mercoledì 19 luglio 2006

Moto Browniano




Semplice quanto sorprendente che il calore (e la temperatura) dipendano dall'agitazione di particelle piccolissime e per lo più invisibili. In Fisica si chiama "moto browniano", in ricordo di Robert Brown, che osservò nel 1828 lo strano agitarsi del polline in sospensione acquosa.

Quello che noi percepiamo attraverso la pelle come "caldo", altro non è in definitiva che una misura (approssimativa e statistica) dello stato di agitazione delle molecole con cui veniamo in contatto.

Qualcosa di simile avviene con i "contatti" fra persone: tanto più agitata è la persona con cui veniamo in contatto, tanto più ci sembra di sentire "caldo" ...