Vedo una mela e penso:
adesso me la mangio.
Ma quella s'allontana,
allora ci rinuncio.
Poi torna a farsi mela
dorata e profumata,
allora la desidero
e quasi un po' l'addento.
Di nuovo lei svanisce,
ritorna virtuale:
però il ricordo è forte
e grande il sentimento.
Ormai di quella mela
non so più fare a meno
e tesso questa tela
col cuore arcobaleno.
Io qua, lei là, la sento
la prendo e non la prendo,
resisto e mi abbandono
pregusto gioia e dono.
E intanto che sta lì
si sbrodola il supplì.