Troppe parole mi scivolano addosso. Mandato affanculo l'ennesimo "lampeggiatore su sorpasso". S'incazza. Peggio per lui. Sistemate alcune cose burocratiche. Altre restano, ma per ora non posso farci niente. Giudizi, parole. A me che non giudico nessuno. Tempo inerte. L'animale ferito è ancora più vulnerabile, da parte degli opportunisti e dei vigliacchi. L'animale (apparentemente) morto è invulnerabile.
Ancora parole. Senza nesso, senza particolare senso. Meglio tacere. È un consiglio, inascoltato. Resto spesso inascoltato. Non è un mio problema. Non più. Ci sono altre priorità, superato il muro dell'ansia.
Resto finalmente da solo in un oceano di silenzio.
Strano.