Questa lirica è "plagiata" sopra quella di un'amica: uno scherzo, un gioco (spero) divertente.
Dormono a primavera a mezza costa
mosaici d'erbe
rocce spioventi
storie inscritte.
E la via dell'amore ai fianchi
della ferrovia
siede la montagna
bagna piedi rugosi
e rotola pensieri di piccole altre mani.
Oltre la galleria
case guizzano e barche.
Sguardi ristretti
passanti stinti.