mercoledì 30 settembre 2009

Fila-Stronca

Rubrica mia rubrica

ci casca la cicala

ci casca la formica

ci casca e non ci cala

dal fondo della scala.



Dal buio della morte

tiriamo i dadi a sorte

tiriamo anche a campare

per farla maritare:

la vita fa cilecca

cilecca la formica

e pure la rubrica.

 

lunedì 28 settembre 2009

Valgo il doppio!

Ho rigovernato i piatti.



Non penso che "lui" l'abbia mai fatto.



Quindi: valgo il doppio. Sono il più bravo "single" che si sia visto in Italia negli ultimi 150 anni. 

mercoledì 23 settembre 2009

Il bisonte bifronte

Ciao, sono Bis, il bisonte bifronte.

Abito nella casa di fronte.

Non ho sogni, la notte, ma bisogni.

La gente mi guarda male, forse per colpa di quel corno in fronte, nemmeno fossi mio cugino Rino, il Ceronte.

Porto calze onte e bisonte.

Seguo percorsi bis-trofedici, forse per qualche strana forma di bistrofia.

I miei antenati solevano lavare l'onte col sangue: io mi accontento del Bioprestobucatoamano. Non mi piacerebbe se fosse bucato con qualche tipo di macchina. Se avessi una lavanderia mi darei alla macchia.

Ma sono solo un bisonte bifronte, come mio padre Giano, che di cognome faceva Parmi.

Mia madre voleva chiamarmi Ris, ma poi mio padre le disse: "Che fai? Ris Parmi anche sul nome?". Così fui chiamato Bis, perché ero bifronte.

sabato 19 settembre 2009

Un discorso serio

Diversi fatti, apparentemente scollegati fra loro, hanno suscitato in me una corrente di pensieri tutti convergenti verso lo stesso punto.


Da qualche anno, l'umanità è entrata in contatto con sé stessa, nel senso che diverse parti e differenti organizzazioni sociali, a livello mondiale, si sono trovate, dopo secoli o millenni di isolamento, improvvisamente faccia a faccia. Penso a popoli e civiltà che hanno percorso ciascuno il loro cammino, lento o veloce, tortuoso a volte, ma sicuramente condizionato dall'ambiente circostante.


Il fenomeno migratorio delle genti, causato dall'esigenza di trovare lavoro, non è nuovo, ma recentemente ha assunto proporzioni mai sperimentate prima. Su queste motivazioni si sono innestate quelle della fuga da malattie e guerre.


Anche la "libera" circolazione delle merci è diventata sempre più parossistica: una volta si citava Parigi come esempio estremo per l'importazione quotidiana di ostriche dall'oriente. Oggi pare normale mangiare cibo prodotto dall'altra parte del mondo e vestire abiti confezionati a milioni di kilometri di distanza, magari in condizioni di semi-schiavitù.


Il "contatto" chiamato "globalizzazione" ha portato a confronto abitudini, culture, religioni, usi e costumi assolutamente diversi fra loro. Si è creata una specie di "Babele al contrario", in cui l'incomprensione deriva dalla "compressione" in spazi contigui di esseri umani assolutamente diversi, mentre nella mitica Babele biblica era l'incomprensione che generava una specie di "esplosione" e di allontanamento fra esseri umani che prima si comprendevano benissimo.


Infine: che cosa fa qualsiasi specie animale quando si trova a competere, con altre specie o con altri gruppi della stessa specie, su elementi vitali, come lo spazio per abitare o il cibo, o più generalmente le risorse per sopravvivere ? Combatte. Spesso fino alla morte, spesso fino al genocidio. Senza esclusione di colpi.


Ecco che cosa sta succedendo al genere umano. Avendo sviluppato una serie di "gruppi" autonomi più o meno numerosi, ma tutti caoticamente evoluti ognuno a suo modo, ognnuno coi suoi errori (tanti) e con le sue cose buone (poche), trovandosi ora a contatto questi gruppi fra loro, avendo intrecciato gli "interessi" materiali in maniera competitiva, non si riesce a vedere la situazione "dall'alto" e non si trovano motivazioni e comportamenti "collaborativi": gli unici che potrebbero aiutare a trovare una via per la sopravvivenza in un ecosistema a risorse (enormi, ma comunque) limitate, come la Terra.


Detto in 5 parole: siamo scimmie stupide e cattive.

domenica 6 settembre 2009

Materia e pensiero

Se io ho una mela e tu la prendi io rimango senza, e se abbiamo una mela a testa e ce le scambiamo restiamo con una mela a testa.

Se io ho un'idea e tu la prendi abbiamo tutti e due la stessa idea, e se ognuno di noi ha un'idea e ce le scambiamo, avremo ciascuno due idee.


Una verità atrettanto semplice quanto misconosciuta, ignorando la quale stiamo precipitando verso un abisso di barbarie.

venerdì 4 settembre 2009

Pruriti

La vita è il prurito di un momento: aberrazioni elettriche della corteccia cerebrale, o pori ostruiti dal sebo e dal sudore.