martedì 31 marzo 2009

Il Martedì del villaggio



... stato soave, stagion lieta è codesta,

ché la mia festa

ch'anco tardi a venir

non mi sia grave.

domenica 29 marzo 2009

Bravi ragazzi

Me lo avevano detto che le difese degli stupratori dicono sempre che le donne erano consenzienti o che sono delle provocatrici. Me lo avevano detto che le difese di questi "bravi ragazzi" cercano di far passare il messaggio che in fondo in fondo ogni donna stuprata è una poco di buono. Io non ci credevo, non volevo crederci. Pensavo che non esistessero persone così ciniche e così cattive, e poi, nel mio caso, pensavo, c'è la cartella clinica che dimostra la violenza che è stata esercitata contro di me.




Per non dimenticare: una mentalità, un'attitudine distorta e pericolosa, quella di chi "giustifica" i colpevoli.

domenica 15 marzo 2009

Zapping

Dov'è finita la "coscienza sociale", dove la "pubblica opinione" ?


Il Potere delle TV ci ha abituato a fare "zapping" fra programmi apparentemente diversi e pubblicità (palesi o occulte) evidentemente uguali fra loro. La gente non sa più distinguere apparenza e contenuto, anzi viene portata a pensare che apparenza e contenuto coincidano, a favore dell'apparenza. Quando si passa la vita davanti a un teatrino (la TV, appunto), il potere dissociativo della mente, quello che fa prendere decisioni basate su valutazioni e non su istinti, si atrofizza e muore. Ogni cosa diventa "esperienza sensibile", non c'è più rielaborazione, ragionamento, approfondimento. L'unica "discussione" possibile è la rissa di opinioni proposta e riproposta come gazzarra televisiva a cui si può al massimo aderire da "tifosi".


Questo è il motivo principale per cui riesce difficile parlare di "ideali". Questo è il motivo per cui i "sogni" vengono visti come droga per sopportare una realtà altrimenti insopportabile, e non come "motore creativo", spinta verso un futuro migliore.


Non siamo più Santi, Poeti, Navigatori, al limite Proletari o Comunisti, Moderati, Popolari o Conservatori, ma un popolo senza Arte né Parte.

sabato 14 marzo 2009

Coscienza d'amore

L'amore si insegna. Mia madre, più di ogni altro, lo sapeva, e me lo ha insegnato. O forse dovrei dire "insognato". Quando si sente solo il brontolio dello stomaco, quando si arriva a credere che la vita è sopravanzare il prossimo, perché non ce n'è abbastanza, allora si smette di sognare, si rinuncia ad amare.


Purtroppo c'è chi non ha mai conosciuto l'amore, perché non ne ha trovato intorno, perché non c'è stato nessuno vicino a insegnarglielo. Non serve molto tempo, basta un attimo. Purché sia profondo.


C'è anche chi all'amore rinuncia, non saprei in nome di che cosa: persone che hanno già tutto, improvvisamente decidono di privarsi del bene più grande, dell'unico che veramente nessuna moneta potrà mai comprare. Questi sono i peggiori, perché cercano anche di uccidere il senso d'amore presente negli altri, e troppo spesso riescono.


Sappiamo che tutto questo improbabile straordinario mondo che abbiamo attorno, dovrà un giorno finire: compresi noi stessi, i nostri discendenti e tutto quello che avremo fatto e lasciato ai posteri.


Dipende soltanto se vogliamo che nel conto finale prevalga l'amore oppure il vuoto del nulla: dipende se in questa scintilla di attimo avremo cercato di rassenrenare le vite degli altri viandanti, oppure spolpato le loro carni come fiere arrabbiate.


Tanto, non cambierà altro che la nostra coscienza.

mercoledì 4 marzo 2009

Uscire di testa

Pensandoci bene

quando si nasce

è solo la prima volta

che usciamo di testa


(se si esclude

il parto podalico

o cesareo)