domenica 29 aprile 2007

Molti soli



Non sento solitudine in mezzo a una moltitudine,
ma piuttosto moltitudine in mezzo a una solitudine.

sabato 28 aprile 2007

Ineffabile

Quando non ho tempo mi dedico alla poesia, ma il mio campo espressivo sarebbe la narrativa. Il racconto, per la precisione. Senza pretese di scrivere un romanzo, una sceneggiatura, qualcosa che vada al di là di un paio di paginette da leggere tutte d'un fiato.

Credo di saper scrivere discretamente. Certo, so benissimo di non essere un genio della scrittura, né uno che verrà ricordato dalle generazioni future.

Ogni tanto mi prende l'ispirazione, e allora via: è come lanciarsi sulle ali di un deltaplano o sentirsi un falco silenzioso nel cielo immenso delle parole, a scrutare giù, in cerca di una preda. Ma la caccia migliore si risolve proprio in quello stare lassù, sospeso fra terra ed infinito, aspettando un effimero niente finché non arriva.

Dopo, resta solo il ricordo. Ineffabile.

mercoledì 25 aprile 2007

Buoni propositi

Visto che non riesco più a trovare una cazzo di taglia di costume che mi vada bene, quest'anno andrò al mare in una spiaggia naturista: tanto so' miope e a distanza maggiore di 15 cm nonvedouncazzo !

sabato 21 aprile 2007

Essenza del Nulla

Si allontana l'essenza dell'esterno, come un Nulla che colpisce all'improvviso.

Niente e nessuno vuole me. Al Nulla do fastidio in quanto esisto.

sabato 14 aprile 2007

Sabato mattina dalle 9 alle 11

Libertà, creatività, ispirazione. Richiedono un ambiente tranquillo, capacità di concentrazione e pochi sensi di colpa.

Nel mio caso, si concentrano il sabato mattina dalle 9 alle 11.

Tutto il resto è caos.

giovedì 5 aprile 2007

Religioni Postmoderne

Capita a volte, partendo da un discorso sull'ateismo, di parlar di eretici, e della differenza fra chi vive le proprie convinzioni religiose per sé stesso e chi invece tende a far proseliti.

Capita anche di trovarsi in un mondo che presta molta attenzione alle parole dette in televisione, ma non conosce il significato di termini come "eretici" e "proseliti". Che poi si cerchi di spiegarli in termini di "non ortodossi" e rispettivamente "seguaci". E alla fine ci si arrenda di fronte alle espressioni sbalordite di chi non sa bene come interpretare parole come "ortodosso" (una collinetta su cui si coltiva l'insalata ?) e "seguace" (un cane da caccia gay ?).

Lo stesso mondo infarcito di "Gigabyte" e "banda larga" (sarà quella con gli orchestrali ciccioni ?).

Eretici ! Io di questa "religione" resto Ateo. Orgogliosamente.

martedì 3 aprile 2007

Improponibile

Che poi uno si sveglia alle 6, si lava, si veste, prepara le colazioni, porta una figlia a scuola, affronta un'oretta di traffico cittadino, approda al sospirato parcheggio ... ma non è finita.


Sopravvive allegramente alle solite 9-10 orette di lavoro in uno stanzone senza finestre e discretamente rumoroso (compresi gli schiamazzi isterici di qualche collega), infine raduna le sue cosette, si mette il giubbotto e finalmente esce a riveder le stelle.


E nel tragitto fra il portone dell'ufficio e il parcheggio che vede, che incontra ? Una coppia di mezz'età (decisamente più età che mezza): lui con giacchino di pelle, camicia e cravatta, lei con un seno spropositato e un vestitino nero scollato fino alle ginocchia, tacchi vertiginosi, trucco visibile a 500 metri di distanza.


C'è un solo aggettivo che aiuta a definire simili visioni: improponibile.

lunedì 2 aprile 2007

Risurrezione

Credo nella Risurrezione delle Lampade.


Ho assistito coi miei stessi occhi alla Risurrezione della Lampada dell'Anabbagliante Destro della mia Automobile, dopo diverse settimane che si era spenta.

domenica 1 aprile 2007

Senza candeline

Un regalo a sopresa ...



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!!!

Peccato d'amore

Di tutte le donne che mi hanno scopato, neanche una è riuscita a leggermi dentro. Piaceva il mio modo di fare sicuro, piaceva la disponibilità, quel senso di protezione, figlio della tenerezza, piaceva la forza nascosta, la voglia di agire.

Di tutte le donne che hanno passato con me qualche ora o un pezzo di vita, sincere ne conto ben poche. Se è vero che si accusa il prossimo dei propri difetti più grandi, erano quasi tutte egoiste.

Per quanto ne so, le migliori sono state quelle raccolte per strada: chiarissimo quel dare-avere, ipocrisia nulla.

Le altre cercavano un padre, qualcuno che desse loro sicurezze di una vita: io che sicurezze non ne ho avute né cercate nella mia vita.

Di tutte le donne che credo di aver amato e che almeno una volta hanno detto di amarmi, nessuna mi ha chiesto dove inizia la mia poesia, né dove finisce.

Peccato.