mercoledì 9 aprile 2008

Quel che resta della Colomba

La guardo, mi guarda. Almeno, credo. Mi avvicino, piano, per non spaventarla. La libero da quel legame che non le permetteva di offrirsi completamente a me. Con le mani la tocco, la scaldo un po'. Cede. Mi aiuto con un coltello: non vorrei affondarlo dentro di lei, ma ... non so trattenermi. Ora l'assaporo. Una consistenza più croccante in mezzo al morbido, un sapore ineffabile mi riempie il palato. Le labbra godono al contatto. La lingua fa il suo dovere, con piacere.

Lo so, sono un pervertito. Ma quando mi sono accorto che era finita la cioccolata ... ho mangiato quel che restava della colomba !