giovedì 29 gennaio 2009

Un sentimento

L'amicizia è un sentimento. E, a differenza dell'amore, non può essere vissuta in solitario. Richiede la partecipazione di almeno due persone. E richiede di essere ricambiata. Non esite in amicizia l'equivalente di ciò che chiamiamo "innamoramento" per l'amore.


L'amicizia nasce, di solito senza farsi tanto notare, cresce, finché un bel giorno ci troviamo amici di qualcuno, "con" qualcuno. Ci sono pochi motivi per cui un'amicizia può morire. Uno di questi è il tradimento. In amore, sempre per fare un parallelo, il tradimento (fisico o mentale) viene preso nel gioco delle parti, non è mai bello ma la sua influenza sul sentimento dell'amore è molto variabile. In amicizia invece il tradimento, anche la semplice assenza in certi momenti, può essere mortale.


Non importa quanto a lungo fosse durata l'amicizia, o quanto profonda potesse essere "prima". Se un amico tradisce, smette immediatamente di essere amico. E ben difficilmente potrà tornare ad esserlo. Anzi, mai.

lunedì 26 gennaio 2009

At the moment

at this time

i've got no brain left

just eyes

fingers

and some sort of ears

sorry


if you were here

i'd have lips for you

just for you

sabato 24 gennaio 2009

La Società maleducata

Piano piano, giorno dopo giorno, quasi senza che ce ne accorgiamo, la Società si va trasformando. Accade naturalmente. È accaduto per millenni, e non c'è nulla di strano.


Il fatto per me singolare è che questa nostra Società, almeno quella che conosco direttamente nella mia esperienza quotidiana, naviga sempre più verso comportamenti che io definisco "maleducazione". Sono nato e vissuto in una famiglia e in un ambiente (economicamente povero e semplice nelle sue manifestazioni) in cui il "rispetto" per l'altrui persona si respirava ad ogni passo. Magari eravamo coperti di stracci, ma quando ci mancava il sale per cucinare chiedevamo gentilmente e rispettosamente ai vicini, ai compagni. Viceversa, quando avevamo qualcosa in più degli altri, semplicemente e con modestia, la offrivamo per la gioia di tutti. Ricordo di aver lasciato (con rimpianto, ma soprattutto con amore) i miei adorati pupazzetti di pezza ai miei compagni di giochi, quando cambiammo quartiere.


Oggi invece si respira la superbia del privilegio. Si compete per qualsiasi cosa, si sente il dovere di "mostrare" che si è "più forti" in ogni senso, in ogni piccola manifestazione della quotidianità: non parlo del lavoro (dio sa quanto si lavorerebbe meglio senza invidie, soprusi e sgambetti fra colleghi), ma del parcheggio, delle file alla Posta o dal medico, dei negozi, perfino del camminare per strada. Fare quattro passi sul marciapiede (ammesso che esista e non sia invaso dalla prepotenza di certi veicoli) è diventata una specie di avventura in una jungla urbana (i piccoli paesi però non fanno eccezione), dove bisogna continuamente guardarsi attorno per evitare "aggressioni" di ogni tipo.


In questo scenario, riconosco che molti hanno ancora rispetto del prossimo, e spero che riescano a tramandare questa loro "anomalia": per questo non mi vergogno di insegnare ai miei figli questo strano comportamento.


Cordiali saluti a chi legge.

giovedì 22 gennaio 2009

Una pacata ricognizione

Non permettetevi di dire che io vi sto ricattando, altrimenti non sapete che cosa potrebbe succedervi !

martedì 20 gennaio 2009

Le Emozioni

Le Emozioni si moltiplicano, non si dividono !

Si sommano ma non si sottraggono.


Una volta vissuta, un'Emozione è per sempre.

venerdì 16 gennaio 2009

Faccialibro ? No, grazie !

Provo disgusto quando sento di questa ulteriore moda che affligge Internet.


Esporre sé stessi, ma non attraverso le proprie opere o le proprie idee e nemmeno attraverso le proprie preferenze o gusti: esporre la propria "immagine", o quello che si vorrebbe che fosse.


Facebook ? No, thanks !





Ho troppo rispetto per la mia "faccia", per spiattellarla così a venditori di pubblicità più o meno occulta.

mercoledì 14 gennaio 2009

Mala Tempora Currunt

Il Sud ancora
nella Gomorsa
del maltempo.

domenica 11 gennaio 2009

Manifestamente

Prendo queste parole di un giornalista indipendente come "manifesto personale" (le sottolineature sono mie):

Mai iscritto a un partito, mai appartenuto a gruppi d’interesse legati al potere, mai raccomandato ovviamente; non ho mai compiaciuto a chi stava sopra di me sul lavoro, e per essere libero ho sempre fatto tutto quello che in questo Paese ti garantisce la non-carriera. Infatti non ho fatto carriera, non all’interno del Sistema né nelle nutrite fila dell’Antisistema (che richiede la medesima omologazione). Ho un attaccamento fortissimo al senso di giustizia, non sto zitto e dico ciò che penso sempre, a qualunque costo. Ho pagato e pago per questo prezzi alti, talvolta al limite del sopportabile.

Detesto in modo assoluto la cultura dei ‘personaggi’
, la cosiddetta Cultura della Visibilità (leggi Vip), sia quella massmediatica propria del Sistema che quella ‘antagonista’ del nostro Antisistema. La considero il peggior veleno che sia mai stato inoculato nel tessuto civico italiano, e in generale dei Paesi occidentali. Ci ha distrutti, pochissimi si rendono conto fino a che punto. Credo fortemente nella parità di tutti, nell’importanza di ciascuno a prescindere, nessuno conta più di qualcun altro. Mai.



giovedì 8 gennaio 2009

Inquietante interrogativo

Eccoci qua: de-Pilati a rotolarci nel fango dopo esserci fatti la ceretta con le Strisce di Gaza, aspettando che Topolanek ci tiri fuori dall'incertezza del metano.


E SuperPippo ?

venerdì 2 gennaio 2009

Augurio

Questo il mio augurio per il 2009:


Qualcuno mi protegga

da quello che desidero

o almeno mi liberi

da quello che vorrei

(V.Capossela - "In clandestinità")


e di viverlo fino in fondo.