Nessuno pretende che si applichi alla lettera il precetto: "Ama il prossimo tuo come te stesso". Figuriamoci. In una società che basa i suoi valori sugli "status symbol" (siano essi case, telefonini, automobili, gioielli o altro), il "prossimo" serve come pubblico, al più come massa da cui ottenere appoggi o favori.
Ogni giorno la mia cassetta della posta (quella materiale, fuori al cancello di casa) trabocca di fogli, foglietti, lettere, papiri di vario spessore ma di analogo contenuto: pubblicità, ossia invito a comprare oggetti che non mi servono o che già conosco e di cui ho già deciso l'eventuale acquisto.
Ogni giorno, anche con l'aiuto di apposito software, cancello dalle mie caselle e-mail vere e proprie montagne di messaggi indesiderati contenenti: pubblicità, ossia invito a comprare oggetti o servizi che non mi servono o che già conosco e di cui ho già deciso l'eventuale acquisto.
Sempre più spesso ricevo telefonate (a casa, perché il mio numero è sull'elenco telefonico) con contenuto pubblicitario: ossia invito a comprare oggetti o servizi che non mi servono o che già conosco e di cui ho già deciso l'eventuale acquisto.
Ricevo perfino telefonate a scopo .. elettorale !
Ora io sarò strano, sarò ancorato a una morale, a valori che secondo alcuni non dovrebbero sussistere, e che presto verranno del tutto dimenticati, perché inutili, però mi chiedo: dove ci sta portando tutto ciò ? O meglio, dove ci ha già portato ?
Io vedo un mondo in cui tutti si sentono più furbi di tutti, in cui tutti cercano di "vendere" se stessi, in una frenetica rincorsa a chi è più "figo", più furbo, più gettonato. Ognuno cerca di appoggiarsi sulle spalle degli altri, senza pensare che questa piramide (dis-)umana crollerà da un momento all'altro. Perché non c'è a sostenerla l'unica forza che riesce a dare agli esseri umani un vantaggio, una marcia in più, una sostanziale differenza nei confronti degli animali: l'Amore per il Prossimo.