Ieri sera ho visto la prima parte del programma Voyager. Parlava degli studi compiuti su quelle persone che hanno sperimentato condizioni di pre-morte: persone che sono state salvate in extremis, e raccontano quello che ricordano di quella esperienza.
Non esprimo giudizi, soltanto mie sensazioni: secondo me, è ragionevole immaginare che morire significhi non provare più dolore, staccare veramente la spina dell'esistenza.
Di sicuro so soltanto una cosa: quando il Grande Buio arriverà a prendermi, io non sarò più là ad aspettarlo.
Poi è arrivata mia moglie e ha cambiato canale: Festivalbar ...