venerdì 12 dicembre 2008

Un venerdì

Oggi voglio raccontare la mia giornata.


Dopo un avvio di mattina solito (prendi e porta la figlia piccola a scuola) mi sono tuffato (è il caso di dirlo, vista l'acqua straboccante ovunque) nel traffico cittadino e sono andato dal meccanico-carrozziere per avviare la pratica di riparazione dell'auto (va fatto entro 60 giorni dall'incidente, e stavano scadendo...): le tizie della reception stavano litigando fra loro ed hanno continuato in mia presenza, poi alla fine una si è pentita ed è venuta con me a fare i rilievi sulla carrozzeria.


Di seguito sono passato in sede (dove non vado mai, perché lavoro dal cliente) per avviare la pratica di rinnovo del leasing (che scade a marzo) perché dove lavoro di solito non ho né stampante né fax: nemmeno a farlo apposta, stavano senza corrente e così non ho potuto fare nulla, a parte ritirare la posta, i ticket restaurant e la busta paga giacente (almeno so quanti giorni di ferie mi avanzano...).


Poi sono andato presso la sede di un altro cliente per una riunione pallosissima e inconcludente, che si è protratta fino alle 13.


Dopo, visto che il mio collega "venditore" aveva preso un appuntamento nel pomeriggio col "mio" cliente in una delle sedi (la più lontana, ovviamente) ho ripreso la macchina e mi sono avviato là .... peccato che la pioggia o chissà che avevano provocato un bell'incidente e mi sono fatto 8 km di coda (praticamente fermo); così sono arrivato alle 14.30 quando la mensa era già chiusa ! ho mangiato un pezzo di pizza per strada (dovrei evitare la pizza come la peste, ma non c'era altro).


Infine, ho atteso il mio collega e abbiamo fatto la stramaledetta riunione col cliente.


Per ultimo, sono tornato a casa, nel traffico impazzito di una Roma semi-allagata e comunque impaurita dai proclami del sindaco che prevedono straripamenti a orario.


Ho fatto appena in tempo a passare in farmacia, che stava chiudendo.


A casa avevo solo due fettine di carne già un po' scura per i giorni passati in frigorifero: l'ho cotta lo stesso e che Dio me la mandi buona (il pane era finito !).


Ora sono qui e sgranocchio pistacchi salati: chissà, magari mi torna l'ipertensione e così mantengo la tessera con l'esenzione !!!