giovedì 18 febbraio 2010

Gioventù italiana

Ho letto questo commento sul blog di Massimo Mantellini, e lo riporto "pari-pari" perché mi ha colpito molto (autore: giuliAnita):




Ho ventisei anni e sono triste.

C’è un mondo da costruire. Un mondo sostenibile, eco-compatibile, fatto di treni, di pale eoliche e pannelli solari. Un mondo dove tutto si può e si deve riciclare, consumare per poi riutilizzare, condividere.

Ma qui, in questo piccolo sputo mediterraneo che con il suo sporco deretano si siede (schiacciandola) nella storia antica, c’è un mondo da distruggere. Una realtà fatta di menzogne, dove persino alla corte dei conti prendono mazzette. Uno Stato di cartongesso. Muri finti. Imprenditori finti. Politici teatranti.

E poi leggi questi articoli e ti rendi conto che come sempre ti pisciano in faccia e ti dicono che piove.