Un dubbio, anzi una vera e propria tentazione mi frulla dentro da un po': scriverla o non scriverla, quella lettera ?
Rischiare di venire frainteso per l'ennesima volta, seguire la spinta del cuore e mostrarsi ancora una volta inerme, trasparente, "nudo" ? Oppure restare nella confortevole ombra del "non scritto", del possibile ma indimostrabile e quindi inesistente sentimento rinchiuso in una sola anima, non detto e non condiviso ?
Mi piacerebbe davvero, per una volta, sentire due Cuori vicini, lasciare fuori della porta la Ragione e le sue fredde ragioni, l'Orgoglio e suoi pregiudizi, la Suscettibilità col suo strabismo incredulo, e tutto il resto.
Mi piacerebbe ora, come mi sarebbe piaciuto allora, quando non era ancora "troppo tardi" ... ammesso che "ora" sia "troppo tardi" ...
Oppure non ho capito niente, ho "sentito" affanni basati sull'illusione ? Credo che resterà un mistero.
Non credo che scriverò quella lettera: potrebbe troppo banalmente essere scambiata per un misero augurio di circostanza, e c'è troppo sentimento dentro di me perché possa rischiare di essere scambiato per "uno dei tanti che mandano auguri natalizi". Sbagliato che sono, ma sono fatto così !