BV - Pronto ? Ah, sei tu ... dimmi ...
CZ - Niente, volevo sapere come va: non ti ho visto al lavoro questa settimana ...
BV - Solo un po' d'influenza ... forse l'aviaria (risatina) ... sai, i polli come me devono stare attenti ! (risate)
CZ - (risate) Ma va' a quel paese ! Non fare anche tu come quelli di A. ...
BV - Che altro è successo ? Lo sai che cosa penso ... non vale la pena ...
CZ - Ma niente ... sai quel gruppo di lavoro ... "Bukowski", te ne avevo parlato ...
BV - E allora ?
CZ - C'era una frasettina un po' troppo "fascista" per i miei gusti, e ho chiesto di uscirne: ne ho abbastanza di sentirmi il sangue che ribolle nelle vene per certe frasi ammiccanti verso le sciagurate gesta di due mentecatti che danno fuoco ad un barbone !
BV - Certo che voi italiani siete strani: fate la fila per andare a vedere che faccia fa una madre accusata di infanticidio, vi commuovete per un'adolescente che ammazza a coltellate non solo la madre, ma anche il fratellino, fate finta di indignarvi perché nessuno si accorge che una ragazza sta per essere violentata per strada, mentre strilla e cerca di attirare l'attenzione, insinuate sospetti di satanismo verso una disgraziata che prima è stata violentata, poi viene perseguitata dal suo violentatore e infine brutalmente ammazzata ! Una volta avevate qualche principio morale, magari un po' bigotto, ma spiegabile: ora mi sembra che abbiate perso la capacità di vergognarvi ... dal Grande Fratello in poi ...
CZ - Vedi, io penso che tutta questa orgia mediatica che si crea attorno a fatti di cronaca di per sé orrendi non faccia altro che sterilizzarci la capacità di avere un'opinione, di elaborare una morale, di ricordare che cos'è il senso di umanità, di civile convivenza, di amore verso i più deboli. Non servono sermoni per uscire da questo buio del cuore: basterebbe non trasportare quei fatti nell'immaginario collettivo. La cronaca di un giornale o di una TV, se condotta con professionalità, è utile per conoscere: ogni altro utilizzo "letterario" di queste umane sciagure assume senz'altro una valenza apologetica. Chi legge viene portato a minimizzare l'atrocità, viene subdolamente convinto ad "assolvere" senza che ci sia stata alcuna "condanna". Questo non fa bene neanche ai responsabili di quei gesti: qualcuno, 2000 anni, fa ci insegnò che perdonare presuppone il pentimento. Perdonare non vuol dire cancellare, dimenticare. Avere pietà vuol dire non vendicarsi, purché questo atteggiamento di non-vendetta venga capito dalle persone che "grazia" come un invito alla redenzione. Altrimenti è masochismo. Altrimenti è solo la "sindrome dello struzzo guardone": partecipare morbosamente allo "spettacolo" di sentimenti forti, ma poi quando arriva il momento di prendere posizione, di formare dentro di noi un'opinione personale cacciamo la testa sotto la sabbia, come se si trattasse di quisquilie.
BV - Lo sai che mi hai convinto ? Forse ci scriverò su qualcosa ... Ma non la pubblicherò in A.: potrebbero fraintendere e non voglio essere di nuovo maltrattato ...
CZ - Fammi sapere: lo sai che ti leggo sempre volentieri. Ora ti lascio, e scusami se mi sono un po' sfogato ... e ... curati l'influenza prima di tornare al lavoro, ché "tengo famiglia" (risate)
BV - Ok, tornerò perfettamente guarito. Ciao !
CZ - Ciao a presto (CLICK)
Questo "pezzo" è stato scritto "a quattro mani" da "czap" e "baroneverde" (un esule sudamericano che scrive versi in rima in italiano), che se ne assumono tutta la responsabilità, senza la minima intenzione di offendere nessuno, solo per un desiderio di esprimere le proprie opinioni personali in merito a fatti veri o inventati, aventi personaggi veri o inventati.