giovedì 14 giugno 2007

Tantalo (e il suo supplì)

Vedo una mela e penso:

adesso me la mangio.

Ma quella s'allontana,

allora ci rinuncio.

Poi torna a farsi mela

dorata e profumata,

allora la desidero

e quasi un po' l'addento.

Di nuovo lei svanisce,

ritorna virtuale:

però il ricordo è forte

e grande il sentimento.

Ormai di quella mela

non so più fare a meno

e tesso questa tela

col cuore arcobaleno.

Io qua, lei là, la sento

la prendo e non la prendo,

resisto e mi abbandono

pregusto gioia e dono.

E intanto che sta lì

si sbrodola il supplì.