Che cosa pretendi, amica mia, di convincermi a chiamare le cose per quelle che non sono, con nomi strampalati o di pura fantasia ? Certo, è un bel gioco, e divertente pure, finché ci si diverte.
Si può lasciare briglie sciolte all'immaginazione: e chissà quante volte l'ho fatto, magari senza rendermene conto. Ma coinvolgere qualcun altro nella propria immaginazione si fa in ogni caso coscientemente, volontariamente. E ci si aspetta che la persona accetti, altrettanto volontariamente. Se così non fosse sarebbe un trucco, o peggio una truffa emotiva.
C'è chi usa parole piuttosto disinvoltamente, ora qua, ora là, con colorazioni e significati magari un po' diversi, creativamente inventati all'occasione. Io no. Sono noioso, monotono, peggio: sono prevedibile.
Quando dico "tu sei la prima nei miei pensieri e l'unica nel mio cuore, e io voglio essere il primo nei tuoi pensieri e l'unico nel tuo cuore" gli ho dato un nome: amore.
Altre cose hanno per me altri nomi.