Che ne sai tu di quelle sere in cui mi sento di morire, e vorrei essere già morto.
Che ne sai di quello che mi passa dentro, delle mie battaglie, delle sconfitte (altro che "sempre vincitore"), dei dubbi, delle mie speranze, e soprattutto delle mie parole, discorsi sempre aperti con me stesso e con la Vita ...
Parli col muro, ma ti sei mai chiesta di che mattoni, di che sabbia e pietre è fatto questo muro ...
Delusioni rinunce, scelte fatte per responsabilità e contro l'egoismo proprio: sei davvero sicura che siano solamente tue ?
Sogni infranti, illusioni: quante ne ho vissute, ma tu le ignori, sempre.
Condividere, non si può soltanto a senso unico.
Così resta senza senso la mia vita, da tempo. Specialmente durante quelle sere.