Com'è ridicolo essere qui ad augurarmi che questi miei giorni passino in fretta, e quando saranno passati accorgermi di non averne più da consumare.
Com'è stupido il nonsense di sentirsi ogni giorno sempre più lontano da quel senso di benessere che forse, almeno come sogno, un tempo mi accompagnava.
Com'è frustrante essere schiavo di mille e mille piccole catene che questo mondo fisico mi mette ai piedi.
Finché avrò mente per annotare anche queste limitate riflessioni.