mercoledì 30 dicembre 2009

Pecoroni

Trivialità se ne scrivono tante, in questi giorni: anno vecchio, anno nuovo, auguri, migliore ...


Basterebbe fermarsi un attimo a riflettere, e sarebbe subito chiaro che si tratta di convenzioni: per milioni di altri esseri umani, con abitudini e culture differenti, il 31 dicembre (ammesso che il giorno di domani venga chiamato così) è un giorno come un altro.


Abbiamo bisogno di riti a cui appoggiare la nostra impotenza, l'ignoranza del futuro, la ristrettezza di pensiero e di azione?


Basterebbe impegnarsi per essere un pochino migliori tutti i giorni: non serve fare gli eroi, solo essere un pochino migliori. Tutti. Sempre. E non aver paura di sbagliare in prima persona, senza seguire a pecoroni nessun "profeta".

martedì 29 dicembre 2009

Commemorare i latitanti?

"Io credo che ci sia una distorsione della realtà, attraverso tentativi di riabilitazione di una persona condannata per corruzione e illecito finanziamento ai partiti, responsabile di tanti debiti nelle casse dello stato nella prima repubblica. Anche oggi continua a essere scambiato per una persona in esilio, in realtà era latitante" (A.Di Pietro)


"Trovo indecoroso, offensivo intitolare una via, una piazza o qualunque cosa ad un personaggio che è morto da latitante" F.S. Borrelli


Troverei offensivo e anti-italiano commemorare colui che ritengo politicamente responsabile del "furto" dei miei contributi pensionistici, nonché corresponsabile di altre "appropriazioni indebite" del denaro da me onestamente guadagnato (vedi per esempio il "prelievo forzoso" sui conti correnti, i BOT obbligatoriamente scambiati con una parte della liquidazione, e chi più ne ricorda, ne metta).

venerdì 25 dicembre 2009

Squilibrati in action!

Oggi uno squilibrato mi ha aggredito mentre prendevo il caffè, facendomi cadere a terra, per fortuna senza conseguenze.


Poi mi sono svegliato...

lunedì 21 dicembre 2009

Giù le mani dall'Amore

Si sente tanto parlare di "Amore", in questi giorni, nel Circo della Politica.


Anche se questa parola è fra quelle maggiormente abusate e mal interpretate al mondo, voglio ricordare a tutti che i sentimenti sono "cosa privata" e non attengono al mondo politico, di cui fanno parte, al massimo, le passioni (come nel tifo sportivo).


L'amore, con o senza "A" maiuscola, è uno degli ultimi baluardi della sfera "privata" dell'individuo, e tale deve rimanere, al di là e al di sopra di ogni possibile mistificazione linguistica e politica.

venerdì 18 dicembre 2009

Ti faccio lingua!

Oggi, se fosse vivo e cittadino italiano, questo personaggio starebbe commettendo un reato! E poi dice che viene voglia di andarsene...


einstein


La notizia, per esempio, la trovate QUI.

domenica 13 dicembre 2009

Via col vanto

Domani è un altro giorno

... dimmerda.





l'immagine è volutamente "off-topic"

venerdì 11 dicembre 2009

Tempi Moderni

Ho fatto l'Albero di Natale. Ci ho messo i Fiocchi, i Festoni colorati, i Pacchettini e persino il Puntale Dorato.


Per le Palle, ha detto il Premier che ci pensa lui.

mercoledì 2 dicembre 2009

A tutto c'è un limite

Ho notato che Splinder, quando faccio più di un post nella stessa giornata, mi fa vedere (abbastanza) subito il primo, ma differisce la pubblicazione del secondo (non ho provato a pubblicare più di due post nello stesso giorno).


Sarà scritto da qualche parte nelle Condizioni di Uso del Servizio oppure, semplicemente, rientra fra le "arbitrarietà" legalmente consentite a Splinder?


Insomma, a tutto c'è un limite!


p.s. Può darsi semplicemente che la versione italica e "amanuense" di Echelon impieghi un po' di tempo per leggersi i miei post, prima di dare il via libera alla pubblicazione... :-)

domenica 29 novembre 2009

Addizioni

Una salsiccia in più.




Dietro alle spalle un pescatore

e la memoria è già dolore

è già il rimpianto di un aprile

giocato all'ombra di un cortile.





venerdì 27 novembre 2009

Ego

Ogni volta cerco di dare un senso a tutto questo susseguirsi di eventi molto poco significativi.


La vita fa di tutto per riuscire a sopprimersi, e alla fine ci riesce.


Oppure siamo noi, scimmie troppo stupide e cattive, a prentendere abbastanza presuntuosamente che tutto ruoti attorno a ciò che chiamiamo "vita": una piramide a cui ci piace immaginarci in vetta.


Oggi sono qui, sono arrivato fin qui, all'estremità di una serie di circostanze piuttosto fortuite. Non credo di aver contribuito molto a questa mia temporanea sopravvivenza. Certo, come succede a molti, il mio Ego è convinto di aver preso un sacco di decisioni importanti e "decisive", a volte giuste, a volte sbagliate. Ma chissà che cosa ne pensano le nuvole lassù. O qualunque altro essere che non conosco e che non sospetta nemmeno della mia esistenza.


Siamo egocentrici per natura?


Ma per favore!

mercoledì 25 novembre 2009

Io credo

Un bell'articolo sul Manifesto online.


Ma oltre che "cattivi" li definirei "vigliacchi", quegli stronzi (© Fini) che a Natale vogliono cacciare esseri umani.

martedì 24 novembre 2009

Pensieri soprafFini

Sento dire che un ineffabile Ministro (stavo per dire "stronzo", ma quell'aggettivo lo può dire solo Fini) pensa all'abolizione della "pausa pranzo".


Ma questo ineffabile dalla faccia ineffabile ha mai lavorato in fabbrica o in ufficio? Nove o dieci ore in una giornata? Coi "problemi da risolvere subito" che ti piovono in testa con ogni mezzo lecito e illecito?


Mangiare alla scrivania? Ho visto un collega che, per motivi suoi, stava appunto "mangiando alla scrivania". È arrivato qualcuno che l'ha fatto smettere di mangiare per occuparsi di un problema di lavoro. Sono queste le condizioni di vita e di lavoro a cui aspiriamo?


Ma vaffanculo, va!

venerdì 20 novembre 2009

Neoverbi

Home Tweet Home

mercoledì 11 novembre 2009

Untore o Dottore?

Mi sentivo benissimo, malgrado una giornata di lavoro piuttosto pesante (come sempre).


Sono andato dal medico per farmi prescrivere le "solite" medicine (cose che capitano a un "malato cronico", seppure non grave).


Stranamente, dal medico c'era poca coda. Meno stranamente, la segretaria stava perdendo l'ennesima battaglia contro il programma per la stampa delle ricette.


Visto che invece il medico era libero, mi sono affacciato un attimo nel suo studio, sperando che almeno lui potesse salvarmi dall'inferno "segretaria-pc-ricette". Niente da fare. In compenso mi ha subito chiesto se volevo vaccinarmi contro l'influenza (quella "tradizionale", di tipo "B"). Visto che non ero incline, mi ha ricordato che, essendo diabetico, avrei rischiato grosso se mi fosse capitato di prendere entrambe le influenze.


Gli ho fatto presente che ci vuole una bella... fortuna per beccarsele entrambe contemporaneamente. Lui ha precisato che intendeva "anche una dopo l'altra". Ho intensificato le procedure apotropaiche già iniziate all'atto della sua frase precedente.


Alla fine, dopo conversazione di circostanza con la segretaria, debitamente e visibilmente raffreddata, sono riuscito ad avere le mie ricette firmate e senza errori.


Sono uscito dallo studio col mal di gola. Sarà un caso?

martedì 10 novembre 2009

Olfatto

Quando c'è puzza di bruciato, da qualche parte qualcosa sta bruciando.


lunedì 9 novembre 2009

Un sogno

Ho fatto un sogno.


La distribuzione della musica avveniva tramite Internet via P2P. Gratis. Quel francese che voleva farla pagare a tutti era morto dal dispiacere. Così pure gli altri europei che la pensavano come lui.


Le Case Discografiche erano tutte fallite per mancanza di "business".


I cantanti (e i suonatori) di musica pop/rock erano poverissimi ed avevano tutti un "secondo lavoro" che permetteva loro di sopravvivere: non avendo a disposizione molti soldi, avevano smesso di comportarsi in modo bizzarro e di trasmettere queste loro bizzarrie ai giovani a cui piaceva la loro musica. C'erano molti concerti organizzati da associazioni socio-culturali. Gratis.


Erano spariti dalla TV tutti i programmi di "scouting" delle "giovani promesse". Anzi, tutta la TV stava attraversando una grossa crisi di ascolti e soprattutto di credibilità.


Ognuno si sentiva libero di pensare con la propria testa, e chi provava a fare il prepotente veniva direttamente mandato affanculo.


Poi mi sono svegliato...

domenica 25 ottobre 2009

GMT

Sorprendersi e trovarsi una mattina in un nuovo fuso orario, dove il sole è più basso, e in più tramonta prima.


Spostiamo il pranzo, e la colazione è ancora là, fra i rumori della doccia ed il balcone.


Greenwich Mean Time + 1 d'ora in poi.

domenica 18 ottobre 2009

mercoledì 14 ottobre 2009

Pensione a chi ?

Da una conversazione con un collega quasi coetaneo. Siamo partiti dallo sconforto per le recenti esternazioni riguardanti le pensioni prossime venture.


Ho passato la vita a "dovere". Non sono andato all'asilo perché non c'erano asili comunali nella mia borgata, e per quelli privati i miei non avevano i soldi. Anzi, mia madre, che aveva un lavoro come contabile, si era licenziata in occasione della mia nascita. Così ho passato tutta l'infanzia a "dovere" andare bene a scuola, per compensare i sacrifici dei miei.


Al Liceo ci sono potuto andare solo perché ero figlio unico: quante volte me l'hanno ricordato! E "dovevo" prendere la media del 7 o addirittura dell'otto per avere l'esenzione (parziale) dalle tasse scolastiche.


Per l'Università, ho scelto un Corso di Laurea di soli 4 anni perché "dovevo" finire presto e lavorare (anche perché volevo andarmene da quella casa). Per lo stesso motivo (più che per motivi "ideologici"), ho fatto il soldato semplice invece dell'allievo Ufficiale, ai tempi in cui tutto ciò era obbligatorio.


Per mia fortuna, ho sempre lavorato e ho sempre "dovuto" versare i contributi pensionistici, escluso un periodo di 4 anni in cui ero "free-lance" e i contributi non erano obbligatori.


Da quando sono diventato padre, ovviamente ho "dovuto" lavorare e cercare di migliorare la mia posizione, per assicurare un futuro decente ai figli.


Da moltissimi anni ho "dovuto" rinunciare al cinema e ad altri futili divertimenti, a favore della vita in famiglia.


Da quando mio padre è rimasto solo, "devo" in qualche modo occuparmi anche di lui. Con la sua ancora decente pensione riesce a garantirsi vitto e alloggio, ma non l'assistenza di cui ha bisogno 24 ore su 24.


Dopo 33 anni di attività e poche settimane di assenza per malattia, non posso certo definirmi assenteista.


Che cosa posso sperare per la mia Pensione? Mi farà vivere decentemente? E per quanto tempo (ammesso che stia bene in salute)? Dal ticket (obbligatorio) che ora pago per certe medicine (obbligatorie) sarò esentato? In tutto questo, quando ho iniziato a lavorare, mi avevano raccontato la favola che i contributi pensionistici vengono accumulati negli anni e che ognuno paga per la propria pensione. Invece, a un certo punto, ciò non è più stato vero. Ognuno ha cominciato a pagare per la pensione di chi era in pensione in quel momento, e qualcun altro avrebbe pagato per la mia pensione in futuro. E i soldi che avevo versato fino ad allora? E il mio sogno egualitario "da formica laboriosa"? Erano gli anni del Craxismo e dell'Italia governata in maniera scellerata. Ho persino "dovuto" accettare pezzi di carta (i BOT) in cambio di un pezzo del mio TFR. Ho dovuto subire un prelievo forzoso dal mio conto corrente. Mentre stavo mettendo da parte quel po' di soldi che servivano per comprare casa.


Che cos'altro può ancora essermi rubato? Che altro "devo" aspettarmi? O forse qualcuno spera che io muoia il giorno stesso in cui dovrei andare in Pensione. Farò il possibile per deluderlo.

domenica 11 ottobre 2009

Anniversario

11 Ottobre. Esattamente un anno fa' stavo passando una deliziosa giornata al prontosoccorso. Non era infarto. Lo dissero quasi subito. Era solo una crisi di una malattia che non sapevo di avere, il diabete.


Cominciai così la simpatica abitudine di altre 6 pillole quotidiane, oltre alle 2 che già prendevo per l'ipertensione.


L'11 Ottobre era pure il compleanno di mia madre.


L'11 Ottobre è uno dei giorni più lontani dal mio compleanno. L'inizio del "periodo buio". Ed io ho paura del buio.


Quest'anno ho le bolle. Non so che bolle sono. Potrebbero essere Bolle di Scomunica. Me le tengo, finché passano. O passo io.

venerdì 9 ottobre 2009

Passaggi

Tutto passa.


Anche l'uva che non posso mangiare.

venerdì 2 ottobre 2009

Com'è

Com'è ridicolo essere qui ad augurarmi che questi miei giorni passino in fretta, e quando saranno passati accorgermi di non averne più da consumare.

Com'è stupido il nonsense di sentirsi ogni giorno sempre più lontano da quel senso di benessere che forse, almeno come sogno, un tempo mi accompagnava.

Com'è frustrante essere schiavo di mille e mille piccole catene che questo mondo fisico mi mette ai piedi.

Finché avrò mente per annotare anche queste limitate riflessioni.

mercoledì 30 settembre 2009

Fila-Stronca

Rubrica mia rubrica

ci casca la cicala

ci casca la formica

ci casca e non ci cala

dal fondo della scala.



Dal buio della morte

tiriamo i dadi a sorte

tiriamo anche a campare

per farla maritare:

la vita fa cilecca

cilecca la formica

e pure la rubrica.

 

lunedì 28 settembre 2009

Valgo il doppio!

Ho rigovernato i piatti.



Non penso che "lui" l'abbia mai fatto.



Quindi: valgo il doppio. Sono il più bravo "single" che si sia visto in Italia negli ultimi 150 anni. 

mercoledì 23 settembre 2009

Il bisonte bifronte

Ciao, sono Bis, il bisonte bifronte.

Abito nella casa di fronte.

Non ho sogni, la notte, ma bisogni.

La gente mi guarda male, forse per colpa di quel corno in fronte, nemmeno fossi mio cugino Rino, il Ceronte.

Porto calze onte e bisonte.

Seguo percorsi bis-trofedici, forse per qualche strana forma di bistrofia.

I miei antenati solevano lavare l'onte col sangue: io mi accontento del Bioprestobucatoamano. Non mi piacerebbe se fosse bucato con qualche tipo di macchina. Se avessi una lavanderia mi darei alla macchia.

Ma sono solo un bisonte bifronte, come mio padre Giano, che di cognome faceva Parmi.

Mia madre voleva chiamarmi Ris, ma poi mio padre le disse: "Che fai? Ris Parmi anche sul nome?". Così fui chiamato Bis, perché ero bifronte.

sabato 19 settembre 2009

Un discorso serio

Diversi fatti, apparentemente scollegati fra loro, hanno suscitato in me una corrente di pensieri tutti convergenti verso lo stesso punto.


Da qualche anno, l'umanità è entrata in contatto con sé stessa, nel senso che diverse parti e differenti organizzazioni sociali, a livello mondiale, si sono trovate, dopo secoli o millenni di isolamento, improvvisamente faccia a faccia. Penso a popoli e civiltà che hanno percorso ciascuno il loro cammino, lento o veloce, tortuoso a volte, ma sicuramente condizionato dall'ambiente circostante.


Il fenomeno migratorio delle genti, causato dall'esigenza di trovare lavoro, non è nuovo, ma recentemente ha assunto proporzioni mai sperimentate prima. Su queste motivazioni si sono innestate quelle della fuga da malattie e guerre.


Anche la "libera" circolazione delle merci è diventata sempre più parossistica: una volta si citava Parigi come esempio estremo per l'importazione quotidiana di ostriche dall'oriente. Oggi pare normale mangiare cibo prodotto dall'altra parte del mondo e vestire abiti confezionati a milioni di kilometri di distanza, magari in condizioni di semi-schiavitù.


Il "contatto" chiamato "globalizzazione" ha portato a confronto abitudini, culture, religioni, usi e costumi assolutamente diversi fra loro. Si è creata una specie di "Babele al contrario", in cui l'incomprensione deriva dalla "compressione" in spazi contigui di esseri umani assolutamente diversi, mentre nella mitica Babele biblica era l'incomprensione che generava una specie di "esplosione" e di allontanamento fra esseri umani che prima si comprendevano benissimo.


Infine: che cosa fa qualsiasi specie animale quando si trova a competere, con altre specie o con altri gruppi della stessa specie, su elementi vitali, come lo spazio per abitare o il cibo, o più generalmente le risorse per sopravvivere ? Combatte. Spesso fino alla morte, spesso fino al genocidio. Senza esclusione di colpi.


Ecco che cosa sta succedendo al genere umano. Avendo sviluppato una serie di "gruppi" autonomi più o meno numerosi, ma tutti caoticamente evoluti ognuno a suo modo, ognnuno coi suoi errori (tanti) e con le sue cose buone (poche), trovandosi ora a contatto questi gruppi fra loro, avendo intrecciato gli "interessi" materiali in maniera competitiva, non si riesce a vedere la situazione "dall'alto" e non si trovano motivazioni e comportamenti "collaborativi": gli unici che potrebbero aiutare a trovare una via per la sopravvivenza in un ecosistema a risorse (enormi, ma comunque) limitate, come la Terra.


Detto in 5 parole: siamo scimmie stupide e cattive.

domenica 6 settembre 2009

Materia e pensiero

Se io ho una mela e tu la prendi io rimango senza, e se abbiamo una mela a testa e ce le scambiamo restiamo con una mela a testa.

Se io ho un'idea e tu la prendi abbiamo tutti e due la stessa idea, e se ognuno di noi ha un'idea e ce le scambiamo, avremo ciascuno due idee.


Una verità atrettanto semplice quanto misconosciuta, ignorando la quale stiamo precipitando verso un abisso di barbarie.

venerdì 4 settembre 2009

Pruriti

La vita è il prurito di un momento: aberrazioni elettriche della corteccia cerebrale, o pori ostruiti dal sebo e dal sudore.

domenica 30 agosto 2009

Giorni

Spremo i miei giorni da un contagocce che vorrei fosse infinito.


Amaro è il gusto di cieli azzurri che non portano futuro, ma inverno prossimo venturo.


Stringo i denti, finché ce li ho da stringere, abbastanza consumati.

sabato 22 agosto 2009

Ebbene, sì


Sono vivo, abbastanza.


I’m only a man in a silly red sheet

Digging for kryptonite on this one way street

Only a man in a funny red sheet

Looking for special things inside of me


It’s not easy to be me

domenica 16 agosto 2009

Silenzio


Solsbury Hill





To keeping silence I resigned

My friends would think I was a nut

Turning water into wine

Open doors would soon be shut


So I went from day to day

Tho my life was in a rut

till I thought of what Id say

Which connection I should cut

sabato 15 agosto 2009

Abitudini

La calura estiva mi lascia completamente indifeso contro l'umana cattiveria.


Come di solito.

giovedì 13 agosto 2009

Lettera aperta a Roberto Saviano

Caro Roberto,


ho comprato e letto "Gomorra", il bel libro di Roberto Saviano sulla camorra e i clan dei casalesi.


L'ho fatto leggere ai miei figli, sperando che si facessero un'idea. Hanno letto, hanno capito, ma soprattutto hanno "sentito" quello che ogni lettore onesto sente, di fronte a quelle parole.


Io credo che certi testi dovrebbero entrare a far parte della storia politica dell'Italia contemporanea, ed essere studiati a scuola.


Io spero che le nuove generazioni, dovunque si trovino a nascere, sia nei territori attualmente controllati dalla camorra, sia in quelli apparentemente liberi da questo flagello, trovino la forza e la convinzione per stroncare questo tipo di organizzazione criminale.


Per questi motivi, caro Roberto, ti invito a non lasciarti deprimere dalle condizioni di vita in cui ti trovi costretto, e a continuare ad usare la tua intelligenza, il tuo coraggio, il tuo cuore per ampliare il nostro coraggio e la nostra intelligenza in contrasto alla camorra e alle mafie in generale.


Un tuo appassionato lettore.

domenica 9 agosto 2009

KoHD




Mama takes this bed for me

I can't use it anymore...


I'm still knocking' on Heaven's Door...

giovedì 6 agosto 2009

Chiedimi se sono stato felice

io

A 26 anni, in Val d'Aosta.

domenica 2 agosto 2009

Estate

Non ho voglia

di tuffarmi

in un gomitolo

d'estate.


lunedì 20 luglio 2009

Innocenti Evasioni

Riprendo questa notizia:



Ristoratori come i pensionati, dichiarano 14mila euro l'anno.

Pare che il Fisco stia organizzando dei controlli anti-evasione sui pensionati.


giovedì 16 luglio 2009

Rimandati a settembre

La discussione e l'eventuale approvazione del DDL che contiene l'estensione dell' "obbligo di rettifica" a tutti i siti informatici è stata rimandata a settembre.


(notizia ANSA)


Arrivederci!

mercoledì 15 luglio 2009

sabato 4 luglio 2009

Non parliamone più

Che volete che siano una ventina di morti, una manciata di feriti, gente senza più casa, che ha perso affetti "a grappolo", per caso, senza una ragione apparente.


Arriveranno le conclusioni delle inchieste ufficiali a raccontarci che, sì, è vero, qualcosa è andato storto, ma soprattutto arriverà la ricucitura del "business", aumenteranno forse le spedizioni di materiale "pericoloso" via TIR, piuttosto che su malfermi treni lanciati a bomba non certo contro l'ingiustizia ma verso un profitto facile facile.


Facile come non eseguire ragionevoli controlli, e non solo quelli "previsti per legge", facile come pompare milioni di litri di materiale altamente infiammabile dentro un pezzo di ferro e lanciarlo a 90 km/h nel mezzo di un centro abitato: e così avanti e indietro per migliaia di volte, per decine d'anni, auto-assolvendosi da un dovere morale prima che formale. Quello di non mettere cinicamente a rischio la vita di persone ignare di ciò che stanno rischiando.


E ora, per favore, non facciamo i coccodrilli: non parliamone più. Passata la "festa"...

venerdì 26 giugno 2009

Apotema

Apotema: parola magica della mia infanzia scolastica. Per me, era il cugino dell'Ipotenusa: giocavano a "indiani e cow-boys" come facevo io quando andavo a casa dei miei cugini benestanti, che avevano tanti pupazzetti di plastica degli indiani e dei cow-boys, e le tende, i carri della carovana e tutto il resto. Grande Capo Apotema ero io, Ipotenusa Pelle di Luna mia cugina Serena: combattevamo contro le carovane condotte dall'avventuriero Dario, appoggiato talvolta da altri cugini.


Ero più bravo in Storia che in Geografia, e perciò Serena mi chiamava anche "Storione". Mio zio era contento quando mi dichiaravo "conservatore" di fronte a certi discorsi dei grandi. Mi piaceva quando le cose non cambiavano tanto spesso. Mio zio aveva sulla scrivania un portafoto con la Fiamma Tricolore e le foto di Mussolini e Almirante. Non sapeva quanto si sbagliava sul mio conto.


La mia vera forza era la Matematica. Mia madre mi aveva insegnato le basi, fino alle divisioni a tre cifre. Il resto l'avevo imparato da solo.


Compresa la Geometria e quello sfuggevole rapporto fra Apotema e Ipotenusa. Serena morì molti anni più tardi di Sclerosi Multipla. Addio Ipotenusa.

sabato 20 giugno 2009

Latitanza

Adesso comincia qual fenomeno che si ripete ogni estate: chi solitamente scrive online sparisce. Gli interventi si fanno più radi, con lunghi intervalli, dovuti probabilmente all'organizzazione delle ferie, oppure alle ferie stesse, che comportano lontananza, cambio di abitudini, assenza dall'ordinario quotidiano del resto dell'anno.


Non voglio farne una critica, perché succederà anche a me, però rimane un dato di fatto innegabile: anche online, d'estate si è più soli.

domenica 14 giugno 2009

Patatine

Posso immaginare che questa cocacola annacquata sia una Birra Scura, che queste patatinesalate siano la Tua Bocca, che i tuoi Capelli mi sfiorino le guance...


Nessuno me lo può impedire.

venerdì 5 giugno 2009

Pensierino






Spargere oro sull'oggi

prendendo ciò che di buono

ieri c'è stato,

tenendo aperta

la porta al domani.

martedì 2 giugno 2009

Tutto bene

C'è un "momento" che dura da chissà quanto: è la mia vita. Non ricordo quand'è cominciato, non ci sarò quando sarà finito. Ora sono qui. Chissà quante cose non mi vanno bene. Non lo racconto a nessuno. Non capirebbero, e poi non son degni. Vorrei fosse tutto diverso: ma come? Forse non so dirlo, perché forse va tutto bene così.


Va tutto bene. Ecco.

domenica 31 maggio 2009

Monito pre-elettorale

Che sia di monito a tutti i candidati alle elezioni, e pure a quelli che già governano, la seguente frase dello scrittore J.R.R. Tolkien (quello del Signore degli Anelli):



L'occupazione più inadatta per qualsiasi uomo [...] è governare altri uomini. Non c'è una persona su un milione che sia adatta e men che meno quelli che cercano di afferrare l'opportunità.



(J.R.R.Tolkien - lettera 52)

venerdì 29 maggio 2009

La crisi

"Ogni riferimento a nomi, luoghi e persone realmente esistenti è puramente casuale, essendo frutto della mente malata di chi scrive. Altri riferimenti, invece, a fatti e situazioni sono purtroppo reali, molto reali."


Ciao, mi chiamo Claudia, e vivo a Pisa. Non me ne frega un cazzo della "crisi". Ho quasi 27 anni e vivo ancora a casa dei miei, perché non posso permettermi altro. Vesto con jeans e magliette per lo stesso motivo. Non ho la macchina né il motorino, e per andare a lavorare al Call Center prendo l'autobus. La scorsa settimana avevo appena finito il "turno 3", dalle 15 alle 22, e stavo aspettando l'autobus alla solita fermata. Era quasi buio. Non c'era nessuno. Mi hanno acchiappata di sorpresa. Saranno stati quattro, forse di più. Dietro un cespuglio lì vicino mi hanno violentata, ripetutamente, tutti. Poi sono scappati. Al prontosoccorso mi hanno medicata e dimessa il giorno dopo. Dicono di tornare fra 5 giorni per il risultato del test di gravidanza e per quello dell'AIDS, e di rifarlo comunque fra qualche mese, per scongiurare l' "effetto finestra". L'unico effetto che mi fa una finestra adesso quando la vedo è la tentazione di buttarmi di sotto e farla finita. Al lavoro hanno visto i lividi e le medicazioni, hanno saputo dell'aggressione e mi hanno detto che per ora non hanno più bisogno di me: mi faranno sapere, semmai, fra un po'. Il mio fidanzato mi ha lasciata, dicendo che non vuole sposare una troia. Meglio così, tanto mi trattava già male prima. Adesso quando vedo gli uomini mi viene da vomitare. Non voglio finire a fare la mignotta, ma la pensione di mio padre non basta per tutti e tre. Nemmeno lo spaccio mi riuscirebbe bene: sono troppo ingenua. Oggi stavo per mettermi in tasca qualcosa al supermercato, poi per fortuna mi sono accorta in tempo che c'erano le telecamere della sorveglianza e sono uscita "senza spesa".


Ecco, credo di averti spiegato perché non me ne frega un cazzo della crisi, a me.

venerdì 22 maggio 2009

Le ore piccole

Quando le tigri ti grattano la schiena

a Grottaferrata aggrottano le sopracciglia

mentre a Empoli ci sono molti empori:

Boboli di tutto il mondo, unitevi !


L'unione fa gli insiemi,

questa cassa è vuota senza tè,

ho provato a prendere una tazza di me

ma non è lo stesso, infatti è l'hostess.


A Messina ci vado la domenichina

se non sono l'ateina (senza tè).

A Murano murano murales di Murillo

e san Gria tutte le feste se le porta via.


Mi scappa la doppia "p":

farò le ore piccole.

domenica 17 maggio 2009

Sette-e-Trenta in cinque minuti






  • indicare nella colonna 2 l’importo risultante dal punto 77 del CUD 2009 ovvero, in presenza di più CUD, la somma degli importi indicati nei punti 77 dei CUD 2009 nei quali risulta anche compilato il punto 78;

  • indicare nella colonna 3 l’importo risultante dal punto 78 del CUD 2009 ovvero, in presenza di più CUD, la somma degli importi indicati nei punti 78 dei CUD 2009;

  • barrare la casella di colonna 4, “Tassazione ordinaria”, se si trova nel caso di cui al precedente punto 3 (contribuente che non ha le condizioni per fruire dell’imposta sostitutiva e, pertanto, ha indebitamente goduto dell’agevolazione);

    ATTENZIONE La compilazione della casella di colonna 1 è obbligatoria e, pertanto, il contribuente deve indicarvi uno dei predetti codici.

  • barrare la casella di colonna 5, “Tassazione sostitutiva”, se si trova nei casi di cui ai precedenti punti 1 e 2 (contribuente che intende confermare la tassazione con imposta sostitutiva)

  • La compilazione delle colonne 4 e 5 è alternativa e, pertanto, non è possibile barrare entrambe le caselle.



(dalle Istruzioni per la Compilazione

della Dichiarazione dei Redditi)




Proposta di Legge di Iniziativa Popolare:





visto e considerato che per i Lavoratori Dipendenti e i Pensionati le "ritenute" di Legge vengono effettuate "alla fonte" dal "Sostituto d'Imposta", viste le Disposizioni di Legge vigenti in materia, bla bla bla, si istituisce la Modalità di Dichiarazione dei Redditi Super-Semplificata ("Modulo 100") in cui il Contribuente dichiara che tutti i dati possono essere copiati da quanto già in possesso dell'Amministrazione Pubblica relativamente al suo Codice Fiscale (dati anagrafici, stato civile, residenza, domicilio, data di nascita, sesso, dati fiscali già presenti nel "Mod.CUD", dati catastali degli immobili di sua proprietà e relativo utilizzo, eventuali "altri redditi", redditi arretrati soggetti a tassazione separata, spese mediche sostenute con regolari scontrini e ricevute fiscali su cui compare il codice fiscale, tickets relativi a SSN).


Resta facoltà del Contribuente indicare nella Dichiarazione dei Redditi eventuali spese in cui non compare il proprio codice fiscale, e che saranno oggetto di appositi accertamenti da parte dell'Autorità preposta.

venerdì 8 maggio 2009

La mente e i suoi tarli

Ci sono sensazioni, parole, pensieri che da sempre mi provocano una strana risonanza dentro.

E chiamale se vuoi "emozioni".


Perché devo sempre essere io a fare il primo passo verso gli altri, perché gli altri non vengono a curiosare che cosa ho da offrire ?


Perché dovrei sempre "spiegare" quello che sento dentro ?


Perché mi chiedo perché ?


Mi sembra di vivere nonostante me stesso, nonostante gli altri.

Il coraggio di vivere, quello ... ancora non c'è.

domenica 3 maggio 2009

Ero fuori

Certamente nessuno se ne sarà accorto: per questo lungoweekend mi sono preso una pausa di ben 3-giorni-3-notti.


Niente comizio dei Sindacati (da quanti anni ormai !), niente fave col pecorino, niente di cui raccontare qui.


Ero fuori a contar pinoli...

mercoledì 29 aprile 2009

Tamiflu aiutaci tu



Mi sembra di aver già sentito questa storia dei "farmaci antivirali" al tempo della SARS.


E intanto le azioni di certe case farmaceutiche salgono.


Non sarà per caso che qualcuno vuole lucrare sulle paure dei cittadini (pazienti, ma fino a quando ...) ?

martedì 28 aprile 2009

Indietro tutta

Pare che recentemente il Ministro Tremonti (avete presente ?) abbia detto, fra l'altro: "altri paesi ci avevano superato ed ora ci hanno superato in retromarcia".

Non oso immaginare Tremonti che pronuncia la parola "retromarcia"...

La prossima volta toccherà ai classici "trentatré trentini..." ? Non c'è più limite: indietro tutta !


Fonte: La Repubblica online

venerdì 24 aprile 2009

Un colpo al Quorum

La decisione, da parte del Governo nella sua interezza, di non abbinare il Referendum alla giornata elettorale per le Europee (7 giugno), ma soltanto al "secondo turno" delle Amministrative (laddove si renderà eventualmente necessario un "secondo turno", altrimenti da solo) è un chiaro tentativo di far mancare il "quorum" necessario affinché il risultato del Referendum sia considerato valido.


Evidentemente, le modifiche che verrebbero introdotte nel caso di vittoria dei "Sì" al Referendum sembrano dare molto fastidio al potere precostituito, così come lo conosciamo oggi.


Per questo motivo invito tutti gli Elettori a considerare attentamente le ragioni e le motivazioni contenute nel Referendum, andando "scomodamente" a votare "Sì" per tutti e 3 i quesiti il 21 giugno.


Per informazioni: Referendum Elettorale 2009


La Casta ci costa

Fino a quando ?

Il 21 giugno diciamo "BASTA".

domenica 19 aprile 2009

Sette e trenta

Anora una volta affari miei:



  • non ho ristrutturato casa (anche perché non ho una casa di proprietà)

  • non ho familiari handicappati a carico

  • mio padre non è in grado di camminare e vive in un ospizio, ma nessun medico ne ha certificato l'invalidità: lui con tutta la sua pensione si paga a malapena l'ospizio e io gli pago gli "extra" (fra pannoloni e cavoli vari, questo mese siamo a 300 euro)

  • sono separato, ma i 700 euro (stabiliti dal Giudice) che caccio ogni mese per i figli non sono deducibili né detraibili (senza considerare ovviamente le altre spesucce che faccio volentieri per loro e con loro, comprese le vacanze)

  • non ho redditi "in nero", né posso aumentarmi da solo il reddito (come fa per esempio il mio fruttivendolo o il mio dentista quando alza i prezzi: e non obiettate di cambiare fruttivendolo o dentista, fanno tutti così); il mio stipendio è fermo al 2001

  • non sono sotto la soglia di reddito per cui vengono dati i "bonus", come risultano invece gli evasori fiscali italioti

  • non ho alcun controllo sul modo in cui le mie tasse vengono spese, e il mio partito non è (più) rappresentato in Parlamento (se mai questo avesse voluto dire "controllo")



Se scendo in piazza per manifestare a favore di qualche diritto, rischio di venire bastonato e arrestato. Se prendo mio padre e lo riporto "a casa sua", lasciandolo là a morire di stenti e di fame in mezzo alla merda, posso venire denunciato per "abbandono di incapace" (che però quando si tratta di pagare le tasse viene considerato "capace").

Posso considerarmi un "uomo libero" ? Nella mia coscienza, certamente sì.

domenica 12 aprile 2009

Avrei

Avrei voluto mangiare un dolce, stasera. Chissà, forse addormentarmi senza sogni e sognare il mare. Non quello che sale e m'inghiotte come fantasma di morte. Quello che scintilla sotto il sole d'Estate, quello visto dall'alto tanti e tanti anni fa', in un posto che forse non esiste più, se mai è esistito.


Avrei voluto sentire soltanto la musica che nasce da me stesso. Un coro di musiche prodotte dall'anima di chi si sente vivo. Anche per un istante.


Avrei pianto, avrei riso, avrei guardato in faccia il Sole, fosse anche per la prima e l'ultima volta.


Avrei camminato senza mèta e senza tempo. Fino alle sorgenti del Tempo. Alla fine avrei chiesto "perché". Avrei ottenuto risposta.

mercoledì 8 aprile 2009

Livellati

Consideravo, in questi giorni di eventi sismici, quanto è attuale quella bella poesia di Totò: 'A livella.


Possiamo fare, disfare, aiutare, imbrogliare, donare, rubare, far nascere, uccidere: alla fine ci aspetta sempre la stessa fine.


Non basta una cosiddetta "bella morte" per riscattare una brutta vita. La Morte arriva sempre troppo presto, e dovremmo in ogni momento essere pronti e non doverci pentire di non avere più il tempo per chiedere scusa del male che abbiamo seminato.



domenica 5 aprile 2009

Scrivo, ma poco

Una domenica come un'altra, qui. Scrivo poco, non come una volta, mi dicono. Sarà il tempo. Sarà la "crisi". Sarà che da casa la connessione wireless fa schifo, e dall'ufficio non ho l'ambiente giusto. Sarà.


Bisognerebbe aver fiducia nel futuro. E pochi come me ce l'hanno. Per il futuro dell'umanità. Ma per il mio personale futuro, molto meno. Forse mi restano una decina d'anni di "buono". Forse meno. Dovrò continuare a lavorare fino a tarda età, ammesso che ci arrivi. Vedrò i figli ancora "piccoli", troppo giovani forse per essersi fatti strada da soli. Se la caveranno, certo. Mica sono così sprovveduti. Mi rimpiangeranno, certo, quando non ci sarò più: ma non per questo mi sento più sereno.


Non ho molta fiducia nella medicina e nelle medicine. E nemmeno nelle magiche capacità del mio corpo di venirne fuori sempre bene. La decadenza è un processo inarrestabile. Solo i potenti riescono a farsi "rigenerare" e mantenersi sempre "giovani". Chi come me è nato "proletario", col tempo si consuma.


Non mi manca nulla, è vero. A volte mi diverto, perfino. Però questo senso di incompiuto mi accompagna sempre, come una musica sottile.


Sarà che la Primavera tarda ad arrivare.

giovedì 2 aprile 2009

Fifty-fiver

torta

Tanti Auguri a Me
(55)

martedì 31 marzo 2009

Il Martedì del villaggio



... stato soave, stagion lieta è codesta,

ché la mia festa

ch'anco tardi a venir

non mi sia grave.

domenica 29 marzo 2009

Bravi ragazzi

Me lo avevano detto che le difese degli stupratori dicono sempre che le donne erano consenzienti o che sono delle provocatrici. Me lo avevano detto che le difese di questi "bravi ragazzi" cercano di far passare il messaggio che in fondo in fondo ogni donna stuprata è una poco di buono. Io non ci credevo, non volevo crederci. Pensavo che non esistessero persone così ciniche e così cattive, e poi, nel mio caso, pensavo, c'è la cartella clinica che dimostra la violenza che è stata esercitata contro di me.




Per non dimenticare: una mentalità, un'attitudine distorta e pericolosa, quella di chi "giustifica" i colpevoli.

domenica 15 marzo 2009

Zapping

Dov'è finita la "coscienza sociale", dove la "pubblica opinione" ?


Il Potere delle TV ci ha abituato a fare "zapping" fra programmi apparentemente diversi e pubblicità (palesi o occulte) evidentemente uguali fra loro. La gente non sa più distinguere apparenza e contenuto, anzi viene portata a pensare che apparenza e contenuto coincidano, a favore dell'apparenza. Quando si passa la vita davanti a un teatrino (la TV, appunto), il potere dissociativo della mente, quello che fa prendere decisioni basate su valutazioni e non su istinti, si atrofizza e muore. Ogni cosa diventa "esperienza sensibile", non c'è più rielaborazione, ragionamento, approfondimento. L'unica "discussione" possibile è la rissa di opinioni proposta e riproposta come gazzarra televisiva a cui si può al massimo aderire da "tifosi".


Questo è il motivo principale per cui riesce difficile parlare di "ideali". Questo è il motivo per cui i "sogni" vengono visti come droga per sopportare una realtà altrimenti insopportabile, e non come "motore creativo", spinta verso un futuro migliore.


Non siamo più Santi, Poeti, Navigatori, al limite Proletari o Comunisti, Moderati, Popolari o Conservatori, ma un popolo senza Arte né Parte.

sabato 14 marzo 2009

Coscienza d'amore

L'amore si insegna. Mia madre, più di ogni altro, lo sapeva, e me lo ha insegnato. O forse dovrei dire "insognato". Quando si sente solo il brontolio dello stomaco, quando si arriva a credere che la vita è sopravanzare il prossimo, perché non ce n'è abbastanza, allora si smette di sognare, si rinuncia ad amare.


Purtroppo c'è chi non ha mai conosciuto l'amore, perché non ne ha trovato intorno, perché non c'è stato nessuno vicino a insegnarglielo. Non serve molto tempo, basta un attimo. Purché sia profondo.


C'è anche chi all'amore rinuncia, non saprei in nome di che cosa: persone che hanno già tutto, improvvisamente decidono di privarsi del bene più grande, dell'unico che veramente nessuna moneta potrà mai comprare. Questi sono i peggiori, perché cercano anche di uccidere il senso d'amore presente negli altri, e troppo spesso riescono.


Sappiamo che tutto questo improbabile straordinario mondo che abbiamo attorno, dovrà un giorno finire: compresi noi stessi, i nostri discendenti e tutto quello che avremo fatto e lasciato ai posteri.


Dipende soltanto se vogliamo che nel conto finale prevalga l'amore oppure il vuoto del nulla: dipende se in questa scintilla di attimo avremo cercato di rassenrenare le vite degli altri viandanti, oppure spolpato le loro carni come fiere arrabbiate.


Tanto, non cambierà altro che la nostra coscienza.

mercoledì 4 marzo 2009

Uscire di testa

Pensandoci bene

quando si nasce

è solo la prima volta

che usciamo di testa


(se si esclude

il parto podalico

o cesareo)

venerdì 27 febbraio 2009

Una stanza

Un stanza col plastico del trenino, dove sognare un mondo piccolo pieno di cose buone, senza tutte quelle brutte cose che sono qua.


trenino


domenica 22 febbraio 2009

la Legge del Menga

Alcuni fatti che mi riguardano:



  1. come malato cronico di diabete, ho la concreta possibilità di finire prima o poi in "coma diabetico"

  2. se passa questa legge, lo stato può costringere me e chi eventualmente decide al mio posto a tenermi in coma per un periodo indefinito, anche in assenza di concrete possibilità di ritorno alla vita normale

  3. ritengo questa legge una violazione di ogni e qualsiasi più elementare diritto della persona umana

  4. ritengo che questa legge voglia innanzitutto "gratificare" certi potentati integralisti che intendono imporre la loro morale a tutti i cittadini

  5. ritengo che questa legge intenda inoltre difendere la casta dei medici da ogni possibile scelta in coscienza che non sia allineata con un determinato modo di vedere la vita umana

  6. ritengo questa legge gravemente lesiva dei diritti della mia sfera privata, vessatoria nei modi di applicazione, dittatoriale in quanto contraria al concetto di libertà del cittadino, quando questa non sia lesiva degli interessi della collettività o di altri singoli

  7. mi batterò con i mezzi a mia disposizione affinché questa legge non venga approvata, e nel caso venisse approvata mi batterò per ottenere un referendum abrogativo appena possibile



Grazie per l'attenzione, e ... speriamo bene !

domenica 15 febbraio 2009

Sigarette al forno

sigarette

senza parole

mercoledì 11 febbraio 2009

La cacca

Di farti tutti i giorni

non mi dovrei stancare:

è un poco faticoso,

ma bisogna tentare


per togliersi di dentro

tutto ciò che è passato,

che fosse di verdura

oppure pasticciato.


Mi siedo sopra il cesso,

attendo ispirazione ..

eppure molto spesso

ìmpari è la tenzone.


Leggo, canticchio, penso,

e quasi m'addormento,

ma oggi non m'arrendo

voglio svuotarmi dentro.


E infine l'avrò vinta

sulla tua ritrosia !

Un colpo di sciacquone

e ti ho mandata via.


Mi sento liberato

leggero, assai rinato,

pronto per affrontare

la cacca del "reale"


mondo che c'è là fuori

e che ogni giorno aspetta

di ricadermi addosso:

ma senza troppa fretta.

domenica 8 febbraio 2009

Tutto è normale

Una domenica grigia.


Il vento agita le fronde degli alberi, fuori della mia finestra. Tutto è fermo dentro. Rumori fuori scena di una domenica "normale", per altri. Normale per me.

giovedì 29 gennaio 2009

Un sentimento

L'amicizia è un sentimento. E, a differenza dell'amore, non può essere vissuta in solitario. Richiede la partecipazione di almeno due persone. E richiede di essere ricambiata. Non esite in amicizia l'equivalente di ciò che chiamiamo "innamoramento" per l'amore.


L'amicizia nasce, di solito senza farsi tanto notare, cresce, finché un bel giorno ci troviamo amici di qualcuno, "con" qualcuno. Ci sono pochi motivi per cui un'amicizia può morire. Uno di questi è il tradimento. In amore, sempre per fare un parallelo, il tradimento (fisico o mentale) viene preso nel gioco delle parti, non è mai bello ma la sua influenza sul sentimento dell'amore è molto variabile. In amicizia invece il tradimento, anche la semplice assenza in certi momenti, può essere mortale.


Non importa quanto a lungo fosse durata l'amicizia, o quanto profonda potesse essere "prima". Se un amico tradisce, smette immediatamente di essere amico. E ben difficilmente potrà tornare ad esserlo. Anzi, mai.

lunedì 26 gennaio 2009

At the moment

at this time

i've got no brain left

just eyes

fingers

and some sort of ears

sorry


if you were here

i'd have lips for you

just for you

sabato 24 gennaio 2009

La Società maleducata

Piano piano, giorno dopo giorno, quasi senza che ce ne accorgiamo, la Società si va trasformando. Accade naturalmente. È accaduto per millenni, e non c'è nulla di strano.


Il fatto per me singolare è che questa nostra Società, almeno quella che conosco direttamente nella mia esperienza quotidiana, naviga sempre più verso comportamenti che io definisco "maleducazione". Sono nato e vissuto in una famiglia e in un ambiente (economicamente povero e semplice nelle sue manifestazioni) in cui il "rispetto" per l'altrui persona si respirava ad ogni passo. Magari eravamo coperti di stracci, ma quando ci mancava il sale per cucinare chiedevamo gentilmente e rispettosamente ai vicini, ai compagni. Viceversa, quando avevamo qualcosa in più degli altri, semplicemente e con modestia, la offrivamo per la gioia di tutti. Ricordo di aver lasciato (con rimpianto, ma soprattutto con amore) i miei adorati pupazzetti di pezza ai miei compagni di giochi, quando cambiammo quartiere.


Oggi invece si respira la superbia del privilegio. Si compete per qualsiasi cosa, si sente il dovere di "mostrare" che si è "più forti" in ogni senso, in ogni piccola manifestazione della quotidianità: non parlo del lavoro (dio sa quanto si lavorerebbe meglio senza invidie, soprusi e sgambetti fra colleghi), ma del parcheggio, delle file alla Posta o dal medico, dei negozi, perfino del camminare per strada. Fare quattro passi sul marciapiede (ammesso che esista e non sia invaso dalla prepotenza di certi veicoli) è diventata una specie di avventura in una jungla urbana (i piccoli paesi però non fanno eccezione), dove bisogna continuamente guardarsi attorno per evitare "aggressioni" di ogni tipo.


In questo scenario, riconosco che molti hanno ancora rispetto del prossimo, e spero che riescano a tramandare questa loro "anomalia": per questo non mi vergogno di insegnare ai miei figli questo strano comportamento.


Cordiali saluti a chi legge.

giovedì 22 gennaio 2009

Una pacata ricognizione

Non permettetevi di dire che io vi sto ricattando, altrimenti non sapete che cosa potrebbe succedervi !

martedì 20 gennaio 2009

Le Emozioni

Le Emozioni si moltiplicano, non si dividono !

Si sommano ma non si sottraggono.


Una volta vissuta, un'Emozione è per sempre.

venerdì 16 gennaio 2009

Faccialibro ? No, grazie !

Provo disgusto quando sento di questa ulteriore moda che affligge Internet.


Esporre sé stessi, ma non attraverso le proprie opere o le proprie idee e nemmeno attraverso le proprie preferenze o gusti: esporre la propria "immagine", o quello che si vorrebbe che fosse.


Facebook ? No, thanks !





Ho troppo rispetto per la mia "faccia", per spiattellarla così a venditori di pubblicità più o meno occulta.

mercoledì 14 gennaio 2009

Mala Tempora Currunt

Il Sud ancora
nella Gomorsa
del maltempo.

domenica 11 gennaio 2009

Manifestamente

Prendo queste parole di un giornalista indipendente come "manifesto personale" (le sottolineature sono mie):

Mai iscritto a un partito, mai appartenuto a gruppi d’interesse legati al potere, mai raccomandato ovviamente; non ho mai compiaciuto a chi stava sopra di me sul lavoro, e per essere libero ho sempre fatto tutto quello che in questo Paese ti garantisce la non-carriera. Infatti non ho fatto carriera, non all’interno del Sistema né nelle nutrite fila dell’Antisistema (che richiede la medesima omologazione). Ho un attaccamento fortissimo al senso di giustizia, non sto zitto e dico ciò che penso sempre, a qualunque costo. Ho pagato e pago per questo prezzi alti, talvolta al limite del sopportabile.

Detesto in modo assoluto la cultura dei ‘personaggi’
, la cosiddetta Cultura della Visibilità (leggi Vip), sia quella massmediatica propria del Sistema che quella ‘antagonista’ del nostro Antisistema. La considero il peggior veleno che sia mai stato inoculato nel tessuto civico italiano, e in generale dei Paesi occidentali. Ci ha distrutti, pochissimi si rendono conto fino a che punto. Credo fortemente nella parità di tutti, nell’importanza di ciascuno a prescindere, nessuno conta più di qualcun altro. Mai.



giovedì 8 gennaio 2009

Inquietante interrogativo

Eccoci qua: de-Pilati a rotolarci nel fango dopo esserci fatti la ceretta con le Strisce di Gaza, aspettando che Topolanek ci tiri fuori dall'incertezza del metano.


E SuperPippo ?

venerdì 2 gennaio 2009

Augurio

Questo il mio augurio per il 2009:


Qualcuno mi protegga

da quello che desidero

o almeno mi liberi

da quello che vorrei

(V.Capossela - "In clandestinità")


e di viverlo fino in fondo.