mercoledì 20 aprile 2005

Angioletto

Stavamo passando sotto S.Pietro proprio pochi minuti dopo la proclamazione del nuovo Papa. Per fortuna la calca e la bolgia era sull'altro marciapiede della metro, quello che vomitava pellegrini a S.Pietro.

La signora cliena con il passeggino riuscì a sedersi e mise il passeggino accanto a sè, fra gli scossoni e i rumori della metro affollata.

La bimba succhiava latte e biscotti dal biberon. Poi cominciò a piangere. La mamma le tolse il biberon e le prese la manina fra le sue. In breve la bimba si calmò e si addormentò.

Dopo un lungo tragitto, scendemmo al capolinea. Chissà perché, quando fu costruita la metro non si pensò che le lunghe scale avrebbero potuto essere un ostacolo per molti: come per chi doveva portare su e giù un passeggino con un bimbo addormentato. La signora cilena prese il passeggino da un lato e io dall'altro. Arrivati all'uscita, lei mi ringraziò col più bel sorriso che io abbia visto da un po' di tempo a questa parte. La bimba continuava a dormire.

E anche per oggi, credo, l'avventura della vita ha fatto brillare una stella.