giovedì 21 gennaio 2021

Stent by me

 Può capitare a volte di trovarsi improvvisamente in mezzo a una tempesta, anche dopo una giornata di sole. Può capitare che tutto precipiti in poche ore, che nessuno riesca a capire come aiutarti. Può capitare di ritrovarsi su un'ambulanza (per la prima volta!) nel cuore della notte, essere sballottato per 40 km (oh, come sballottano le ambulanze, nemmeno il luna park!) perché i tagli alla Sanità (o salute) hanno fatto chiudere ospedali e pronto soccorso a distanze più umane.

Umano: ecco, sembra che svanisca tutto ciò che è umano, e rimanga soltanto ciò che è animale: corpo, sangue, dolore. Poi improvvisamente la creatura che accompagna la tua corsa in ambulanza ti sorregge nelle curve (nonostante tu sia strettamente legato alla barella), ti conforta facendo un po' la guida turistica e un po' il localizzatore satellitare ("Qui c'è la discesa, mancano 10 km, ci siamo quasi") e tutto torna umano. La prima cosa che ti fanno quando scendi è il tampone (bleah!).

Poi inizia la nota trafila: visita-esami-diagnosi-reparto. Che però si rivelerà il reparto sbagliato, perché la diagnosi era sbagliata. Poco male, perché a causa della situazione Covid questo reparto è accorpato con un altro, che invece è il reparto giusto. Ricomincia la trafila: visita-esami-diagnosi. Fino ad arrivare alla prescrizione: installazione chirurgica di uno Stent JJ.

La sala operatoria, la prima della tua vita, se si esclude l'operazione alle tonsille quando avevi 7 anni, è bellissima. Sembra un'astronave di un film di fantascienza. Chi ti prende in carico è un po' nervoso perché tu devi essere operato a destra, mentre la postazione libera è sinistra. Mettono il letto al contrario (non sarà la prima volta - pensi). Poi l'anestesista decide che è una cosa da poco, e ti fa dare il gas, invece di sostanze in vena. Il risveglio è lieve, è passata poco più di mezz'ora, e tu sei solo qualche grammo più pesante, dal lato destro. Ma non lo senti.

Ti riportano al reparto e ricominci a parlare col tuo amico Andrea, che occupa l'altro letto nella stessa stanza, operato il giorno prima. E tutto torna umano, La tempesta è quasi passata, ma si vedono ancora i lampi, in lontananza.