domenica 24 luglio 2011

Parole

Le parole esistono per essere dette e scritte, non taciute.

Le parole possono far male, distruggere, ma possono anche costruire. Le parole modificano la realtà, quando vengono usate. Tenerle in un cassetto, o nella testa, non serve a niente: aumenta la nostra distanza dalla realtà.

Come sostengo spesso, la realtà ha sempre ragione: e allora possiamo fare qualcosa affinché la ragione della realtà sia più affine a noi, al nostro modo di sentire e di agire. Scrivendo. Parlando. Mettendo fuori quello che ci gira per la testa, anche quello che ci sembra di non saper o poter esprimere.

Le parole possono essere a volte effimere, ma il silenzio è per sempre.

martedì 19 luglio 2011

Siamo noi

Siamo noi, siamo stati noi.

Mio padre progettava televisioni (no, non programmi televisivi, apparecchi televisivi), quegli oggetti infernali che hanno ridotto in semi-schiavitù gran parte della popolazione, e che sono stati il trampolino di lancio e il sostegno per una politica fatta di bugie e fregature. Per non parlare della decadenza del valore della cultura e della morale in genere.

Io mi occupo di software e di reti di computer. Il software è stato per anni la più grande leva per l'aumento del profitto delle aziende: ha permesso di produrre e vendere di più, a minor costo e con sempre meno "personale".

Alla fine, il software ha divorato sé stesso: attività che soltanto dieci anni fa' richiedevano 4 o 5 addetti, oggi si possono svolgere con 1 soltanto, o addirittura con nessuno, aspettando che qualcosa si rompa per poi correre ai ripari.

Di che ci lamentiamo, quindi? siamo stati noi.

sabato 16 luglio 2011

Improvvisamente

Odio le spiagge "attrezzate", con ombrelloni, sdraio, sedie, tavolini, magari anche il bar-tavolacalda e le docce (immancabilmente fredde).

Odio la fauna che le frequenta. Tutta gente rispettabile, famiglie con bambini, coppie, singoli, gruppi.

Mi piace il mare, affrontarlo da solo, lontano dai rumori e dalla plastica, lontano dall'elettricità. Seduto su uno scoglio o coi piedi affondati nella sabbia, per me non fa differenza. Basta essere soli, io e lui.

Mi piace il mare visto dal mare. Sopra un guscio di noce, senza radio e senza navigatore satellitare. Se mi perdo, sono fatti miei.

Mi piace il tramonto sul mare, mi piace il sole che si tuffa dentro.

Mi piace anche la pioggia, acqua nell'acqua, lacrime dolci disperse nel sale.

Improvvisamente.