venerdì 29 luglio 2005

Franco


Se un figlio si accorgesse che per caso
è nato fra migliaia di occasioni
capirebbe tutti i sogni che la vita dà
con gioia ne vivrebbe tutte quante le illusioni.

Ieri sera, grazie ad una persona speciale e ad una serie di circostanze fortunate, ho assistito al concerto di Franco Battiato.


Per distruggere
vecchie realtà
ho galleggiato
su mari di irrazionalità.

C'era un sacco di gente, la sera era calda.


a volte un temporale
non ci faceva uscire

Il pubblico, composto certo non da ragazzini, si agitava al ritmo delle canzoni, si faceva trasportare.


Di notte ancora ti può capitare
di udire suoni di armonium sfiatati
e vecchi curdi che da mille anni
offrono il petto a Novene...

Trascinati anche da risonanze "etniche" (sicule) ..


e quannu t'ancontru 'nda strata
mi veni 'na scossa 'ndo cori
ccu tuttu ca fora si mori
na mori stranizza d'amuri ... l'amuri.

.. e da fragranze estive ..


Mare mare mare voglio annegare
portami lontano a naufragare
via via via da queste sponde
portami lontano sulle onde.

.. fino a trascinanti irrazionalità ..


Voglio vederti danzare
come le zingare del deserto
con candelabri in testa
o come le balinesi nei giorni di festa.

.. e commozione ..


La stagione dell'amore viene e va,
i desideri non invecchiano quasi mai con l'età.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.

e strane affinità


Ma l'animale che mi porto dentro
non mi fa vivere felice mai
si prende tutto anche il caffè
mi rende schiavo delle mie passioni
e non si arrende mai e non sa attendere
e l'animale che mi porto dentro vuole te.

..
Per conoscere
me e le mie verità
io ho combattuto
fantasmi di angosce
con perdite di io.

per finire con "Centro di gravità permanente" e "Cuccurucucu Paloma".

giovedì 28 luglio 2005

Intorno a me

Ho "fame di sorrisi e braccia intorno a me" !


Non solo virtuali ..


martedì 26 luglio 2005

Dica trentatré

Avevo trentatré anni. Avevo smesso di fumare, il giorno prima, ed ero appena uscito da una grossa crisi: nove anni di convivenza con una pazza isterica chiamata D. Un matrimonio fatto per accontentare i genitori, una dolorosa separazione, un divorzio annunciato.


Sei arrivata tu, e mi sembravi un Angelo. Non credevo che avrei amato ancora. E invece sei stata un Angelo per me, per molti anni. Anche se hai tentato di mettere ordine nei miei cassetti, di togliere dal letto la biancheria asciutta buttata alla rinfusa, di cancellare le mie delusioni trasformandole in sorrisi.


Eri giovane, allora: quasi come adesso. Molti mi invidiavano. Ho creduto in te, anzi in quel sogno. Non sapevo che fosse soltanto mio, oppure non mi sono accorto quando lo è diventato. Insieme abbiamo fatto cose che da solo non avrei fatto. Tu forse avresti potuto farle con un altro: io no.


Ci siamo perduti per strada. Ognuno seguendo la sua strada. Io credo di sapere qual'è la tua, perché ho continuato ad osservarti. Tu conosci la mia ? Io leggo ancora le tue angosce, o pretendo di capirle. E le mie ? Ti danno solo fastidio. Almeno credo.


Sei giovane, quasi come allora. Non per questo mi eri piaciuta, ma rendeva tutto più allegro. Non è facile vivere con me, ma questo non è cambiato. Non si cambia, specialmente per amore: è sbagliato, anzi non è giusto. Il tempo ci cambia, come l'erosione fa con le rocce. Ma il cuore resta uguale, dentro. Basta andarlo a cercare.

lunedì 25 luglio 2005

Se fossi ..

Se io fossi un RE, saresti la mia REgina.

Se io fossi un CU, saresti la mia CUgina.

Però mi sa

che sono solo un VA,

e allora tu chi sei ? ...

venerdì 22 luglio 2005

Lo zainetto

Mercoledì pomeriggio: un caldo pomeriggio estivo, una metro affollata come sempre; sto seduto perché sono salito ad una delle prime fermate; entra gente, tanta gente; non sembrano "persone", solo "gente"; entra un gruppo: stranieri, certamente non turisti; donna sui trent'anni con neonato in braccio; figlia dodicenne con passeggino vuoto; donna cinquantenne con bambino di circa quattro anni; bambina di circa sei anni; mi alzo e faccio sedere la donna cinquantenne con bambino; l'altra donna trova posto di fronte; il viaggio si snoda caldo e sonnolento, fra i capricci dei bambini più piccoli, l'insofferenza di qualche passeggero, l'indifferenza dei più, della "gente"; il gruppo scende ad una delle ultime fermate; mi sposto di lato al sedile, ormai non ho più voglia di mettermi seduto, al capolinea devo scendere; buttando uno sguardo distratto, noto uno zainetto celeste proprio sotto al sedile da cui mi ero alzato e su cui era seduta la donna anziana; mi guardo intorno per capire se qualche passeggero lo abbia appoggiato là; troppo strano, infilato sotto al sedile .. penultima fermata; penso rapidamente se azionare il segnale di allarme e segnalare lo zainetto abbandonato al macchinista; se lo facessi, sarebbe il panico: la "gente" comincerebbe a fuggire all'impazzata su per le scale, magari qualcuno potrebbe farsi male; mi metto proprio davanti allo zainetto e aspetto che il treno riparta.

Ero là, quello zainetto quasi ai miei piedi. Non erano giorni da scherzarci tanto: di attentati, soprattutto in metro, e soprattutto in certe "città simbolo", ne erano stati fatti diversi.
Il treno era appena ripartito. Avrei potuto azionare il segnale d'allarme: il treno si sarebbe fermato, avrei potuto segnalare lo zainetto abbandonato, ci sarebbe stata l'evacuazione del treno e forse della stazione. Gente che fugge per la galleria, che si precipita su per le scale, gente colta da malore: un film già visto, tanti anni prima. Tutto sommato, se là dentro c'era una bomba - pensai - aveva fallito il suo scopo: eravamo ormai lontani dalle stazioni centrali, quelle in cui sale e scende tanta gente. Eravamo quasi arrivati al capolinea. Sicuramente sarà stato dimenticato, quello zainetto, non certo abbandonato di proposito. E se invece contenesse davvero una bomba inesplosa, il metodo migliore per farla esplodere è proprio cercare di muoverla. La galleria si snodava scura e informe. Le ruote gracchiavano contro le rotaie il loro canto monotono e greve. Ci fermammo poco prima del capolinea, come accadeva spesso: la linea era affollata di treni, e bisognava aspettare che si liberasse il binario di arrivo. Mi guardai intorno: poca gente distratta e stanca. Guardai di nuovo lo zainetto. Niente. Con un sobbalzo, il treno ripartì, a bassa velocità. Ciondolando rumorosamente sugli scambi, entrammo in stazione. Scesi, deciso a segnalare l'anomalo zainetto al macchinista, ma non feci in tempo. Le porte si richiusero dietro di me.
Erano passati appena cinque minuti. Appena un tratto di penna fra la vita e la morte. Allora immaginai l'altra scena. Con gli occhi di altri. Panico, sangue, buio e puzza di sangue bruciato, mista a fumo di plastica e ferro rovente. Sirene. Inutili soccorsi. Mia moglie che s'incazza perché arrivo sempre tardi. Mi chiama, ma "il numero non è per il momento raggiungibile". Più tardi, bambini che chiedono, piangono. Telefonate disperate. Vicini di casa a tentare di consolarla. Tante occasioni perdute. Ormai.

Arriviamo al capolinea senza "sorprese"; cinque lunghissimi minuti; prima che possa fare qualsiasi cosa, il treno chiude le porte e riparte verso il binario morto dove invertirà la corsa; salgo le scale a quattro a quattro e scavalco la piccola barriera che separa i passeggeri in entrata dalla fiumana di quelli in uscita; presso i tornelli un uomo della sicurezza sta fumando e parla coi controllori; gli dico che sul treno appena arrivato c'è uno zainetto abbandonato, spiegandogli dov'è; mi ringrazia; salgo l'ultima rampa di scale e vado alla fermata dell'autobus .. nessun problema, mercoledì sera, nessuna esplosione .. da qualche parte un ragazzo o un turista si starà chiedendo dove cavolo ha perso quello zainetto .. e la "gente" continua a viaggiare ..

mercoledì 20 luglio 2005

Il Grande Buio

Un post mi stimola a parlare di quello che io chiamo il Grande Buio (la morte, quella umana in particolare).

Ieri sera ho visto la prima parte del programma Voyager. Parlava degli studi compiuti su quelle persone che hanno sperimentato condizioni di pre-morte: persone che sono state salvate in extremis, e raccontano quello che ricordano di quella esperienza.

Non esprimo giudizi, soltanto mie sensazioni: secondo me, è ragionevole immaginare che morire significhi non provare più dolore, staccare veramente la spina dell'esistenza.

Di sicuro so soltanto una cosa: quando il Grande Buio arriverà a prendermi, io non sarò più là ad aspettarlo.

Poi è arrivata mia moglie e ha cambiato canale: Festivalbar ...

martedì 19 luglio 2005

Sudo-ku



Il mio gioco dell'estate: Sudo. Senza "ku".

Eh, già, mica seguo le mode, io !

lunedì 18 luglio 2005

Per filo e per segno




Allora ti rispondo per filo e per segno .. spero solo di non annoiarti ..


Parlo di me, della mia vita .. soprattutto da un punto di vista affettivo/sentimentale:
Non sono mai stato considerato "figo", né mi interessava esserlo; c'era gente, quando ero giovane, che si buttava in politica perché si rimorchiava parecchio ... io mi sono buttato in politica perché .. mi sembrava giusto e sacrosanto ! forse c'è stata anche una compagna che si stava innamorando di me, ma .. non me ne sono accorto ..
Poi ho cambiato ambiente: da Roma a Milano c'era molta differenza .. e diffidenza ! per poter avere affetto da Donatella ho dovuto simulare un interesse esclusivamente sessuale, perché lei amava un altro (che non se la filava) .. seguono 9 anni di .. ?? sinceramente ho molte difficoltà a chiamarlo "amore" !
Altro cambio di ambiente: Ivrea era molto "libera" nei rapporti fra persone di sesso diverso .. ma io non piacevo a nessuna di quelle di cui mi sono innamorato dopo aver lasciato Donatella .. l'unica anima gemella che si sarebbe innamorata di me, era già impegnata e non aveva voglia di tradirlo (la stessa cosa avrei fatto io al suo posto !)
Conosco Francesca e mi sembra un miracolo .. seguono 18 anni (se non sbaglio i conti) di .. apparente amore: dico "apparente" perché lei lo ha negato !! anche se avesse mentito quando lo ha negato, questo rinnegare basta per farmi annegare !!
Allora, in base alla mia esperienza: l'amore non esiste !
E non ho più l'età per "ricominciare" : non mi conviene, e visto che sono diventato egoista così come tutte mi hanno accusato di essere in tutti questi anni, se non mi conviene non lo faccio !!
Lascio agli altri e alle altre questo divertimento di prendersi in giro con l'amore !! e se non si prendono in giro, se riescono a trovarlo per davvero l'amore ... buon per loro !!! a me che mi cambia ???


Ho finito !

Ergo

Vegeto ergo sum (©).


Digito ergo sum (vecchia & scontata).

venerdì 15 luglio 2005

Scoppia

Mi scoppia la testa !

giovedì 14 luglio 2005

Mi manca

Mi manca il tempo per aver cura del mio tempo.

mercoledì 13 luglio 2005

Come Sharon Stone

Di solito non amo seguire i vezzi e le mode delle Star del Cinema. Però stavolta mi trovo in sintonia con quanto recentemente dichiarato da Sharon Stone: "Mi sono autoespulsa dal circo delle relazioni uomo-donna. Il miglior favore che potessi fare a me stessa". I motivi? "Non ho più l'età per i giochini della seduzione e non ho bisogno delle uscite il venerdì sera".

Esattamente.

martedì 12 luglio 2005

Anyone's Daughter

Dopo una giornata estenuante, e te lo dico dopo perché "estenuante", sto a casa mia, da solo, e ascolto a tutta palla quei pazzi dei Deeep Purple che sparano "Everyone's Daughter" .. cose dell'altro mondo, di un'altra generazione ormai ! Come "Moby Dick" dei Led, ormai declassata a jingle di non ricordo più quale programma "musicale" plastificato. Ma l'hai mai ascoltato l'assolo di batteria di "Moby Dick" ?


Estenuante è sentirsi prendere per il culo per l'ennesima volta: "tutto sommato ieri non è stata una brutta giornata". Bugia, massimo insulto a chi viene chiamato "uno dei miei migliori amici" !


Non sono un santo, non ho ambizione di esserlo, ma non sono deficiente e nemmeno in cerca di adulatori a pagamento ("Moby Dick" è sul finale, segue "Fireball").


Non mi interessano le tue abitudini sessuali, le tue avventure e gli eventuali casini che si tirano dietro. Non mi interessano i tuoi problemi economici, se ce l'hai, o i tuoi debiti con il pusher, sempre se ce l'hai. ("No, no, no" arriva al punto giusto). Mi interesa semmai la tua salute, fisica e mentale. Mi interessa se mi imbottisci di stupide bugie, perché ti circondi di invenzioni e fuggi dietro piccole e grandi menzogne, oltre infiniti silenzi e negazioni.


(Passiamo a David Gilmour). Ognuno ha i suoi spazi. Ma dimentichi che ognuno ha la sua personale dignità: anche se credi di poter rinunciare alla tua, non immaginare di potermi togliere la mia, solo per non dovermi invidiare. Orgoglio, lo chiami. Sbagli. Nel mio caso, con te, il mio orgoglio l'ho scordato quasi subito. Perché ti ho voluto bene davvero. Solo quattro parole ti ho detto in tutto questo tempo. Quelle stesse che ti ho detto il 3 dicembre 2003 alla stazione, ricordi ? "Ti voglio bene tanto". Chissà se le hai capite. Chissà se le ricordi. A giudicare da come ti comporti con me, direi di no. Stai male, dici. A che servono allora gli amici, soprattutto i "migliori amici" ?


("There's no way out of here"). Non c'è nessuna uscita, qui. Restiamo intrappolati come topi mentre l'acqua sale, l'angoscia sale e ci affoga. Finiremo forse per ammazzarci l'un l'altra come tonni impazziti di paura nella tonnara ? Paura: io non ho paura. Non ne ho di me, figurati quanta posso averne di te, o del mondo intero ! Fai la stronza ? Mi getti la merda addosso ? Ho resiprato sommerso da ben altra merda, credi. Non c'è uscita, qui. Non cercare di fuggire, non ti riuscirà. L'unica soluzione è viverci, prenderci a botte finché saremo stanchi. E poi verrà l'acqua a coprire tutte le cose, verrà dopo che il fuoco le avrà ridotte in cenere, e sarà fango, e oblio a cancellare i miei ricordi e i tuoi. Negandoci persino i sentimenti.


(I can't breathe anymore). Non respiro, non respiro più: stringimi la mano mentre muoio.

Strani giorni

Fosse la prima volta: non capisco che cosa vogliono da me, gli altri ! Non mi interessa, però. Mi arrabbio per difendermi, per affermare il mio diritto alla vita, ai miei sentimenti. Non mi interessa comprendere, non voglio "aiutare", oggi ! Neanche il parafulmine mi va di fare. Affanculo !

Cercare è un'arte, trovare è pura fortuna. Figurati trovare un amico.

Bestemmia

Non scriverò quel "pezzo". Adesso ne sono certo, non lo scriverò. Lo avevo immaginato nei minimi particolari: la partenza, la sosta a Nizza, la "sorpresa", il resto del viaggio .. Che cosa è cambiato, mi chiedi: oh, niente, apparentemente niente. Credo sia proprio questo che mi ha fatto cambiare idea: le apparenze non collimano. Dettagli. Stupide parole. Il nulla, forse. Ecco, vedi, non l'ho mai preso seriamente in cosiderazione, il nulla. Quando sono arrabbiato, per qualsiasi motivo, fuggo. Oppure se ne accorge tutto il mondo. Io stupido che pretendo dagli altri la stessa coerenza che impongo a me stesso ! Resteranno dentro di me, quelle parole: come le tue sono rimaste dentro te. Evaporate. Non importa, niente importa. E tutto, anche il più piccolo granello di sabbia fa girare il mondo. Io mi sputtano, io dico, io .. esco di senno. Che bei comportamenti "normali" che avete tutti quanti ! E già, bisogna andare in giro vestiti: soltanto i pazzi e i poeti mostrano, nudi, i propri sentimenti ! Vi faccio paura ? Ebbene sì, sono pazzo, pazzo di tutti voi, pazzo del mondo, folle in questa vita folle, di questo Grande Nonsense che ci vuole pietosi cannibali, sempre a caccia di buoni propositi .. da divorare ! Non mi nascondo, io: non ho niente da perdere. Sono un derelitto, un buono a nulla, un mendicante di sogni. Non rinuncerei per nulla al mondo neanche ad un pezzettino di me stesso, di come sono. Volete farmi a pezzi ? Mica è la prima volta, mi so ricostruire. Sono un clone di me stesso, un cyborg fatto con i brandelli della mia stessa carne, che voi, tu, tu e tutti gli altri, avete strappato a morsi. E vi ringrazio: senza di voi, non sarei me stesso. Senza le vostre coltellate la mia schiena sarebbe ancora intera, troppo simile alla vostra, così dritta, e liscia, e intoccabile. So curvarmi su me stesso, quando voglio e mi serve, e so rialzarmi. Mi credete morto e vi salto addosso all'improvviso, quando meno ve l'aspettate. Quanto odio so suscitare ! L'amore, quello no, non siete disposti a darmene ? E allora odiatemi ! Così sarò grande, il più grande. Sarò l'incubo delle vostre notti, sarò il terrore dei giorni. Non scriverò quello che avevo dentro: un idillio innocente, una nuvola, un sogno leggero e soave. Scriverò parole che bruciano, parole che distruggono, parole che corrodono qualsiasi cosa incontrino al loro passaggio. Non ho nulla da rimproverarmi. Volevate qualcosa di me ? Eccomi, ci sono tutto: prendete e divoratene pure, questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per la nuova ed eterna alleanza. Fate questo in memoria di me.

lunedì 11 luglio 2005

Leggo

Leggere fa bene ...

giovedì 7 luglio 2005


No, oggi no.

mercoledì 6 luglio 2005

Dietro di me

Dietro di me una lunga scia, un liquido bianco, appiccicoso .. come la bava di una lumaca !

lunedì 4 luglio 2005

Impossibile

L'angoscia ha un nome. Si chiama Impossibile, cognome: Perduto per Sempre. Hai presente quando un treno dopo uno scambio prende un'altra direzione ? Binari che si allontanano .. e ti sembra di aver sbagliato treno ? e ti sembra che l'altro treno, quello che va di là, non l'hai preso perché non è arrivato, perché tu sei arrivato alla stazione troppo presto ..

L'angoscia ha un nome. Si chiama Rimpianto, cognome: Senza Ritorno. E ti sconvolge dentro. No, fuori non si vede. Magari quattro parole su un blog ..

Angoscia

Sento un'angoscia qui, in mezzo allo stomaco, proprio all'altezza dell'Anima ...

venerdì 1 luglio 2005

La prima e l'ultima

La vita, come l'amore, andrebbe vissuta così, ogni volta con lo stupore della prima volta, ogni volta con il furore come fosse l'ultima !