperienze sentimentali che interrompano questa intima sensazione di solitudine. Al massimo, riesco a dimenticarmene per qualche ora, ma poi mi ripiomba addosso con tutto il suo peso. Ancora peggio quando scopro che la persona a cui dedico le mie energie emotive non riesce ad entrare in questo mio mondo privatissimo. O non vuole.

mercoledì 24 maggio 2006

Il Grande Freddo / 1




Sono nato solo e solo sono rimasto fino a tarda età.


Non avevo molte occasioni, e non provavo molto interesse a conoscere gli altri. Carattere introverso, famiglia di misantropi, chissà. Passavo le mie mattinate a scuola, come una specie di pesce fuor d'acqua: certo, interagivo con i miei compagni, ma dentro di me pensavo a quanto mi sembravano differenti da com'ero io. Gli insegnanti erano fuori della mia portata, erano "grandi".


Il pomeriggio trascorreva lento fra i compiti, sempre troppi e sempre troppo banali o fastidiosi, e diversi giochi solitari inventati con i pochi giocattoli che avevo a disposizione o con la fantasia. Piccole differenze fra estate e inverno: una finestra aperta o chiusa, un termosifone acceso o spento, un maglione o una maglietta leggera.


Un filo d'ansia mi prendeva alla fine della scuola, perché veniva a mancare quel minimo contatto con altri coetanei. Ma tutto ricominciava ad ottobre.


Più avanti negli anni, diventato apparentemente più socievole, a volte mi coinvolgevo o venivo coinvolto in attività collettive, con amici e amiche che mi sembravano sempre troppo preoccupati di non lasciarmi da solo.


Le rare esperienze sentimentali non interruppero questa intima sensazione di solitudine. Al massimo, riuscivo a dimenticarmene per qualche ora, ma poi mi ripiombava addosso con tutto il suo peso. Ancora peggio quando scoprivo che la persona a cui dedicavo tutte le mie energie emotive non riusciva ad entrare in questo mio mondo privatissimo. O non voleva.


(continua)

lunedì 22 maggio 2006

Basta saperlo vedere




I've been scattered I've been shattered

I've been knocked out of the race

But I'll get better

I feel your light upon my face


C'è un sole per ognuno. Basta saperlo vedere, anche nella notte più nera.

sabato 20 maggio 2006

Per non amarti

Un'altra lettera che non ti scrivo: quelle poche che ti ho scritto, sembrava ti dessero fastidio.

Non ho niente da dirti, o forse tutto. Ci siamo incontrati chissà come, esattamente come s'incontra la gente. Andava bene, fin troppo bene, fra noi.

Vorrei: non chiedermi che cosa voglio. Non so che cosa vuoi tu. Potrebbe essere esattamente quello che mi hai detto: non puoi, quindi non vuoi. Non mi convincono le spiegazioni esclusivamente razionali. Non mi hai convinto. Ti credo ? Sì, purtroppo, ti credo. Mi fido di te ? Mi offenderei se ne dubitassi. Era la nostra canzone, ricordi ? Quella di Jovanotti, "Mi Fido di Te".

Non ho niente da dirti: potrei raccontarti quello che tu hai da dirmi. Ma non lo faccio, per rispetto verso di te. Aspetto.

Mi avanzerà del tempo. Per non amarti, anche se avrei preferito amarti.

venerdì 19 maggio 2006

Naufraghi viandanti

Si naviga, si va, a volte si approda. Poi si riparte.

Siamo naufraghi travestiti da viandanti, e camminiamo scalzi sulla superficie, scrutando il fondo.

giovedì 18 maggio 2006

Altro

Altro è parlar di sesso,

altro è trombare.


Si legge troppo spesso

a parole strafare:

chi chiava a destra,

chi dettaglia a manca

oscenità, figlie di fantasia

che certo non gli manca.


Sorge perciò il sospetto

che tutto questo spargere

di semi pornografici verbali

al vento, altro non sia

che pura frustrazione

di quei repressi

istintivi sogni animali.


Nascoste da una forma

superficialmente aulica

certe pagine dicono:

"guarda, stupisci,

e per stupirti, naviga".

Parafrasando Walter Benjamin




Questo è un Blog a cui fanno schifo molte cose.

mercoledì 17 maggio 2006

Castelli di carte




I rapporti interpersonali sono come castelli di carte: si fa' tanto per metterli in piedi, e basta un colpo di vento per far crollare tutto.

martedì 16 maggio 2006

L'onda





Il dolore arriva un po' alla volta, come un'onda alta, sempre più alta, che travolge e sommerge.


Non sto parlando del dolore psicologico, dell'anima, ma del dolore fisico. Quello che distrugge le giornate, che toglie vita alla vita, che tormenta il corpo.


Ogni giorno si aggiunge altro dolore. Ogni mattina diventa più pesante alzarsi, e insieme non è meno pesante restare a letto.


Tutto intorno è fastidioso, ma il dolore, quello vero, è dentro. Toglie il fiato, e mi lascia affogare, come un'onda, alta, sempre più alta.

lunedì 15 maggio 2006

Straziando il sereno




ore

che lente

e inossidabili

attraversano il silenzio del mio cielo

e si nascondono ad un tratto

dietro nuvole

che straziano il sereno


Ascoltando impotente l'urlo del sereno straziato da quelle nuvole ...

sabato 13 maggio 2006

Ipocrisie integraliste



siete come sabbie mobili
tirate giù

Parlate di anima per nascondere il vostro attaccamento al corpo.

E per mantenere il vostro vantaggio competitivo su chi vi crede.

L'opportunismo non ha confini, e si serve dell'ipocrisia, denigrando chi non è d'accordo.

venerdì 12 maggio 2006

Tempus fugit



ma il cuore non dimentica

Il Grande Nonsense


Si viene al mondo senza volerlo.


Si vive imparando momento dopo momento il necessario, accumulando il superfluo, maledicendo il passato, temendo il futuro.


Si soffre e si gioisce nei momenti sbagliati.


Si conoscono persone con cui sarebbe stato bello ... sarebbe !


Si gioca ad ingannare e ingannarsi a vicenda.


Si cammina su due gambe assolutamente prive di significato: "mai" e "sempre".


Si brancola nel buio cercando la lanterna chiamata "perché", ignorando che, nonostante ripetuti sforzi, non saremo capaci di accenderla.


Alla fine ci troviamo davanti alla Porta dello Spavento Supremo e veniamo ricacciati nel Grande Buio.


Tutto questo è la Vita, il Grande Nonsense.

mercoledì 10 maggio 2006

martedì 9 maggio 2006

Vita

E rituffarsi
dentro quel mare
di assurdo
incomprensibile egoismo
che chiamiamo
VITA.

Giornate

Giornate che nascono male, giornate maiale.


Da stringere i denti e sfondare
le spire del male.
Dolore o malessere:
non resta che andare
lottare
cozzare
andare
...

lunedì 8 maggio 2006

Demenza senile

Avvertivo una strana sensazione: dopo circa un'ora che sto pastrocchiando sul computer, mi sono accorto di avere gli occhiali "da vista", cioè quelli che uso per guidare e vedere lontano, e non quelli "da lettura", cioè quelli che inforco per non scambiare un font Arial 10pt per formiche...


Tranquilli, ora ho provveduto: però mi sorge il dubbio che, per quello che ora riesco a leggere "bene" ... era meglio prima !

sabato 6 maggio 2006

Avete perso

Ho sempre saputo che posso.

Le mie parole sono affilate come rasoi.

E brucianti come fuoco, corrosive come acido.


Ingannare, lo lascio a voi

che sapete servirvene.


Ho rimesso addosso

la corazza, alzo lo scudo.


Non saprete mai

come sono, di sotto, nudo.


Avete perso qualcosa di unico: me.

venerdì 5 maggio 2006

Ogni amore

Ogni amore è il primo e l'ultimo, l'unico e il solo, quando c'è.

Ma ciascuno va conservato in un "cassetto" differente: non si confonde il cuore.

giovedì 4 maggio 2006

Riflessione

Senza Elisa, non esci neanche a prendere il giornale
con me riesci solo a dire due parole
ma noi, un tempo ci amavamo.

Come cambia l'importanza soggettiva delle persone, e come ci cambia !

O siamo noi a comminarci pene ... troppo definitive.

mercoledì 3 maggio 2006

Notturno poetico

Avrei fatto meglio a dormire stanotte ?

Tutta colpa del pesce lesso che ho mangiato ieri sera ... chissà in che mare aveva navigato !

martedì 2 maggio 2006

Quattro camicie

Quattro camicie da stirare,

per tirare a campare:

quattro camicie per andare a lavorare.


Quattro camicie stirate,

belle pronte, piegate:

da chiudere coi sogni in un cassetto.