mercoledì 12 novembre 2014

Tutti Philae con la Rosetta degli altri

Dunque, una decina d'anni fa, quando la sonda Rosetta è stata lanciata con destinazione cometa, io mi occupavo di tutt'altro. Stavo dietro all'infrastruttura che tiene in piedi (per citare una delle cose più importanti) la Banca Dati dei Trapianti di organo, dove si incrociano richieste e disponibilità, con tempi di reazione dell'ordine di qualche minuto, massimo un'ora, da quando la richiesta viene soddisfatta a quando parte l'eliambulanza con gli organi da trapiantare verso la Sala Operatoria col paziente in attesa di trapianto. 

Facevo, sempre a livello infrastrutturale, altre cosucce utili a salvare vite umane, a migliorare qualità della vita di persone colpite da malattie, a garantire le informazioni affidabili e tempestive che servono per un Servizio Sanitario moderno ed efficiente.

È vero, non mi sono occupato più di tanto di una sonda spaziale che partiva alla ricerca di amminoacidi su una cometa. Avevo altro da fare. E oggi che la sonda è arrivata a destinazione non mi sembra "un grande passo per l'umanità", ma il risultato di attività piuttosto auto-referenziali. Perdonate.