lunedì 14 ottobre 2019

Negativo

E così non ci andrò. Non andrò a quell'appuntamento, non guarderò ancora una volta i miei sensi di colpa dritto negli occhi.

Avevo sentito qualcosa di strano già dal momento in cui me l'aveva proposto, per telefono. "il 14 è il mio compleanno, vieni a pranzo con me?". Come si fa a dire di no a una donna, a una persona, a un essere umano che hai tenuto in braccio quando era completamente sotto la tua protezione. E forse lo è ancora.

E invece nella vita reale, quella vissuta fuori dai film e dai sogni, ci sono contrattempi, ostacoli. Roba che ti impedisce di prendere la macchina, e poi il treno, e poi andare a incontrarla, e parlare, con le parole che si affollano, lasciando uscire sempre le più inutili per prime. Sempre guardandosi negli occhi di sfuggita, sempre con quell'adorazione che è naturale in questi casi, ma un po' è figlia dei sensi di colpa che uno si porta dentro per aver deciso che qualcun altro dovesse a un certo punto esistere.

Figlia, sì. Ecco un altro senso di colpa da aggiungere a quell'altra montagna, che non potrò mai più scalare.