(Paul Cezanne - M.te St. Victoire visto da Les Lauves - 1904/06)
Immobile. Che cosa c'è di più immobile di una montagna ? Eppure la montagna non è morta. Sta lì, immobile appunto, a ricordarci che molte cose vivono con altri ritmi, altre velocità. Sta lì, fra una stagione e l'altra, fra un'estate e un'inverno, nel corso di mille autunni, primavere, sta lì e forse ci guarda. Sono convinto che la montagna, dentro di sé, rida del nostro continuo affannarci per cambiare le cose.
Perché certe cose non cambiano.