venerdì 29 dicembre 2006

Tutto tace

Ognuno immerso nell'atmosfera postnatalizia (o comunque nell'atmosfera, visto che nessuno di noi fa l'astronauta né il passeggero a bordo dello shuttle): si corre oppure si ozia oppure si lavora ... immancabilmente si usa il cervello: anche per spaccare la legna si usa il cervello ...

e tutto tace !

giovedì 28 dicembre 2006

Errare disumano

Si fa presto a dare la colpa agli altri: il vero coraggio sta nel riconoscere i propri errori e non soccombere ai sensi di colpa.

Eroico chi riesce a chiedere perdono, ancor più grande chi riesce veramente a concederlo.

Errare è disumano, quello che lo rende davvero (statisticamente) umano è perseverare sempre nello stesso errore.

martedì 26 dicembre 2006

Serenità

La serenità è fatta di una materia estremamente volatile: se non si assapora subito, evapora.

Essendo piuttosto difficile da trovare e ritrovare, è un bene prezioso e raro, specialmente in mezzo a tanta gente.

Tutti affannati ad avere, ad inghiottire attraverso i sensi: pochi assaporano il dolce delicato profumo della serenità, che sussurra nell'orecchio "sto in pace con te ! stai in pace con tutto ".

sabato 23 dicembre 2006

Nonostante

Non aspettatevi di trovare qui i tradizionali auguri di buone feste.

Non ho tempo né cuore per le ipocrisie. Gli amici veri sanno che continuo a volergli bene, sia nei giorni festivi che in quelli feriali.

Casomai, c'è meno occasione di sentirci, di scriverci, durante le feste.

Ma nel cuore c'è sempre un grande affetto e nel pensiero ci sono tanti piccoli grandi pensieri per ognuno di loro.

Grazie di esserci, anche durante le feste.

sabato 16 dicembre 2006

Quand'è che il piccolo diventa grande ?

Quanti granelli di sabbia servono per fare una duna ?

Un singolo granello di sabbia non è certo una duna. Neanche 2 granelli, né 10, né 20. Forse 100 ? Mille ? Un milione ?

Il deserto è pieno di dune. Togli un granello di sabbia ed è ancora una duna. Quanti ne devi togliere perché una duna non si possa più chiamare "duna" ?

Ho provato a domandarlo al deserto, ma non risponde. Forse dovevo chiederlo al granello.

venerdì 15 dicembre 2006

Monologo sull'amore

Si parla tanto dell'amore, senza arrivare a capire davvero che cosa sia.

Lasciamo perdere la (mia) definizione di amore: "dare senza aspettarsi niente in cambio". Questa si applica senza grossi problemi a quei rapporti d'amore che non hanno a che fare col sesso: figli, genitori, perfino amici a volte.

Tornando invece a parlare del rapporto fra uomo e donna (o fra partner, senza discriminare l'omosessualità), per me, l'amore è incontrare una persona, innamorarsi, fare sesso condito di tante sciocche ma divertenti romanticherie, e poi magari col tempo scoprire che quella persona non ci piace: non che sia incompatibile né odiosa, semplicemente non ci piace (e spesso la sensazione è reciproca). A quel punto, ciò che distingue un rapporto d'amore da qualcos'altro è la capacità di accettare quella persona così diversa da quella che ci sembrava di conoscere, la capacità di riuscire a tenere vicina una persona quasi completamente sconosciuta, superando la delusione che deriva dalle tante aspettative iniziali.

E già: la maggior parte delle delusioni, delle "tragedie", discendono più o meno direttamente dalle aspettative, dalle illusioni che (guarda caso) quando si è innamorati sbocciano come fiori a primavera. Ma poi arriva l'estate, con i suoi frutti maturi, e inevitabilmente l'autunno, con le sue foglie che cadono. Basterebbe riuscire a vedere la bellezza delle foglie gialle e rosse cadute da un albero che erroneamente abbiamo creduto sempreverde.

Rimpiangere un passato o peggio un "futuro atteso" che si è verificato soltanto nei nostri desideri e nella nostra fantasia è un grave errore, fonte di molte "tragedie" in amore. Ancora una volta bisognerebbe avere la forza e la saggezza di accettare la realtà così com'è, senza pretendere nulla in cambio.

giovedì 14 dicembre 2006

Vincenzino Scatarro


Certo la gente, in Italia, è sempre pronta ad accogliere con grandi applausi tutto ciò che sa di straniero. Provate a immaginare se un giorno un bravo disegnatore italiano avesse creato un carattere come quello qui sopra, lo avesse mandato in giro vestito solo con una maglietta (corta) e col culodifuori, lo avesse chiamato "Vincenzino Scatarro" e poi avesse preteso di farne un "cartone" per bambini. Tutti gli sarebbero saltati addosso, accusandolo di cattivo gusto, di volgarità, o peggio. Il cartone e il relativo carattere sarebbero stati banditi e ricacciati nel più profondo oblio mediatico.

Invece, un giorno arriva una "major" di oltreoceano, dove un disegnatore un po' "fumato" ha creato il carattere di un orsacchiotto tonto che va in giro col culodifuori, e che succede ? Diventa una specie di eroe per bambini di tutte le età, comprese le mamme, che non sanno insegnare ai loro figli quel minimo di ironia e senso dell'umorismo che avrebbe ricacciato quel personaggio nel limbo che umanamente merita.

E poi ci lamentiamo che i giovani si comportano male.
Il peggio deve ancora arrivare: quando i ragazzini cresciuti a disneychannel e vincenzino-culodifuori saranno diventati adulti, ne vedremo delle belle.

martedì 12 dicembre 2006

Intangibile impercettibile

Che cosa si nasconde nel tichettio irregolare che sempre mi avvolge, in quel sibilo silenzioso che avverto nelle orecchie quando c'è silenzio, e che mai mi abbandona, dall'alba al tramonto, e poi nella notte, giù fino all'alba ?

Il debole suono di "me" mi ricorda che c'è una specie di universo dentro me, con le sue stelle e pianeti, e galassie, e buchi neri.

Ma che ne sapete, là fuori ? Neanche un astronauta, né una navetta spaziale finora avete mandato.

Rimango silenzio nel mio tichettio irregolare, intangibile: resto ancora invisibile, come un sibilo lungo nel vento, impercettibile.

domenica 10 dicembre 2006

Pensierino di Natale

NATALE

banchettiamo
arrampicati
su una collina
di cadaveri

sabato 9 dicembre 2006

Miope di cuore

Chissà che c'entra star bene da soli. Come guardare il mondo con occhiali diversi. L'astigmatico vede spesso doppio, ma ciascuna metà del doppio mezza sfocata.

Sono miope di cuore, io: vedo bene solo chi mi sta vicino per davvero.

giovedì 7 dicembre 2006

Assonanze

Ci sono persone che mi ispirano assonanze. Ne ho già parlato, qua e là.

Forse una notte di lunapiena. Forse assonnanze. Divertenti però.

domenica 3 dicembre 2006

Sensi

Stare, e non sentirsi. Illusione del sé stesso ?