domenica 19 ottobre 2014

Fino alla morte

Che ne sapete voi, dei miei dolori, dei miei segreti amori, degli odori di vita-o-borsa oppure morte, di quanti disonori porta la sorte, di quante sere storte, e storie senza storia...

Porterò tutto con me, fino alla tomba, e l'ombra del sospetto mi farà compagnia.

A ognuno la sua via, che se ne vada, via, lontano, ché a farmi male sono capace anche da me, da solo.

Restano immagini di false speranze che nessuno mai nessuno può sottrarre al loro destino marcescente: illusioni.

E pure luci, ombre, luci, tepore e fuoco bruciante, ghiaccio più caustico del fuoco, e grandi lontananze, come se alcuno più non esistesse, né mai fosse esistito mai.

lunedì 13 ottobre 2014

Autostima

Sono stato fatto oggetto, in questi giorni, di un paio di attacchi personali. Oh, niente di che, solo roba online. Però ho riflettuto.

1) A scuola ho avuto sempre buoni voti, pure studiando pochissimo. Quindi tanto deficiente non sono [*].

2) In trentacinque anni ininterrotti di lavoro, sono spesso stato lodato per le mie soluzioni brillanti (a volte senza ricevere un congruo corrispettivo economico, ma quella è un'altra storia). Quindi tanto inutile non sono [*].

3) I colleghi e gli amici mi adorano e anche oggi, a distanza di anni, mi ricordano con piacere e affetto. Quindi tanto asociale non sono [*].

4) Bene o male ho tirato su tre figli, che mi vogliono un mondo di bene e si stanno facendo strada nel mondo. Quindi tanto egoista non sono, meno che mai egocentrico [*].

Preferisco usare le mie capacità razionali, anche se non resto insensibile ai sentimenti. Valuto le critiche e non le prendo per buone al primo colpo: mi piace che mi convincano di che cosa ho sbagliato (se ho sbagliato), così come mi piace convincere, mai costringere. Queste sono caratteristiche che non cambierei per niente al mondo. Sono così: prendere o lasciare.

Ultimo ma non ultimo, non sopporto quelli che, arrivati al punto in cui dovrebbero "lasciare", allontanarsi spontaneamente da me, riprendersi la loro libertà e restituirmi la mia, invece mi restano attaccati come le cozze sullo scoglio. Di solito, se ne ho voglia, li faccio a pezzi piccoli, altrimenti comunque li stacco e lascio che tornino a vagare nel mare della loro incoerenza. E vaffanculo.

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Nota: [*] di questo sono stato "accusato".

martedì 7 ottobre 2014

In silenzio

I bambini come me di solito muoiono alla nascita. 

Un'altra possibilità mi fu data a 16 anni. Non la colsi e fu molto doloroso. 


Ora sono qui e mi faccio largo nella vita a colpi di spada. 


Mi siete inutili per la maggior parte. 


Morite in silenzio.

lunedì 6 ottobre 2014

Autunno

In autunno cambiano le cose. Per me è sempre stato così.
Come foglie ormai inutili, alcune cose cadono a terra, altre nasceranno, forse, a primavera.
"Abituarsi" è la chiave: la realtà ha sempre ragione. Camminare, correre, cadere, rialzarsi. Non smettere di aver voglia di correre. Combattere lo spirito dell'autunno, che suggerisce la morte.