mercoledì 28 settembre 2005

Puzza di plastica

Sarà che sono nato quando la plastica praticamente non esisteva ancora. Sarà che sono allergico a molte cose, fra cui tutto ciò che suona "finto", che non ha un buon odore, che non si può mordere: la plastica, secondo me, puzza di plastica. Non la sopporto. Mi dà un senso di morte, come una presenza negativa, diabolica. Eppure viviamo letteralmente immersi nella plastica, da quando ci svegliamo la mattina fino a quando andiamo a letto la sera. E anche mentre dormiamo. La sveglia è fatta in gran parte di plastica. La tenda della doccia, il portasapone, il flacone dello sciampo, la tavoletta del cesso, la maniglia della porta. La manopola del gas, l'involucro esterno del pacco dei biscotti, il portatovaglioli. La stampella da cui prendo camicia e vestito, il pettine con cui cerco di domare quel po' di chioma che ancora non è del tutto incanutita, la montatura degli occhiali. La pulsantiera dell'ascensore, l'interno dell'auto. Il piano della scrivania, il computer su cui sto scrivendo in questo momento.


Devo continuare ? Ho tralasciato mille e mille altri piccoli e grandi particolari, tutti di plastica. Di tutta questa plastica io sento la puzza, nonostante una certa assuefazione. E mi stressa.


Così come tutto ciò che suona "falso", ipocrita, costruito apposta per soddisfare i meschini bisogni di un singolo o di un ristretto gruppo, a scapito degli altri, ignari o impotenti di fronte a queste "aggressioni": puzza ! Puzza di plastica.


Come quelle persone che si credono tanto superiori solo perché s'ingegnano a costruirsi un'immagine attraente quanto ingannevole, vuoti cassonetti dell'immondizia sconfinata che contengono: puzzano di plastica e di marcio !


Questo post è stato "ospitato"
anche sul blog di Soffio.
Grazie