lunedì 27 dicembre 2010

Metamorfosi

Sto perdendo l'uso della mente. Oppure ne sto sviluppando un uso alternativo. Una volta, al mattino, ero bello pronto ad affrontare mille sfide, mille novità, mille problemi. Ora, al mattino mi sveglio pessimista, di un pessimismo cosmico, che non ammette repliche. Nemmeno tornare a dormire mi aiuta, perché spesso al mattino sogno incubi.


Qualcosa migliora col passare del tempo, durante la giornata. Ma peggiora da un giorno all'altro. Come se fossi sopra un'altalena che nessuno spinge più, e piano piano si ferma. Non so nemmeno come spingerla da solo. Una volta ero bravo, in questo (giocavo quasi sempre da solo). Ora mi atterrisce la fase bassa dell'altalena, e quindi non spingo, non voglio volare alto.


Senza dubbio mi sto trasformando: non sono più quello di una volta.


Chiederò aiuto a Kafka.

giovedì 23 dicembre 2010

ipg

risulta difficile, anche andando parecchio indietro, trovare giorni peggiori di questi...

lunedì 15 novembre 2010

Giorni

Giorni di tristezza, assedio chimico, forse malattia nascosta in attesa di esplodere.


Eppure è la mia vita: questa, adesso. Fa quasi schifo sprecarla in queste stupide emozioni, e poi rimpiangerla senza appello, domani o più tardi. Chissà.


Reagire: serve a tirare avanti ancora un po'.

venerdì 12 novembre 2010

Parole

Da dire, ci sarebbe tanto. Eppure, mancano le parole, a volte.


Sempre più spesso. Nemmeno quelle.


Si sta, e non c'è autunno che ci salverà.

martedì 2 novembre 2010

Orfano

(Ora sì, che posso dirmi orfano).


Alla fine si rimane soli. Anzi, spesso si resta interamente "da soli".


Hai voglia ad imparare che insieme si sta meglio, che la collaborazione e lo scambio con "gli altri" è un valore positivo. Dare, avere. Però alla fine l'unico valore è quel "dare senza aspettarsi niente in cambio", cioè l'amore.


Non si nasce dal nulla, anche se del nulla è pieno il mondo, e forse ne è formato. Si ritorna nel nulla, senza via di scampo.


Resta tutto ciò che si è stati in vita. Bene o male, non importa. Alla fine si rimane soli.

martedì 28 settembre 2010

Sentirsi inutili e cattivi

Si perde la poesia, come ho sentito dire. Si vive con la spada puntata dritta alla schiena, e nessuno se ne accorge, nessuno vede.


E ci si sente inutili e cattivi.

domenica 26 settembre 2010

Ormeggi

Quella sottile lama d'ansia che ti coglie quando un'imbarcazione prende il largo, e sei lì sopra, e guardi la terra sparire piano piano, e intorno è solo acqua.


Chissà quanto amichevole, e per quanto.

venerdì 17 settembre 2010

Dare unicuique suum

Sì, ognuno ha le sue tristezze.

giovedì 16 settembre 2010

Off

Si ha voglia, a volte, di richiudersi in sé stessi. Non c'è niente da fare. Essere rifiutati porta a rifiutare. Spirale negativa? No, è un passo solo.


ON-OFF.

giovedì 9 settembre 2010

Competenze

So fare un sacco di cose, ho molta esperienza, so trattare con le persone (anche per lavoro), scrivo bene in italiano e parlo un inglese quasi ottimo.


Se mi volete lasciare a casa, peggio per voi!

mercoledì 18 agosto 2010

Quale paura

La paura della morte non esiste.


La morte quando arriva ci trova sempre impreparati.


La vera paura è quella di vivere male o di fare del male a qualcuno a causa degli errori che inevitabilmente la vita ci fa commettere.

domenica 8 agosto 2010

Shhh!

Mi assento per un po', ma poco poco.


Non vi preoccupate.

giovedì 5 agosto 2010

Padri e figli

Mio padre non mi ha mai parlato come io ho parlato oggi a mio figlio: sarà meglio o peggio?


Non mi piace imitare, preferisco essere unico, a costo di sbagliare.

mercoledì 4 agosto 2010

Strano

Troppe parole mi scivolano addosso. Mandato affanculo l'ennesimo "lampeggiatore su sorpasso". S'incazza. Peggio per lui. Sistemate alcune cose burocratiche. Altre restano, ma per ora non posso farci niente. Giudizi, parole. A me che non giudico nessuno. Tempo inerte. L'animale ferito è ancora più vulnerabile, da parte degli opportunisti e dei vigliacchi. L'animale (apparentemente) morto è invulnerabile.


Ancora parole. Senza nesso, senza particolare senso. Meglio tacere. È un consiglio, inascoltato. Resto spesso inascoltato. Non è un mio problema. Non più. Ci sono altre priorità, superato il muro dell'ansia.


Resto finalmente da solo in un oceano di silenzio.


Strano.

domenica 1 agosto 2010

Razionalmente parlando

Rivendico il mio diritto ad essere irrazionale. Non sempre, non comunque: quando mi viene. Nel rispetto degli altri e di me stesso.

mercoledì 28 luglio 2010

Ricomincio da tre

Un altro trasloco. Anzi, traslochino. Per andare a vivere in un sottoscala. Senza grandi prospettive. Forse un domani dalle "stalle" alle "stelle" (nel senso di altezza, non di grandiosità).


L'attesa di fronte all'ignoto mi stressa.

domenica 18 luglio 2010

Cerco Lavoro

Purtroppo mi trovo in condizione di dovermi cercare un nuovo lavoro.


La mia professionalità è notevole (lo dico senza falsa modestia), e quindi difficilmente collocabile. Le mie aspettative (in questa situazione) sono ragionevoli.


Da oltre 10 anni mi occupo di Networking e Sicurezza. Ho capacità di organizzazione e gestione di gruppi di lavoro, in ottica di Service Management. Sono certificato ITIL v.3 e SAP (per chi sa di che si tratta). Mi dicono che sono anche un ottimo Problem Solver tecnico.


Mi interessano i contatti o i riferimenti di qualche società che potrebbe prendere in considerazione il mio curriculum. Per avere un'idea, si trova su LinkedIn http://it.linkedin.com/in/carlozappala . Ovviamente sono disponibile a fornire informazioni più dettagliate e referenze, anche di persona.


Contatti: carlo (punto) zappala (at) gmail (punto) com


Grazie per l'attenzione e la diffusione che vorrete dare a questo messaggio!

venerdì 9 luglio 2010

Settimane ... bianche

Com'era bello lo scorso venerdì! Questo, invece, è davvero penoso... Per non parlare del weekend che si avvicina. Che depressione!


"Un giorno dopo l'altro" cantava Luigi Tenco.

martedì 29 giugno 2010

La cura

L'unica cura efficace contro la paura della morte è la pazzia.

mercoledì 16 giugno 2010

Il libretto delle istruzioni

Da piccolo lo cercavo, perché ero convinto che esistesse, nascosto da qualche parte. Tutto sommato, i miei mi avevano implicitamente convinto che la Scienza potesse dare quasi tutte le risposte corrette alla mia curiosità di sapere "come funziona il mondo" e, attraverso di esso, che cos'è la vita. La mia vita, così come quella di chiunque altro.


Più tardi ho cominciato a sospettare che quel famoso "libretto delle istruzioni" non esistesse davvero. Insomma, se proprio ne volevo uno, avrei dovuto scrivermelo da solo. Cominciai a farlo, nonostante tutto.


Quando ero ormai "grande", mi insegnarono un gioco di società con le carte, uno di quei giochi che servono per riempire le lunghe serate invernali, con gli amici. La regola fondamentale era che il "mazziere" stabiliva le regole, ma non le comunicava a nessuno degli altri giocatori: in base alle "reazioni" del mazziere, che poteva ammettere o vietare certe mosse, ciascun giocatore doveva cercare di indovinare quali fossero le regole stabilite. Ripensandoci, era un gioco molto simile alla vita, da quel punto di vista. Frustrante e stressante. Feci in modo di non giocarci più, inventandomi le scuse più assurde.


Dopo molti anni, posso dire di non essere riuscito a scriverlo, quel famoso "libretto delle istruzioni". Però nel frattempo ho raccolto molti appunti, idee discrete e qualche buon risultato. Niente che mi abbia procurato vantaggi materiali, ma piuttosto un allargamento degli orizzonti della mia coscienza.


A parte alcune briciole che riesco a dare in pasto ai figli, di tanto in tanto, tutto questo andrà perduto per sempre, "come lacrime nella pioggia".

lunedì 14 giugno 2010

If

Avrei bisogno di aria. Incondizionata.

domenica 6 giugno 2010

Una vita

Una vita piena di esperienze, sì sì, l'ho avuta. Se il mio obiettivo era quello di non diventare borghese, pure quello l'ho raggiunto: non ho accumulato niente. Mi viene in mente quella novella di G.Verga che si studiava a scuola: La roba.

Con la mia vita potrei scriverci più di un romanzo. Oppure una di quelle saghe tipo Fratelli Karamazov. Però non mi sembra giusto né opportuno. Forse lascerò qualche appunto ai figli, così che posssano, se vogliono, scriverselo da soli il loro romanzo famigliare.

Ho quasi sempre fatto ciò che volevo, e soprattutto non ho fatto ciò che non volevo. Risultati? Morali. Vedo che molta gente invece scende quotidianamente a compromessi, spesso ricavandone profitti o privilegi, o qualche forma di beneficio. Chissà.

Mi pento? E di che! Rimpianti? sono diretti soprattutto verso il futuro: non riuscire a vedere tanto in là quanto mi piacerebbe.

E domani è un altro lunedì.

domenica 23 maggio 2010

di quando in quando

Cerco di tenere lontana la depressione, ma non mi è facile. Le cose intorno cambiano di giorno in giorno e, mi sembra, sempre peggiorando.

Devo fare i conti con tante realtà, tutte discretamente avverse o decisamente impegnative.

Qualcosa mi è favorevole, ma non sono il tipo che fa confronti. Non uso piatti della bilancia su cui scaricare i pro e i contro.

Cerco di vivere alla giornata, e sorrido, se mi sorride il cielo. Di quando in quando.

mercoledì 19 maggio 2010

Misteri della notte

Svegliarsi nel cuore della notte per problemi "digestivi". Trovarsi a fare i conti con l'ansia, con le cose da fare, con la voglia di stare "bene".

Non si è mai stressati abbastanza.

E ci si cura sempre da soli.

giovedì 13 maggio 2010

DISCLAIMER - DICHIARAZIONE

"Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono" (art. 28 DDL 1611)


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domenica 9 maggio 2010

Fuga dalla realtà

Guarderò fuori della solita finestra. Un cielo azzurrino che promette primavera, ma sa mentire. Mangerò biscotti che non dovrei mangiare. Farò la doccia, prenderò freddo, mi faranno male le ossa. Cambierò le lenzuola al letto. Preparerò qualcosa per cena. Nel frattempo penserò al dentista, che mi aspetta domani, ai mod. 730 ancora da compilare, al lavoro che non va, ai miei 56 anni e a quelli che mi restano. A una persona cara lontana.

Mi laverò i denti e andrò a dormire.

domenica 4 aprile 2010

Arietino

arietino
Dall'uovo di Compleanno...

martedì 30 marzo 2010

Sono nato italiano

Sono nato a Roma. Mio padre è nato in provincia di Roma. Mia madre era di Varese, ma più romana di me. I miei nonni erano: uno siciliano, una "etrusca", uno "romano de Roma" e una lombarda del profondo nord.


A chi mi chiedeva: "di dove sei?" mi piaceva rispondere: "sono italiano!".


Da un po' di tempo a questa parte, non mi sento poi così sicuro di essere ancora "italiano". Non sento di avere molto in comune con questo popolo di dentisti, idraulici, negozianti, pubblicitari, tifosi, amicidimaria, raccomandati, svenduti di ogni tipo e dimensione.


Resterò cittadino di me stesso e della mia coscienza.

domenica 28 marzo 2010

Tramontarsi

Questo tramonto mette voglia di altre notti. Di non sentirsi al tramonto. Di non pensarci.

A volte si rimane, e non si sa più dove si sta. A volte si va, verso dove.

Ma la tristezza e la nostalgia vincono sempre sull'invidia e sull'odio.

La Terra gira, nonostante tutto.

giovedì 25 marzo 2010

L'Ora dell'Amore (che Vince Sempre)

Domenica, fra le 2 e le 3 di notte, ritorna! quest'anno si chiamerà "L'Ora dell'Amore", perché "Ora Legale" sembra inventata dalle "toghe rosse".

domenica 14 marzo 2010

Itagliani

Abbiamo fatto l'Italia, si tratta adesso di fare gli italiani. Siamo rimasti a Massimo D'Azeglio.


Le regole non ci sono, o mancano le sanzioni per chi non le applica, o infine le sanzioni ci sono ma non vengono applicate.


E soprattutto ognuno guarda la "panza sua" e se ne frega (fascisticamente) del senso civico: altrimenti (per esempio) non ci sarebbero negozianti che non ti fanno lo scontrino, né dentisti (sempre per esempio) che non ti fanno la ricevuta fiscale, né (altro esempio) lavori in nero.

lunedì 8 marzo 2010

Appello ai cittadini del Lazio e della Lombardia

Cittadino laziale, cittadino lombardo,


se paghi una bolletta in ritardo ti applicano gli interessi di mora; se la paghi molto in ritardo o se non la paghi affatto ti tagliano l'utenza;

se vuoi partecipare a un concorso pubblico e presenti la domanda fuori dai termini, la tua domanda viene respinta;

se richiedi una concessione edilizia e alleghi documenti falsi, la tua domanda non solo viene respinta ma sei passibile di denuncia;

se da domani tolgono quel fastidioso e inutile divieto di sosta davanti casa tua, non ti viene certo rimborsata quella multa salata che i vigili urbani ti hanno affibbiato la settimana scorsa.

A questi signori invece è stato permesso, grazie alla prepotenza di chi governa questo paese (che ritiene evidentemente che la sostanza, la loro sostanza, sia più importante della forma), di bypassare ogni certezza di diritto.


Che in questo paese ci sia un deficit democratico è sempre più evidente.


Il 28 e 29 marzo si voterà per scegliere i presidenti delle Regioni Lazio e Lombardia. Come possono queste persone governare e governarti se sono loro i primi a non rispettare le regole? E per quale ragione tu, cittadino laziale o lombardo, devi avere più doveri e meno diritti di quanti ne abbiano loro?


Quindi il 28 e 29 marzo impedisci che Renata Polverini e Roberto Formigoni diventino presidenti della tua Regione.


Diffondi questo post, copiaincollalo ovunque, linkalo dappertutto. Per ridare un minimo di speranza a questo paese.


( grazie a Mauro ! )

giovedì 4 marzo 2010

Braccia

Braccia rubate all'apicoltura.


Può essere vero per molti miei concittadini.

lunedì 1 marzo 2010

Buon Marzo

bomarzo

venerdì 26 febbraio 2010

Riassunto delle puntate antecedenti (e forse susseguenti)

Volevo scrivere un'autobiografia. Poi ho pensato: se scrivo alla velocità con cui mi tornano in mente gli episodi della mia vita, mi servirà una seconda vita per scrivere questa autobiografia. E io scrivo molto più lentamente di quanto gli episodi della mia vita... Ecco, vedi? mi sto già incartando.


Conclusione: al massimo posso scrivere un breve riassunto della mia vita.


Nacqui. Ora sto scrivendo che nacqui. Quel che c'è stato nel mezzo? Alla prossima puntata.

p.s.

post-scriptum: sono prescritto.

martedì 23 febbraio 2010

Sine Uxorio

Soltanto "more"...

lunedì 22 febbraio 2010

Me-me

Raccolgo l'iniziativa che Mauro propone in questo post, e pubblico le mie risposte a questo "questionario-meme" (mi perdonerà Mauro se ho "rubato" alcune delle sue risposte, ma... erano identiche alle mie):


1. Il nome che porti ti è stato dato in onore o in ricordo di qualcun altro?

E' il nome del nonno di mia madre, e ringrazio i miei genitori di averlo scelto, perché mi piace!


2. Hai figli?

Che io sappia, 3: un maschio e due femmine, uno più bello dell'altro!


3. Ti piace la tua calligrafia?

Sì abbastanza. E' mia.


4. Sei una persona ironica?

Presumo di sì, ma queste sono domande da rivolgere agli altri, è molto difficile se non impossibile dare giudizi su se stessi, e comunque sono sempre giudizi "di parte", per così dire.


5. Se tu fossi un'altra persona, saresti amico di te stesso?

Non ho dubbi, penso proprio che mi innamorerei, addirittura!


6. Hai ancora le tonsille?

Macché, mi sono state estirpate in tenera età, a causa di continue tonsilliti. Di quell'avvenimento ricordo però molto piacevolmente i gelati.


7. Ti slacci le scarpe prima di togliertele?

Certo!


8. Cos'è che ti piace meno di te?

Il fatto di non riuscire, di solito, a passare inosservato. Nemmeno quando lo vorrei.


9. Cos'è che ti piace di più, invece?

Il fatto di essere razionale, e il mio carattere in genere.


10. Cosa ti manca di più?

Saper nuotare bene. Ho imparato tardi e dopo non ho frequentato molte piscine (per non parlar del mare...)


11. Pensi di avere un talento speciale per qualcosa?

Per cacciarmi nei "guai". E per trovare parcheggio in luoghi improponibili... Qualcuno che mi conosceva bene ha detto che sono un bravo "problem solver". Io mi considero un "realizzatore", uno che rende reali alcuni sogni o progetti.


12. Hai tatuaggi o piercing?

Ma per carità!


13. Di che colore hai i pantaloni e le scarpe in questo momento?

Pantaloni blu, scarpe marroni. :P


14. Colore della maglia che stai indossando ora?

Arancione. :O


15. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto?

Poche settimane fa. Ascoltando la canzone "It's not easy to be me".


16. Cosa noti come prima cosa nelle altre persone?

Gli occhi. Si comunica molto attraverso gli occhi (e questo è il limite della comunicazione via internet...)


17. Chi è stata l'ultima persona con cui hai parlato al telefono?

I miei figli. In particolare mia figlia "piccola".


18. Faresti bungee jumping?

Manco morto! Non sono esibizionista e non ho manie auto-lesionistiche (a parte frequentare altri esseri umani...)


19. Dolce preferito?

La Sacher. La cassata siciliana (quella "buona"...). Causa diabete, però, non potrei mangiare dolci...


20. Gusto di gelato preferito?

Cioccolato, fondente ovviamente! vedi sopra commento sul diabete


21. I tuoi suoni preferiti?

Lo stormire del vento fra le foglie. Lo scorrere dell'acqua di un ruscello. Le onde del mare.


22. Rosso o nero?

Rosso!


23. Canzone preferita, italiana e straniera?

Italiana: La cura, di F.Battiato, straniera: Imagine, dei Beatles.


24. Che musica stai ascoltando?

Adesso, nulla.


25. Se fossi un pastello che colore saresti?

Rosso bandiera


26. Sport preferito da vedere?

Pallacanestro


27. Colore dei capelli?

Sulla C.I. c'è scritto "brizzolati". Diciamo che quelli che ancora sono rimasti sono tendenti al bianco. La barba è tutta bianca. Da giovane ero BIONDO!


28. Colore degli occhi?

Azzurri chiari, ma nelle giornate di pioggia diventano quasi grigi.


29. Occhiali o lenti a contatto?

Occhiali. Ho provato le lenti a contatto, ma per un difetto di lacrimazione è stata una disfatta.


30. Cibi preferiti?

Quelli buoni e naturali, cucinati con amore (spesso da me...)


31. Film horror o a lieto fine?

L'horror mi fa orrore, quindi lo evito. Meglio il lieto fine.


32. Qual è il tuo film preferito?

Per dirne uno: Figli di un dio minore. Poi, quasi tutto Woody Allen. E tanti altri.


33. Ultimo film visto?

Qualcosa in "3D", coi miei figli, ma non ricordo il titolo (non era Avatar).


34. Estate o inverno?

Estate! mi piace sudare, mi piace poter andare in giro poco vestito!


35. Carezze o baci?

È possibile scambiarsi tutt'e due? Io cerco di farlo ogni volta che è possibile.


36. Doccia o bagno?

Con questa domanda mi pare di ri-sentire Gaber che disquisiva di cos'è di destra e cos'è di sinistra... Diciamo che dipende dalle circostanze: la doccia è più rapida, ma per rilassarsi non c'è nulla di meglio di un bel bagno nella vasca, magari in compagnia...


37. Quanti post hai scritto finora? E con quale frequenza posti?

Quanti non so dirlo, perché ho diversi blog. Migliaia? La frequenza: quando mi va, diciamo 2 o 3 volte a settimana, sempre considerando il totale di tutti i miei blog.


38. Quanto tempo ci metti a scrivere un post?

Dipende: raramente scrivo "di getto", più spesso preparo il post in (diciamo) un'oretta, poi faccio copia-incolla.


39. Che libro stai leggendo?

La Trilogia Adamsberg di Fred Vargas


40. Ti sei mai ubriacato al punto da non ricordare nulla?

Sì, una volta, al paese di mia nonna, insieme a 3 cugini, alla festa di compleanno di uno di loro. Dicono che poi siamo andati in giro per il paese a suonare a tutti i campanelli e citofoni (era notte fonda), ma io non ricordo...


41. Cosa hai visto in televisione ieri sera?

Non ho la televisione e non mi piace guardarla nemmeno in casa d'altri.


42. Rolling Stones o Beatles?

Entrambi! non si può?


43. Qual è il posto più lontano da casa che hai visitato?

Forse Stoccolma. O Liverpool.


44. Il tuo più bel ricordo "tattile"?

La mia prima copertina di lana.


45. E quello "visivo"?

La mia prima copertina di lana celeste.


46. E quello "uditivo"?

Il rumore del mare.


47. E quello "intellettuale"?

Innamorarsi. Ogni volta.


48. Credi nel destino?

Bisognerebbe chiedere al Destino se crede in me. A volte sembra di no.


49. La persona o le persone che hanno avuto più influenza sulla tua formazione?

Mia madre, che mi ha insegnato a fare le divisioni a 3 cifre. Mio padre, che mi ha permesso di studiare.


50. Sei soddisfatto del tuo aspetto fisico?

Abbastanza. Non mi interessa.

giovedì 18 febbraio 2010

Gioventù italiana

Ho letto questo commento sul blog di Massimo Mantellini, e lo riporto "pari-pari" perché mi ha colpito molto (autore: giuliAnita):




Ho ventisei anni e sono triste.

C’è un mondo da costruire. Un mondo sostenibile, eco-compatibile, fatto di treni, di pale eoliche e pannelli solari. Un mondo dove tutto si può e si deve riciclare, consumare per poi riutilizzare, condividere.

Ma qui, in questo piccolo sputo mediterraneo che con il suo sporco deretano si siede (schiacciandola) nella storia antica, c’è un mondo da distruggere. Una realtà fatta di menzogne, dove persino alla corte dei conti prendono mazzette. Uno Stato di cartongesso. Muri finti. Imprenditori finti. Politici teatranti.

E poi leggi questi articoli e ti rendi conto che come sempre ti pisciano in faccia e ti dicono che piove.

mercoledì 17 febbraio 2010

Giornate Caos

Io sono qui:







Non all'IFAD, ma di fronte! Il caos!

Customer Care

Vodafone mi scrive: dopo avermi minacciato di farmi pagare 150 euro al mese per la connessione, annuncia trionfalmente:



I Clienti che lo desiderano, potranno comunque richiedere entro il 5 Marzo 2010 di mantenere le attuali condizioni tariffarie, fermo restando quanto previsto dall'articolo 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. Per informazioni chiama il numero gratuito 42998.



Che cosa sarà mai previsto dall'articolo 70, comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche???


Eccolo:



4. Gli abbonati hanno il diritto di recedere dal contratto, senza penali, all'atto della notifica di proposte di modifiche delle condizioni contrattuali. Gli abbonati sono informati con adeguato preavviso, non inferiore a un mese, di tali eventuali modifiche e sono informati nel contempo del loro diritto di recedere dal contratto, senza penali, qualora non accettino le nuove condizioni.

martedì 16 febbraio 2010

Diversamente emotivo

Quelle che seguono sono parole di un handicappato, di un "diversamente emotivo", di uno che non si emoziona, ma sente, e soffre per non essere condiviso e compreso. "Sindrome di Asperger", la chiamano.


Per me i sentimenti sono cose difficili, rare. preziose. E sopra tutti i sentimenti, l'amore. Non ho idea di cosa siano i sentimenti degli altri, spesso non ho idea di che cosa possano essere "gli altri", se non fantasmi della mia mente. Quando succede qualcosa di strano, perdo il contatto. Come se mi prendesse un colpo di sonno alla guida di un pullman in gita turistica. Basta un niente, per far scattare in me la molla delle "mille possibilità", quindi del buio. Non so "leggere" nelle azioni altrui, non so capire se quello che mi dicono è una fantasia o realtà. Non capisco le cronache di azioni a cui non partecipo, e quindi mi spiazzano. Non è facile avere a che fare con me. Lo dico sempre, ma nessuno mi ascolta. Anzi, posso dire con certezza che la maggior parte del tempo nessuno mi ascolta. Qualsiasi cosa dica. Così smetto di dire qualsiasi cosa, perché non mi piace dire cose qualsiasi. Sto ancora aspettando che mi vengano a cercare, quaggiù, nel buio del me stesso più profondo. Non credo che arriveranno.

giovedì 11 febbraio 2010

Dualismo sbilanciato

Il corpo è la parte più delicata

di un essere umano.


L'anima non lo segue quasi mai.

mercoledì 10 febbraio 2010

Veleni

Quanto veleno si manda giù, nel corso della vita.


Alla fine, ti uccide.

lunedì 8 febbraio 2010

AL

Il nuovo,

dico: l'ombo

o l'ombelico

che mai si trova.


Il nuovo dì,

Colombo

trovò colà l'America.


Dal dire al dare

c'è di mezzo "al".

Murales

tinnura_murales


immagine pubblicata su lic. CC
via www.muralesinsardegna.net






Murales della favola, dipinti sulla testata del letto, che nessuno ha letto, scritto così, per mantenere i congatti.


Amaro averla, e poi il monte di Venere è negro, e resta amaro ante lucano.


Alzarsi piano, evitando il gran giramento di testa. Alzarsi chitarra non si può.


Moia chi bolla, di più non so.

giovedì 4 febbraio 2010

Michele Logoff

Sono svenuto in un raggio di sole. Il diametro della Terra mi attraversa lo stomaco. La Mente galleggia nell'aria secca, rapita.


Tutto è reale, intorno. La gente non esiste. Automi.


Troppe sensazioni, troppe bugie.


LOGOFF.

lunedì 1 febbraio 2010

AWSoP (from "The Big Chill" soundtrack)



But she smiled at me so sadly

that my anger straightway died




giovedì 28 gennaio 2010

Il nodo scorsoio

Ma quanto ci facciamo condizionare dal mondo materiale, da tutto ciò che accade nella cosiddetta "vita di tutti i giorni" e perciò sembra importante?


Non vorrei sembrare platonico, idealista o mistico, ma qualcosa dentro di me si ribella all'idea che il mondo materiale sia "padrone" di tutto. A ben guardare, è questa la visione da cui è partito il marxismo, e pure il suo punto di maggior debolezza. Se si dimentica che il materialismo marxista è sempre dialettico (tesi, antitesi, sintesi) e mai assoluto, si cade nella più viscida giustificazione del capitalismo post-moderno (l'economia al potere e tutto il potere all'economia).


Se si sorvola sulla proprietà privata, o peggio la si dà per scontata, si finisce come è finita la cosiddetta sinistra (italiana, e non solo).


Questo è il nodo scorsoio che l'ha strangolata.

domenica 24 gennaio 2010

Poi niente, per sempre

Restare qui in fondo, a cambiare l'odio ai miei giorni, perché scorrano meglio, più fluidi, più cattivi di sempre.


Non mi serve la musica, ma quella musica. Passa e se ne va. Quanto dura una nota? Attimi di vibrazione. Poi niente, per sempre.


Che volete da me? andate via, via via! Ho da ascoltar la mia musica. Pochi attimi di vibrazione. Poi niente, per sempre.


Il giorno non vissuto, ormai lo sai, è quello. Furono soltanto sei minuti, vissuti insieme in mezzo ad altra gente. Furono l'eternità di un giorno mai vissuto.

mercoledì 20 gennaio 2010

Unexpected Smile

Ieri la Luna. Non capita spesso. Credo che certi "miracoli" abbiano bisogno di occhi che sappiano coglierli.


Occhi dell'anima, innanzi tutto.

venerdì 15 gennaio 2010

Potenza

Si potrebbe utilizzare questo tempo per far funzionare l'anima, per buttare giù qualcosa di decente, per "vivere" finalmente.


Ma il gelo rallenta anche questo.


Però, si potrebbe.

domenica 10 gennaio 2010

Rumori in scena

Com'è difficile restare calmi e indifferenti, mentre intorno tutti fanno rumore... Rubo questo verso al bravo Battiato, per esprimere il mio sentimento di oggi: ci sarebbe un gran bisogno di calma, di riflessione per guardare quello che succede dentro e fuori queste nostre vite (altra citazione, ma non da Battiato) e riuscire a capirne qualcosa, o almeno tentare.


E invece no. come succede nei locali affollati, quando il rumore di fondo è già abbastanza elevato, si alza la voce per farsi sentire almeno da chi ci sta di fronte. E così si contribuisce ad aumentare il rumore di fondo.


Viviamo un'epoca di strilloni. Pochi riescono ancora a percepire i delicati soffi dell'anima. E raramente.


Tutto è materia tangibile, tutto è ricondotto ad essa. I moti ormonali, le emozioni fisiche vengono scambiate per sentimenti, di cui invece sono sintomi, e non sempre.


Grandi e piccoli pagliacci si agitano su questa scena globale, ognuno impegnato a costruire o rafforzare esclusivamente il proprio potere, specialmente a scapito degli altri (non solo degli altri pagliacci, ma di tutti gli esseri in generale, comprese le balene che ormai disorientate si arenano un po' dovunque).


Con tutto il rumore che c'è in scena, viene proprio voglia di uscirne definitivamente, da questa scena.

martedì 5 gennaio 2010

Desiderio

Mi piacerebbe scrivere uno o più racconti che piacciano ai miei figli.


Forse prima o poi ce la farò.

domenica 3 gennaio 2010

Articolo 1

Chi ha giurato fedeltà ad una "Repubblica Democratica fondata sul lavoro" non dovrebbe sputare nel piatto da cui "magna", ma piuttosto essere condannato ai lavori forzati a vita, per vilipendio!


Va a lavurà, barbùn!

venerdì 1 gennaio 2010

Ora

I raggi di sole d'inverno servono a far dimenticare pioggia e grandine, vento e gelo.


Ma una breve passeggiata non cambia il corso delle cose, nemmeno saltando a piedi uniti nelle pozzanghere.